20 Luglio 2015, h. 19:07

Una tromba d’aria devasta la Riviera del Brenta. Dolo e Mira si rialzano

L’8 luglio scorso, una tromba d’aria F4 della scala Fujita, con venti che hanno raggiunto i 320 km/h, ha completamente devastato la Riviera del Brenta, quello spicchio di terra che si affaccia sulla laguna veneziana e che comprende i comuni di Dolo e Mira. Due paesi che, forti della cultura tipica di questa terra, si sono già messi all’opera per cancellare le tracce di questo disastro, che ha lasciato dietro di sé un morto, centinaia di feriti, oltre a case e capannoni letteralmente rasi al suolo.
“La tromba d’aria ha abbattuto quaranta anni di storia, di successi, di debiti e di sacrifici delle nostre aziende. E’ una situazione devastante, la forza d’animo dei nostri imprenditori è eccezionale – ha spiegato Franco Scantamburlo, Segretario di Confartigianato Città della Riviera del Brenta – Abbiamo sollecitato i comuni ed i loro sindaci. Stiamo facendo tutte le azioni operative e di sensibilizzazione nei confronti degli istituti bancari e delle varie amministrazioni locali per chiedere il blocco degli adempimenti fiscali e tributari, il blocco delle rate dei mutui di imprese e dipendenti perché, in caso di blocco operativo delle imprese, ci sia il blocco di tutto, perché quei soldi servono per tamponare questa emergenza, per trovare viveri, abiti e ciò che serve in questi giorni di estrema difficoltà”.
L’EBAV, l’Ente bilaterale dell’Artigianato del Veneto, ha messo a disposizione un doppio fondo per aiutare economicamente le imprese, lanciando anche una raccolta fondi per chi volesse sostenere in prima persona gli artigiani in difficoltà. Questi i riferimenti bancari:

“Emergenza Imprese Riviera del Brenta” – IBAN: IT09 C033 5901 6001 0000 0136 724

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