8 Agosto 2014, h. 19:53

DL PA – Rete Imprese Italia:“Le buone intenzioni anti-burocrazia non rimangano sulla carta. La riforma delle Camere di commercio tuteli gli interessi delle imprese”

“Il decreto legge 90/2014 indica la strada per la semplificazione amministrativa. Ma è un percorso ancora tutto da compiere. Speriamo che le buone intenzioni non rimangano sulla carta. Abbiamo fornito al Parlamento il nostro contributo di proposte sia per snellire la mole della burocrazia che pesa sugli imprenditori sia per costruire una riforma del sistema delle Camere di commercio all’insegna dell’efficienza e della difesa degli interessi delle imprese”. Questo il commento di Rete Imprese Italia sul Decreto legge approvato definitivamente dalla Camera. Rete Imprese Italia apprezza, in particolare, la previsione di adottare moduli standard per gli adempimenti amministrativi su tutto il territorio nazionale, una misura ora alla prova dei fatti della rapidità e della universalità senza eccezioni. Positivo anche il giudizio sulle semplificazioni degli oneri formali imposti alle imprese per partecipare ad appalti pubblici, sulle misure per accelerare i giudizi amministrativi in materia di appalti pubblici e per contrastare l’abuso di processo. Apprezzati da Rete Imprese Italia anche gli interventi per rendere più veloci e deflazionare i procedimenti di giustizia civile, attraverso l’obbligo del deposito telematico degli atti processuali e l’istituzione dell’Ufficio per il processo. Primi passi di una riforma della giustizia civile che le imprese attendono da 30 anni. In tema di riforma delle Camere di commercio, Rete Imprese Italia giudica una soluzione di buon senso la gradualità della riduzione dei diritti camerali nel triennio 2015-2017. Una gradualità necessaria ad evitare che a venire tagliati fossero gli interventi a favore delle imprese e non il “costo macchina” delle Camere. “Ora, però – sottolinea Rete Imprese Italia – la riforma è tutta da scrivere. Siamo favorevoli alle politiche di efficientamento e razionalizzazione del sistema camerale, che riteniamo necessarie, ma vanno prima definite le funzioni che dovranno svolgere le Camere di commercio, che per noi devono continuare ad avere al centro il sostegno e lo sviluppo delle economie locali”.

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