10 Novembre 2015, h. 15:21

Dopo Expo: l’Italian Makers Village continua

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Italian Makers Village, il fuori Expo di Confartigianato che per sei mesi ha coinvolto oltre 1600 artigiani tra esposizioni, incontri ed eventi, guarda al futuro e prosegue l’attività di promozione del made in Italy con un ambizioso progetto “post Expo”. Sulla scorta di ciò che ha rappresentato durante l’Esposizione Universale, IMV prenderà nuovamente corpo come aggregatore di eccellenze artigiane: un format itinerante, in Italia e all’estero, che seleziona e propone il meglio dell’artigianato a seconda delle grandi fiere e degli eventi internazionali a cui parteciperà. La decisione di proseguire anche dopo l’Esposizione universale ha lo scopo di dare seguito alle importanti attività di promozione e internazionalizzazione delle PMI svolte da Confartigianato. Prima tappa del nuovo viaggio di IMV è la partecipazione a G! come Giocare: il salone dedicato al gioco, ai bambini e alle loro famiglie ospitato da Fiera Milano dal 20 al 22 novembre 2015.

 Sono molto contento del lavoro svolto – spiega Giorgio Merletti, Presidente nazionale Confartigianato – dato che quello di IMV è stato un investimento da parte di Confartigianato: un’iniziativa che ha coinvolto, tra Village e distaccamenti territoriali, oltre 1000 imprese in attività di incoming”.

Un commento positivo sui benefici per le imprese derivati dall’evento arriva da Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano, che sottolinea come IMV abbia rappresentato “una realtà molto importante perché ha saputo, durante tutti i sei mesi di Esposizione universale, proporre il meglio dell’artigianato italiano e farlo in una circostanza sempre molto accattivante, raccontando le tantissime eccellenze che abitano il nostro Paese. Eccellenze cha hanno trovato grazie ad Expo una visibilità internazionale, significativa anche per incrementare il proprio raggio di attività”.

I numeri delle attività di internazionalizzazione messe in campo da Confartigianato attraverso incontri b2b e di networking con buyers e delegazioni commerciali confermano il trend positivo recentemente reso noto dalla confederazione: l’export delle piccole imprese italiane negli ultimi 4 trimestri ha toccato quota 113,8 miliardi di euro, pari al 7,1% del Pil, con un aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente. Per sostenere e incrementare l’internazionalizzazione delle PMI, i sei mesi di Expo di Confartigianato hanno visto protagonista il progetto Expo-rt: 28 incoming (di cui 13 all’IMV) nei settori dell’arredo, della meccanica, della moda e dell’agroalimentare per un totale di 2220 incontri b2b (di cui 1320 all’IMV) per oltre 1000 aziende aderenti; 120 visite in azienda; 12 seminari; 24 eventi di networking presso IMV con 420 imprese partecipanti. I buyers che hanno aderito al progetto sono stati 646, provenienti dai principali mercati di interesse per le aziende. Tra i servizi proposti da IMV alle realtà aderenti, anche la possibilità di aprire un negozio online. La piattaforma di e-commerce del made in Italy Ulaola, grazie alla partnership con il più grande marketplace europeo Dawanda e Amazon, consente di vendere i prodotti artigianali al dettaglio in tutto il mondo.

Sul prosieguo di IMV sono numerosi i messaggi di gradimento giunti dal Comune di Milano. L’assessore alla Mobilità e all’Ambiente Pierfrancesco Maran evidenzia come “ci sia davvero bisogno di dare fiducia agli artigiani sul fatto che, quello su cui loro stanno investendo, interessa le associazioni di categoria, interessa i milanesi e interessa le Istituzioni”. Maria Carmela Rozza, assessore ai Lavori Pubblici e Arredo Urbano, afferma che “far continuare questa esperienza significa che le nostre eccellenze non si fermano con Expo e significa puntare sul futuro facendo diventare la promozione delle imprese artigiane un fatto strutturale”. Anche Franco D’Alfonso, assessore al Commercio, sottolinea l’importanza di “mettere in contatto diretto i produttori con i consumatori, ovvero ciò che il Comune intende fare sempre. Gli artigiani sono importanti per la nostra città perché sono un tratto dell’identità stessa di Milano.”

Quella rappresentata dall’IMV nei sei mesi di Expo è un’esperienza che ha dato grande visibilità al sistema Confartigianato, un mondo composto da oltre 700.000 imprese artigiane provenienti dai più svariati settori e rappresentative del Made in Italy come sinonimo qualità – conclude Marco Granelli, presidente di Confartigianato for Expo (la realtà che ha organizzato e promosso IMV) – IMV è diventato un marchio: un aggregatore dei maggiori rappresentanti del saper fare a mano tipicamente italiano. Un marchio che, alla luce dell’importanza delle eccellenze artigiane per il Paese, trova uno spontaneo e naturale sviluppo nell’idea di proseguire con l’attività”.

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