28 Maggio 2018, h. 16:42

STUDI – Nel 2017 debiti PA verso le imprese in discesa (-2,1%), ma con il 2,8% del PIL l’Italia rimane seconda nell’Unione europea. Pagamenti dei Comuni per 37,6 miliardi di euro per beni e servizi, con tempi medi di 60 giorni

Il debito della PA verso le imprese in Italia ha registrato un trend di discesa negli ultimi anni, ma nel confronto internazionale rimane tra i più elevati nell’Unione europea. Secondo gli ultimi dati resi disponibili da Eurostat nelle scorse settimane nel 2017 l’Italia mostra un debito commerciale della P.A. verso le imprese per beni e servizi – per la sola parte di spesa corrente – pari al 2,8% del PIL, il secondo più elevato dietro alla Croazia (3,1%) e quasi doppio rispetto alla media dell’Eurozona e dell’UE (entrambe con l’1,6%); considerando i principali Paesi dell’UE il perso del debito della PA verso le imprese è dell’1,5% del PIL in Francia, dell’1,4% nel Regno Unito,  dell’1,2% in Germania e dell’1,1% in Spagna. L’Italia si posiziona al primo posto in UE per valore assoluto dei debiti commerciali di parte corrente, pari ad un quinto (20,9%) del totale UE ed al 28,5% del totale dell’Eurozona. L’aspetto positivo è rappresentato dalla diminuzione dei debiti commerciali in Italia, sia in termini assoluti che relativi: in un anno il valore diminuisce del 2,1% in controtendenza rispetto al +1,1% dell’Eurozona. In cinque anni si osserva una riduzione del 24,8%, tre volte più intensa della riduzione del 7,6% dell’Eurozona ed equivalente ad una diminuzione di 1,2 punti di PIL (era al 4,0% nel 2012).

Una grande importanza per il sistema delle piccole imprese – e in particolare per quelle delle Costruzioni – va attribuita ai pagamenti delle Amministrazioni comunali. Nel 2017 i pagamenti dei comuni relativi ad acquisti ammontano a 37.593 milioni di euro, di cui 29.258 milioni relativi ad acquisto di beni e servizi (spesa corrente) e 8.335 milioni relativi ad investimenti fissi lordi e acquisto di terreni (spesa in conto capitale).

Secondo una nostra analisi sui pagamenti della PA i Comuni pagano mediamente in 60 giorni, a fronte di una media di 58 giorni per il complesso della PA. I tempi medi di pagamento dei comuni più elevati si rilevano nella provincia di Campobasso con 114 giorni, Reggio Calabria e Rieti entrambe con 113 giorni, Terni con 106 giorni, Napoli con 104 giorni, Isernia e Roma entrambe con 94 giorni, Agrigento con 93 giorni, Ascoli Piceno, Salerno e Siracusa tutte con 92 giorni e Avellino con 91 giorni. All’opposto situazioni più virtuose in linea o al di sotto del limite previsto dalla Direttiva europea di 30 giorni si riscontrano nella media dei Comuni in provincia di Sondrio con 25 giorni, Ogliastra con 26 giorni, CarboniaIglesias con 27 giorni, Medio Campidano con 28 giorni, Provincia Autonoma di Bolzano, Gorizia, Lecco e Verona tutte con 29 giorni e Pordenone, Sassari, Treviso, Udine e Vicenza tutte con 30 giorni.

Il quadro completo nell’Elaborazione Flash “Tempi di pagamento della P.A. a 58 giorni: una analisi per territorio. Per 6 enti su 10 tempi superiori ai limiti di legge”. Clicca qui per scaricarla.

 

 

 

Debiti commerciali delle Amministrazioni Pubbliche per beni e servizi nei paesi dell’UE a 28

Anno 2017. % PIL. Spesa parte corrente, comprese anticipazioni. Debiti dei Paesi non Eurozona convertiti con tassi di cambio 2017 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

 

Tempi medi di pagamento dei Comuni per regione

 

Anno 2016. Giorni. Dati al 22/09/2017. Enti paganti per cui è rilevato il tempo di pagamento – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati MEF

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