12 Aprile 2011, h. 00:00

A Viterbo il meeting formativo di Donne Impresa

A Viterbo sono arrivate in 170 da tutta Italia per il meeting formativo di Donne Impresa. Una tre giorni di lavoro che anno dopo anno sta diventando una tappa fondamentale dell’attività in rosa di Confartigianato. Tanti i temi affrontati grazie al supporto della SCOA, la scuola di coaching scelta da Donne Impresa per questa sessione formativa. Dall’analisi di contesto del ruolo delle imprenditrici nella società e nell’impresa di oggi, allo sviluppo delle competenze imprenditoriali e delle tecniche di autosviluppo. “Con un mercato in continuo cambiamento, le imprenditrici devono e vogliono essere sempre all’altezza di una società che cambia continuamente – ha detto Edgarda Fiorini, Presidente di Confartigianato Donne Impresa – E’ assolutamente indispensabile partecipare a percorsi formativi che possano aiutare ad essere più recettive verso il proprio mercato di riferimento”. Una necessità sentita dalla base associativa femminile di Confartigianato. La dimostrazione sta nei numeri della partecipazione. Cifre in continuo aumento, che negli ultimi anni hanno registrato un vero e proprio boom di presenze, fino alle 170 donne accorse al Domus La Quercia di Viterbo. “L’aspetto più importante di questi incontri sta proprio nel fatto di ritrovarci tutte insieme – ha detto con orgoglio la Fiorini – E devo dire che i numeri, quest’anno, ci hanno dato la risposta che in passato abbiamo avuto difficoltà a trovare”. Un risultato eccezionale per Donne Impresa e per il centro laziale, finito al centro dei riflettori grazie ad un evento che rappresenta un nodo cruciale della vita associativa di Confartigianato. Il meeting formativo, però, non è stato l’unico evento viterbese del 2 aprile. Mentre le imprenditrici si riunivano al Domus La Quercia, in piazza dei Caduti, nel centro storico del capoluogo laziale, Confartigianato Viterbo ha partecipato con un proprio gazebo alla quarta giornata nazionale per la predizione dell’Alzheimer. “Questo ci permette di lavorare molto sul sociale, come opera di sensibilizzazione all’interno delle famiglie dei nostri artigiani – ha sottolineato Stefano Signori, Presidente di Confartigianato Imprese Viterbo – Questa è una patologia che non colpisce soltanto il malato ma anche la sua famiglia. La nostra vicinanza agli artigiani e ai loro nuclei familiari va proprio in questa direzione”.

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