11 Ottobre 2016, h. 12:43

FISCO – Nel 2016 cresce l’attività degli sportelli Caaf. E Confartigianato li premia

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Torna il segno positivo sull’attività del Caaf Confartigianato. Dopo i problemi di rodaggio registrati lo scorso anno, quando debuttò la cosiddetta dichiarazione precompilata voluta dal Governo Renzi, la campagna fiscale 2016 ha dato buoni frutti e ha visto crescere il numero dei modelli elaborati dalle Associazioni territoriali che gestiscono gli sportelli Caaf. E i nostri risultati, spiega il Direttore del Caaf Confartigianato Roberto Chiumiento, sono stati migliori rispetto a quelli di altre Associazioni d’impresa. “Dai 297.760 modelli 730 pagabili registrati l’anno scorso – sottolinea – siamo passati ad oltre 300.000. Un incremento ancor più significativo se confrontato con il calo registrato dai Caaf di altre Organizzazioni imprenditoriali”.
A spingere verso la risalita sono state soprattutto le iniziative messe in campo da Confartigianato per stimolare l’attività degli sportelli Caaf sul territorio. “Abbiamo promosso – spiega Chiumiento – una politica incentivante collegata ai risultati ottenuti sia in termini numerici sia in relazione alla qualità dei servizi resi. Così abbiamo introdotto iniziative premiali che attribuiscono agli sportelli territoriali più virtuosi maggiori compensi rispetto a quelli della convenzione. Inoltre, a riportare i nostri risultati in territorio positivo, hanno contribuito la maggiore esperienza acquisita nel secondo anno della precompilata, nella gestione del servizio e dei dati e su come ricevere i contribuenti secondo un modello organizzativo più efficace in forma diretta che abbiamo proposto alle associazioni territoriali e al quale hanno aderito molte società di servizi”.
Nel futuro del Caaf di Confartigianato ci sono anche le iniziative nei confronti dell’Amministrazione finanziaria.
“La nostra prima richiesta – sottolinea il Direttore del Caaf Confartigianato – è quella di riformare il trattamento sanzionatorio che oggi prevede che il Caaf, in caso di errore, paghi l’imposta in luogo del contribuente. Riteniamo che questa norma sia da modificare. La seconda proposta è legata alla semplificazioni. Chiediamo di non vincolare più il contribuente ad una scadenza fissa per il modello 730, ma di arrivare a presentare il modello cosiddetto semplificato entro i termini attuali del modello Unico, cioè entro il 30 settembre. Con la libertà di far gestire i conguagli dal sostituto d’imposta oppure, laddove c’è un debito, poter versare autonomamente o, in alternativa, avere il rimborso tramite il sistema che l’Agenzia delle Entrate ha messo in campo da un paio d’anni, vale a dire gestire direttamente l’erogazione dei rimborsi con l’accredito sul conto corrente”.

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