7 Maggio 2018, h. 12:58

EMILIA ROMAGNA – La UE al fianco della piadina romagnola, quella vera è prodotta soltanto in Romagna

Il tribunale europeo scende in campo per tutelare la vera piadina romagnola, quella IGP, lavorata secondo il disciplinare di produzione e fatta, rigorosamente, in Romagna. Con questa sentenza, i giudici comunitari hanno respinto il ricorso presentato da un’azienda del modenese che produceva le piadine romagnole con il marchio IGP. Impossibile, hanno detto i giudici, la piadina è soltanto quella romagnola e qui deve essere prodotta, all’interno dell’area geografica protetta. Marcello Para, responsabile sindacale di Confartigianato Rimini, sottolinea: “E’ un momento molto significativo per il Consorzio di promozione e  tutela della piadina romagnola che ottiene un grande risultato con il riconoscimento definitivo e la piena legittimazione della denominazione piadina romagnola sia nella declinazione pura romagnola sia in quella larennese che è la più diffusa nel nostro territorio e nell’ambito della distribuzione commerciale. È un grande risultato perché conferma la bontà del disciplinare di produzione”.
Dal 2012, la piadina romagnola è una specialità agroalimentare tutelata e protetta dal marchio IGP, con un rigido disciplinare di produzione. Una scelta che ha raccolto la soddisfazione degli imprenditori del territorio ma anche numerose lamentele, tanto da spingere un’impresa del modenese a contestare la scelta di tutelare uno dei prodotti romagnoli più conosciuti in tutto il mondo. A cinque anni di distanza, tra sentenze e ricorsi vari, il tribunale europeo ha deciso di spazzare via ogni dubbio: la vera piadina romagnola IGP può essere prodotta solo ed esclusivamente in Romagna.  Spiega ancora Marcello Para: “Piadina romagnola è soltanto quella prodotta nel territorio indicato dal disciplinare di produzione e soltanto da aziende che, possono anche essere ubicate in altri territori, ma devono avere necessariamente un’unità locale di produzione in questo territorio”. 

 

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