31 Luglio 2013, h. 00:00

San Felice sul Panaro, a 14 mesi dal terremoto si festeggia la ricostruzione

terremotoTenacia e costanza, caparbietà e perché no, un pizzico di follia quando sembra tutto perso, sono le caratteristiche che definiscono un imprenditore artigiano. E di tenacia, se un terremoto ha raso al suolo la tua impresa, ce ne vuole tanta, tantissima. Ne sa qualcosa il presidente nazionale dell’ANAP, Giampaolo Palazzi, che a 14 mesi dal terremoto che ha messo in ginocchio l’Emilia e i suoi tre capannoni di lavoro, ha avuto il merito di credere nella ricostruzione, di rimboccarsi le maniche e di rimettere in piedi un’azienda che proprio quest’anno festeggia i 40 anni di attività, con la tessera di Confartigianato in tasca, da sempre, fin dal primo giorno di lavoro. “Oggi presentiamo al sindaco e alle istituzioni locali, la nostra nuova sede, a 14 mesi dal sisma di fine maggio scorso – ha detto Giampaolo Palazzi – Il momento di chiusura è stata stato praticamente inesistente, perché ci siamo dati da fare fin da subito. Dal lunedì stesso abbiamo cominciato a disfare tutto il capannone esistente, visto che era impossibile recuperarlo per salvare le macchine sotto. Immediatamente dopo, abbiamo cominciato a montare una tensostruttura e da lì, sotto il tendone infuocato, abbiamo ripreso a lavorare”. Il tutto, ovviamente, con le proprie mani, senza l’aiuto di nessuno, se non quello dei propri collaboratori. A conferma del fatto che, in un’impresa artigiana, i dipendenti non sono numeri o matricole, ma parti della propria famiglia. Far ripartire i motori, per Palazzi, voleva dire riaccendere la speranza per la propria famiglia, ovviamente, ma anche, e soprattutto, quella delle famiglie dei propri collaboratori. E così, mentre lo Stato continua a latitare dalle parti di San Felice sul Panaro e delle altre zone colpite dal sisma di fine maggio 2012, gli artigiani del territorio hanno fatto di necessità virtù, si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato a ricostruire il tessuto imprenditoriale emiliano.

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