7 Novembre 2016, h. 18:13

TERREMOTO – La terra trema ancora. In Centro Italia colpite migliaia di piccole imprese

terremoto_emilia

Case e aziende spazzate via in pochi secondi. Il lavoro di una vita che si sbriciola in un attimo. E poi l’angoscia per un futuro da ricostruire non si sa come, né dove, né quando. Per migliaia di piccoli imprenditori del Centro Italia la vita produttiva si è fermata con le tremende scosse di terremoto iniziate alle 7.40 di domenica 30 ottobre.
Il sisma, stavolta, ha colpito duramente il territorio tra Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo densamente popolato da artigiani e piccole imprese. Sono i distretti produttivi simbolo del made in Italy, dalla moda ai beni per la casa alla meccanica, che, dopo gli effetti della crisi economica degli ultimi anni, ora devono sopportare anche questa drammatica prova.
Macerata è una delle province più colpite. Il Segretario di Confartigianato Marche, Giorgio Cippitelli, segnala che, da una prima ricognizione, almeno un quarto delle aziende ha subito gravi danni: “Tutti quelli che sono in centro storico sono out. Gli imprenditori che sono fuori dal centro storico sono quasi tutti ancora in attesa delle visite per capire se c’è agibilità e quindi possibile operatività nelle loro aziende di produzione e servizi, piccole o grandi che siano”.
E’ ancora difficile fare il conto preciso delle imprese danneggiate. Di sicuro, chi è stato colpito dal terremoto ora deve convivere con il terrore per le continue scosse e con la pesante incertezza su tempi e modi per far ripartire l’attività. I protocolli per l’assistenza alla popolazione, le procedure per le dichiarazioni di agibilità per case e aziende rischiano di procedere a rilento.
Spiega ancora Giorgio Cippitelli: “Non sono state ancora completate le azioni di censenimento e verifica, tantomeno quelle di agibilità. Abbiamo chiesto semplificazioni per la ripresa di alcune attività che necessitano anche del rispetto di norme igienico-sanitarie, magari utilizzando delle deroghe sotto la dichiarazione di responsabilità del titolare. Ma le cose attualmente non sono possibili e quindi siamo bloccati”.
Il Governo, oltre a destinare risorse economiche, nella riunione del Consiglio dei Ministri del 4 novembre, ha approvato il decreto che contiene norme di semplificazione per le procedure di ricostruzione e di messa in sicurezza.
Intanto, fin dalle prime scosse del terremoto del 24 agosto, il Sistema Confartigianato si è impegnato in una gara di solidarietà per aiutare le popolazioni e gli imprenditori colpiti.
Ora queste iniziative proseguono, come spiega il Segretario di Confartigianato Marche. “C’è grande determinazione ad andare con camper, roulotte e moduli fissi per dare assistenza, almeno a Camerino, a Visso, a Pieve Torrina”.
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti ha lanciato un appello: “Non lasciamo soli gli imprenditori colpiti dal terremoto. Dobbiamo continuare a testimoniare concretamente la forte e fraterna solidarietà artigiana a chi ha perso la propria azienda e ha subito gravi danni”.
A questo proposito, è attivo il conto corrente bancario “Confartigianato Raccolta Fondi Terremoto Italia Centrale 2016″, per raccogliere contributi a favore delle zone terremotate.

Non lasciamoli soli!
Conto corrente: “Confartigianato Raccolta Fondi Terremoto Italia Centrale 2016″

Codice IBAN: IT81H0569603224000003941X65

rss