16 Marzo 2011, h. 15:17

STATUTO DELLE IMPRESE Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato: “Dallo Statuto delle Imprese rivoluzione copernicana: le piccole imprese al centro dello sviluppo”

“Nel mondo siamo il Paese con la più alta densità di piccole imprese, ma anche con il maggior numero di ostacoli alla libertà d’iniziativa economica. L’On. Raffaello Vignali, primo firmatario della Statuto delle imprese, ha avuto il coraggio di proporre una rivoluzione copernicana che mette le micro e piccole imprese al centro dell’iniziativa politica e delle strategie di sviluppo del Paese”. 

Nel commentare l’approvazione dello Statuto delle imprese da parte della Camera, il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli apprezza “l’impegno e la determinazione dell’On. Vignali per costruire norme che riconoscono e valorizzano il ruolo e il contributo all’economia delle nostre 4.223.639 micro e piccole aziende. Nell’Ocse, l’Italia è il Paese con il maggior numero di piccole imprese, ha il record di occupati nelle aziende manifatturiere con meno di 20 addetti e ricava la maggior quota di Pil proprio dalle Pmi”.

“Nelle misure dello Statuto – sottolinea Fumagalli – ritroviamo molte indicazioni di Confartigianato. Tra le più innovative, la realizzazione di un Rapporto annuale sulle PMI da inviare al Presidente del Consiglio, come avviene negli Stati Uniti, l’analisi preventiva dell’impatto della regolazione sulle Pmi, l’applicazione di criteri di gradualità e proporzionalità in occasione dell’introduzione di nuovi adempimenti, la semplificazione nei rapporti con la Pubblica Amministrazione”. Inoltre, Fumagalli apprezza “la riserva del 60% degli incentivi alle Pmi di cui almeno il 25% è destinato alle micro e piccole imprese”.

Il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli fa rilevare “l’ampia e trasversale condivisione della proposta di legge da parte dei parlamentari firmatari dell’iniziativa”. “L’approvazione unanime della proposta di legge, che porta le firme bipartisan di deputati di maggioranza e opposizione – sottolinea Fumagalli – dimostra che l’Italia è unita nel considerare le piccole imprese un patrimonio da valorizzare”. 

“Auspico – conclude Fumagalli – un iter parlamentare rapido per la proposta di legge che deve dare presto i suoi frutti. Per restituire fiducia a cittadini e imprenditori, per far crescere il Paese, servono nuove scelte economiche e culturali che pongano la piccola impresa al centro degli interventi per rilanciare la competitività”.

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