4 Giugno 2014, h. 00:00

Le piccole imprese ancora nella morsa del credito

La svolta annunciata dalla Banca Centrale Europea, per fare in modo che il sostegno alle banche si trasformi in credito alle imprese, non cancella le preoccupazioni di artigiani e piccoli imprenditori che, in attesa dei provvedimenti dell’Eurotower, continuano a denunciare serie difficoltà nell’accesso ai finanziamenti. Anche in febbraio, rileva l’Ufficio Studi di Confartigianato, il credito alle imprese ha fatto segnare una diminuzione del 4,9%, in ulteriore peggioramento rispetto al 4,7 registrato nel mese precedente. Non va meglio sul versante del costo del denaro. Le banche, infatti, non solo tengono serrati i cordoni della borsa, ma quando li allentano vogliono essere certe di guadagnarci, in Italia in misura maggiore che altrove: i tassi di interesse sui nuovi finanziamenti praticati nel nostro Paese superano in media i 72 punti base rispetto agli altri paesi di eurolandia. La fotografia scattata da Confartigianato ha trovato puntuale conferma nelle parole del Governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco. Il 30 maggio, il numero uno di via Nazionale, nelle “Considerazione finali” sull’attività del 2013, ha denunciato che il credito complessivo al’economia italiana è in calo e che le restrizioni all’offerta di credito colpiscono principalmente le piccole imprese. In un quadro di forte preoccupazione, segnali positivi arrivano da Artigiancassa, la banca partecipata da Confartigianato e dalle altre organizzazioni delle piccole imprese, che ha fatto segnare un aumento dei finanziamenti superiore del 50% rispetto all’anno scorso. “La vexata quaestio con le banche” – spiega il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli – “dice, da parte delle banche, che è il cavallo che non beve. Noi continuiamo a dire che, quando si presenta l’occasione di un credito non impossibile, le imprese fanno di tutto per espandere la loro attività anche attraverso il credito”. Un indice che le piccole imprese sanno utilizzare bene il credito è rappresentato dalle oltre 900 prenotazioni dei finanziamenti agevolati previsti dalla Nuova legge Sabatini per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali effettuate in queste settimane attraverso Artigiancassa. “Il buon successo della Sabatini” – sottolinea Fumagalli – “mi fa ripetere una nostra proposta non di oggi, ovvero la necessità di ridotarci di strumenti dedicati alle piccole imprese”. Questa settimana gli occhi sono puntati verso Francoforte dove il Presidente della Bce Mario Draghi presenterà un piano di ‘misure non convenzionali’ per dare una scossa alla crescita dell’eurozona e far ripartire il credito alle imprese. Sicuramente in cima alle priorità c’è quella di rifornire di liquidità le banche per incentivarle ad erogare finanziamenti e mutui. Purtroppo però tutti i provvedimenti finora attuati in questa direzione si sono rivelati vani e le banche hanno pensato prima a ripianare i bilanci e a comprare Titoli di Stato piuttosto che aiutare le imprese. “Vedremo quali saranno i provvedimenti che la BCE prenderà in questa direzione. Confidiamo che il nuovo vento che si respira in Europa dopo le elezioni europee non consenta più di mascherarsi dietro a strani argomenti per i quali fino a qui non è arrivato il credito” conclude il Segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli.

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