3 Novembre 2015, h. 18:36

Semplifichiamo per crescere. La conferenza di Rete Imprese Italia con il Ministro Marianna Madia

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Le imprese italiane spendono ogni anno in adempimenti burocratici 30 miliardi. Se si riuscisse a ridurre questo onere di un terzo, il Pil salirebbe dell’1% e la disoccupazione scenderebbe di mezzo punto percentuale. 

E’ quanto risulta dalla ricerca “Scenari di crescita in presenza di una semplificazione amministrativa”, realizzata per Rete Imprese Italia dal Cer e presentata oggi alla conferenza “Semplifichiamo per crescere” svoltasi a Roma. All’iniziativa hanno partecipato i Presidenti delle Associazioni che compongono Rete Imprese Italia (Giorgio Merletti e il Vice Presidente Vicario Marco Granelli per Confartigianato, Carlo Sangalli per Confcommercio, attuale portavoce di Rete Imprese Italia, Massimo Vivoli per Confesercenti, Giacomo Basso per Casartigiani). Sono intervenuti inoltre Stefano Fantacone, Direttore del Cer, che ha illustrato la ricerca presentata alla conferenza, ed il Ministro per la Pubblica, e il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia. “Gli imprenditori  – ha sottolineato il portavoce di turno di Rete Imprese Italia, il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli – hanno disperato bisogno di abolire la cattiva burocrazia, quella che genera complicazioni, tempi biblici, costi impropri che appesantiscono lo svolgimento della loro attività e nella quale, molto spesso, si annidano corruzione, illegalità, criminalità. Serve invece buona burocrazia, quella che facilita la vita delle imprese e dei cittadini, tenendo in piedi solo gli adempimenti e le procedure necessarie”.

Nel suo intervento, il Ministro Madia ha spiegato  che l’obiettivo  del Governo è quello di “fare dell’Italia un Paese semplice. Un Paese – ha aggiunto – dove è semplice lavorare, investire e fare impresa”. In questo senso la riforma della P.A. voluta dalla stessa Madia, punta a essere non solo una riforma di settore ma “una grande riforma per sbloccare gli investimenti”. Del resto, “non penso che sia più accettabile – ha detto il ministro – lasciare gli imprenditori ostaggio di incertezze di tempi e di regole”. Per concludere il ministro ha annunciato che “il 21 novembre a Torino presenteremo tutte le innovazioni della P.a che passa per il digitale”. Tra poco più di due settimane quindi sarà tolto il velo su alcune delle principali novità per la digitalizzazione della P.a, l’attenzione sarà concentrata in particolare sull’avvio dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (la Anpr sostituirà le ottomila esistenti) e sul cosiddetto Pin unico, ovvero il Sistema pubblico di identità digitale.

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