27 Marzo 2012, h. 00:00

Confartigianato ricorda Manlio Germozzi

Il 15 febbraio 2012, Confartigianato ha ricordato il proprio fondatore, Manlio Germozzi, nel 15° anniversario della scomparsa. Una giornata fitta di impegni, iniziata con una messa in suffragio celebrata nella basilica romana di San Clemente, continuata durante la Giunta esecutiva di Confartigianato e conclusa con il ricordo di chi ha conosciuto Manlio Germozzi, di chi ne ha condiviso idee ed ideali e ha contribuito a trasformare il sogno di una rappresentanza dell’artigianato in una splendida realtà. “L’idea di Germozzi è proprio questa: l’associazionismo che riesce a divulgare idee che si rinnovano, che puntano sulla flessibilità del lavoro, sulla creatività e che finiscono per qualificare l’intero Paese. Attraverso l’artigianato, secondo l’idea di Manlio Germozzi, anche tutti gli altri lavori prendono una forma più personale, più imprenditoriale”, ha spiegato la senatrice Maria Pia Garavaglia, presidente della Fondazione Manlio e Maria Letizia Germozzi. Una storia fatta di passione e di tenacia, iniziata nel settembre del 1946 con il primo congresso della Confederazione generale dell’artigianato italiano. Quel giorno, a Roma, Germozzi viene nominato Segretario generale della prima, e in quegli anni unica, organizzazione di rappresentanza della micro impresa, iniziando un rapporto che finirà soltanto nel 1997, con la morte dello stesso Germozzi. In mezzo ci sono tante battaglie a favore della categoria, lotte per i diritti degli artigiani, per la valorizzazione e la tutela delle loro capacità imprenditoriali e manuali. Oggi, Confartigianato ha rilanciato la missione della fondazione “Manlio e Letizia Germozzi”, presieduta dalla senatrice Maria Pia Garavaglia. Nuovi stimoli ed un rinnovato vigore per contribuire allo sviluppo dell’imprenditoria artigiana. “La Fondazione Germozzi affiancherà Confartigianato nella promozione delle attività artigiane, della loro creatività e della loro capacità manuale. Ogni categoria dell’artigianato è legata alla capacità del singolo di fare in modo che ciò che è creativo è anche flessibile, adatto ai propri tempi. La fondazione, quindi, grazie a borse di studio e concorsi, vuole continuare una storia che è stata gloriosa fino ad ora e che vuole e deve continuare ad esserlo, ovviamente sotto il nome di Manlio Germozzi”.

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