27 Ottobre 2015, h. 12:43

Attivo il servizio di conciliazione per le controversie sulle bollette elettriche e del gas

conciliazioneArriva una buona notizia per gli imprenditori spesso alle prese con i disservizi delle società che erogano gas ed elettricità. E’ infatti attivo il Servizio Conciliazione Clienti istituito dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e gestito dall’Acquirente Unico. Uno strumento per facilitare la soluzione delle controversie tra i venditori e distributori e i clienti finali, come, appunto, gli artigiani e le piccole imprese.
Il servizio consente di risparmiare tempo e denaro per gestire le vertenze e si svolge su una piattaforma Internet dove un conciliatore esperto aiuta gli utenti a risolvere i loro problemi.
I consumatori, siano essi cittadini o imprenditori, si confrontano on line con le aziende di energia elettrica e gas e il conciliatore si occupa di mediare e trovare soluzione alle controversie.
Un ruolo fondamentale in questo nuovo servizio viene svolto dalle Associazioni di Confartigianato che possono raccogliere e rappresentare i problemi delle imprese associate, curando la pratica di conciliazione per conto degli imprenditori.
I quali devono affrontare ogni giorno problemi non da poco sul fronte delle forniture di energia elettrica e gas.
Confartigianato lo denuncia da sempre: alle preoccupazioni per l’alto costo dell’energia si aggiungono quelle per i disservizi, la scarsa chiarezza delle bollette, gli errori nella fatturazione dei consumi, le interruzioni nell’erogazione.
Basti dire che, secondo una rilevazione di Confartigianato, il 41% delle famiglie italiane si dichiara insoddisfatto della trasparenza delle bollette elettriche e il 39% dei consumatori è critico sulle informazioni riguardanti il servizio. Confartigianato si batte ogni giorno per avere un mercato dell’energia elettrica e del gas efficiente. Che significa bollette meno care, qualità delle forniture, trasparenza delle offerte. L’impresa deve poter scegliere di cambiare fornitore in tempi rapidi e senza paura di “ritorsioni” da parte del fornitore uscente, non deve più ricevere fatture di conguaglio tanto ingenti da minare la stabilità economica dell’impresa stessa, non deve più incappare in contratti non richiesti e con clausole al limite della denuncia per contratto ingannevole.
L’obiettivo finale, insomma, è quello di vedere finalmente rispettati i diritti dei consumatori e non essere costretti a far valere le proprie ragioni ricorrendo al servizio di conciliazione.

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