16 Maggio 2016, h. 17:37

STUDI – Internet delle cose (IoT) cresce del 20,4% all’anno, fino al 5,4% del PIL nel 2020. Nei settori interessati da IoT operano 800 mila imprese artigiane con 2,1 milioni di addetti; sono 16,3 milioni le famiglie italiane connesse in banda larga

Le tecnologie digitali determinano profonde trasformazioni dei prodotti, dei processi produttivi e dei modelli di business con cui le imprese di relazionano con il mercato. Nell’ambito delle tecnologie digitali una specifica rilevanza è data dall’Internet delle cos (Intenet of Things, IoT) caratterizzata da prodotti che scambiano in modo autonomo informazioni con gli oggetti circostanti, modificando le proprie prestazioni in relazione alle informazioni scambiate.Secondo le valutazioni di un rapporto commissionato dalla Commissione europea – Definition of a Research and Innovation Policy Leveraging Cloud Computing and IoT Combination – che considera i tassi di sviluppo dell’IoT in funzione del tasso di crescita del PIL, investimenti in ICT, utilizzo di internet e politiche economiche di supporto, nell’Ue a 28, in uno scenario di base, i ricavi di Iot sono valutati nel 2020 in 1.181,6 miliardi di euro, il 7,0% del PIL dell’Unione, con un numero di connessini IoT che salirà da 1,8 miliardi nel 2013 a circa 6 miliardi nel 2020.

Anche per l’Italia – nonostante il set di indicatori utilizzati per in nostro Paese sia generalmente meno performante rispetto alla media Ue – la crescita sarà tumultuosa e tra il 2014 e il 2020 i ricavi di IoT triplicheranno in valore (+205%). Sulla base del trend di crescita basato sulle ultime proiezioni del Fondo Monetario Internazionale si evidenzia che in Italia il valore dell’IoT passerà dal 2,0% del PIL nel 2014 al 5,4% nel 2020: in questo arco di tempo il mercato degli oggetti connessi in rete nel nostro Paese salirà ad un tasso medio annuale del 20,4%.

Il lavoro artigiano è fortemente coerente con la metamorfosi del sistema produttivo determinata dalla connettività degli oggetti, come evidenziato dalle indicazioni del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti contenute nel report di Aspen Institute, Internet of Things. In particolare vi sono alcuni ambiti settoriali che rappresentano gli assi portanti dello sviluppo dell’economia dell’IoT quali il settore manifatturiero, il trasporto e la logistica, l’autoriparazione e l’impiantistica interessata dallo sviluppo della domotica. In questi comparti maggiormente interessati dallo sviluppo dello IoT operano 800.305 imprese artigiane con 2.077.433 addetti che rappresentano il 73,6% dell’occupazione dell’artigianato; nei settori IoT oriented operano 1.160.746 micro e piccole imprese con meno di 20 addetti.

Sul lato dei fattori abilitanti della domanda di beni e servizi connessi con IoT si osserva una crescita delle famiglie con una connessione in banda larga: tra il 2010 e il 2015 la quota è passata dal 41,0% al 64,4%, pari a 16.295.000 famiglie connesse. Il contributo più rilevante alla diffusione della banda larga è fornito dalle tecnologie mobili: mentre rimane stabile la quota di famiglie che accedono al web esclusivamente mediante banda larga fissa – circa una su tre, il 34,3% – crescono le quote di famiglie con solo banda larga mobile – da 6,6% a 18,6% – o che dispongono di entrambe le modalità di accesso – da 1,4% a 11,5%.

La distribuzione sul territorio di imprese e addetti nei principali 44 settori dell’artigianato italiano nel rapporto “Verso un nuovo modello contrattuale. Il mercato del lavoro nell’artigianato”. Clicca qui per scaricarlo.

 

Quota sul PIL dei ricavi da Internet of Things (IoT)

(2014-2020 – % del PIL a prezzi correnti – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea e Fmi)

1

 

 

Internet delle cose (Internet of Things – IoT): MPI e imprese artigiane

(anno 2013 Elaborazione – Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

2

 

Famiglie che dispongono di accesso ad Internet a banda larga

(anno 2015 – % delle famiglie – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

3

Famiglie che dispongono di accesso ad Internet a banda larga: mix fisso e/o mobile

(anno 2015 – % delle famiglie per tipologia di connessione – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat)

4

 

 

 

 

 

rss