27 Giugno 2016, h. 16:54

AUTORIPARAZIONE – Pneumatici fuori uso, Confartigianato sigla un accordo per la legalità ambientale

PNEUS1Arrivano novità positive per i gommisti e le officine di autoriparazione alle prese con il problema della raccolta e smaltimento di pneumatici usati. Il 21 giugno, a Roma, Confartigianato ha firmato un Protocollo d’intesa con tutti i soggetti della filiera: Ecopneus, vale a dire i consorzi che ritirano le gomme, Federpneus, cioè i rivenditori, Airp, l’Associazione dei ricostruttori, e Legambiente. Obiettivo dell’accordo, presentato nell’ambito del Forum Rifiuti, è quello di affrontare in modo organico e strutturale la gestione degli pneumatici arrivati a fine vita, combattere le irregolarità, premiare i comportamenti virtuosi, educare i consumatori all’acquisto di prodotti sicuri.
L’intesa prevede il monitoraggio del mercato illegale degli pneumatici, attività di tracciamento degli acquisti e delle vendite, forme di collaborazione con le autorità di controllo, sistemi per denunciare le attività illecite, fino ad arrivare ad una vera e propria “carta d’identità dello pneumatico”.
L’accordo ha avuto il via libera del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti secondo il quale il protocollo ha il merito di creare un’alleanza civile che dice una cosa molto chiara: il futuro è l’economia circolare, il riciclo è innanzitutto affermazione della legalità”.
L’intesa, che porta la firma del Presidente Giorgio Merletti, recepisce la sollecitazione, più volte espressa da Confartigianato, a coinvolgere tutti gli attori della filiera e a fare chiarezza sui rispettivi ruoli e responsabilità nella gestione di questa tipologia di rifiuti.
Antonio Miele, Presidente di Confartigianato Autoriparazione, sottolinea l’impegno della categoria: “Il nostro lavoro deve essere fatto a regola d’arte e deve dare le garanzie necessarie per tutelare la sicurezza dei cittadini. Su questo dobbiamo impegnarci. L’abbiamo fatto convintamente con Ecopneus qualche anno fa e lo ribadiamo oggi con questi partners importanti. Questa è la strada giusta. C’è ancora un margine di illegalità che noi dobbiamo combattere con forza, perchè vivere nella legalità consente a noi imprenditori di operare meglio. Come cittadini, poi, salvaguardare l’ambiente torna utile a noi e ai nostri figli”.

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