1 Dicembre 2014, h. 17:29

Etichettatura alimentare, Confartigianato cerca la quadra tra l’Unione europea e il Mise

Il 13 dicembre prossimo entrerà in vigore il nuovo regolamento comunitario sull’etichettatura alimentare. Le novità riguardano soprattutto l’indicazione della presenza di allergeni ed hanno convinto medici e consumatori. A rimanere perplessi, però, sono gli imprenditori del settore che, a due settimane dall’entrata in vigore del regolamento 1169 del 2011, vivono ancora nell’incertezza delle norme e nella preoccupazione per le sanzioni che porteranno queste stesse regole.
All’appello, infatti, manca ancora il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che armonizza le nuove norme europee con il decreto legislativo 109, quello che regola il settore nel nostro Paese.
“Come molto spesso succede – ha spiegato Giacomo Deon, presidente di Confartigianato Alimentazione – quando si recepiscono delle norme si arriva sempre all’ultimo giorno per capire cosa succede. In questo caso, la norma deve entrare in vigore il 13 dicembre e non abbiamo ancora capito cosa succederà proprio perché il ministero non ha ancora fatto questa armonizzazione, soprattutto sul discorso delle sanzioni, tra le norme italiane esistenti e la nuova normativa europea”.
E mentre il Mise e il Ministero della Salute lavorano per definire norme e sanzioni, Confartigianato ha contattato direttamente il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, per chiedere l’immediata definizione del quadro normativo e delle relative sanzioni. “Saremo al ministero per fare alcune proposte ma, soprattutto, per chiedere uno slittamento dell’operatività delle sanzioni e una circolare esplicativa che sia chiara finalmente”, ha poi concluso Deon.
Una volta di più, quindi, è lo Stato stesso a mettere il bastone fra le ruote delle imprese italiane, con norme d’urgenza, incerte e che mettono in difficoltà uno dei comparti d’eccellenza dell’economia italiana: l’alimentare.

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