12 Settembre 2017, h. 15:44

STUDI – L’Italia importa prodotti alimentari per 25,7 miliardi di euro da 140 Paesi, il 25,4% da Paesi extra UE, quota che sale al 51% per Pesce e 45% per gli Olio e grassi animali

Sul fronte dell’etichettatura alimentare Confartigianato ha sempre sostenuto l’obbligo di indicazione in etichetta dello stabilimento di produzione. La normativa sull’etichettatura è fondamentale ai fini della fornitura di informazioni sugli alimenti al mercato conformemente alla normativa europea emanata a garanzia della corretta e completa informazione al consumatore e della rintracciabilità dell’alimento da parte degli organi di controllo, nonché per la tutela della salute. Tale indicazione è ancora più rilevante in relazione alla crescente globalizzazione dei flussi di prodotti alimentari.

Negli ultimi dodici mesi (giugno 2016-maggio 2017) l’import di prodotti per alimentazione umana è pari a 25.687 milioni di euro, pari all’1,5% del PIL.

Nel dettaglio settoriale – esaminato utilizzando i dati dei primi cinque mesi del 2017 – si osserva l’Italia importa da 140 Paesi prodotti per l’alimentazione umana (Ateco 2017 C10 Prodotti alimentari escluso C109 – Prodotti per l’alimentazione degli animali). Nel dettaglio importiamo Altri prodotti alimentari da 99 Paesi, Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati da 91 Paesi, Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne da 85 Paesi, Frutta e ortaggi lavorati e conservati da 84 Paesi, Oli e grassi vegetali e animali da 77 Paesi, Prodotti della lavorazione di granaglie, amidi e prodotti amidacei da 73 Paesi, Prodotti da forno e farinacei da 65 Paesi, Prodotti delle industrie lattiero-casearie da 36 Paesi.

Sempre nei primi cinque mesi dell’anno un quarto dell’import (25,4%) proviene da Paesi extra UE. In particolare la quota di import da Paesi extra UE per Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati sale al 51,1%, per Oli e grassi vegetali e animali al 44,7% e per Frutta e ortaggi lavorati e conservati al 28,0%; quote più contenute per Prodotti della lavorazione di granaglie, amidi e prodotti amidacei con il 19,8%, Altri prodotti alimentari con il 16,2% e Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne con l’11,3%, Prodotti da forno e farinacei con il 2,8% e Prodotti delle industrie lattiero-casearie con l’1,8%.

Un approfondimento dei temi della food globalization con l’analisi dei primi 30 Paesi fornitori di prodotti per alimentazione umana per tipologia di prodotto nel rapporto “Piccole imprese nelle filiere globali”. Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Numero di paesi da cui effettuiamo importazioni per tipologia di prodotto alimentare

Gennaio-maggio 2017. Numero di Paesi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Quota import extra UE per tipologia per tipologia di prodotto alimentare

Gennaio-maggio 2017. % extra UE su totale import – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Import prodotti alimentazione umana per area geografica

Gennaio-maggio 2017. incidenza % su totale Mondo. Ateco C10 escluso C109-Prodotti alimentazione animale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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