30 Aprile 2019, h. 13:03

STUDI – Lavoro: nel 2018 anche Veneto, Sardegna e Marche recuperano i livelli pre-crisi del tasso di occupazione. Salgono a 10 le regioni fuori dal tunnel di due cicli recessivi, territori con il 63% degli occupati italiani

Nel 2018 salgono a dieci le regioni e province autonome che sono uscite dal lungo tunnel della crisi, presentando un tasso di occupazione che ha recuperato i livelli pre-crisi.  L’analisi, svolta dall’Ufficio Studi in un report di prossima pubblicazione che viene qui anticipato, confronta il valore del rapporto tra occupati e popolazione del 2018 con il massimo pre-crisi, in gran parte dei casi collocato tra il 2007 e il 2008.

Nel 2018 il tasso di occupazione nel Veneto risale al 66,6%, 0,2 punti in più rispetto al livello del 2008, in Sardegna arriva al 52,7%, in linea con il massimo del 2007 mentre nelle Marche sale al 64,7% – grazie al balzo di due punti e mezzo nel 2018, come evidenziato nell’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche – collocandosi in linea con il valore del 2008 e solo un decimo di punto inferiore al livello del 2007.

Questi tre territori si aggiungono ai sette che già nel 2017 risultavano aver recuperato i livelli pre-crisi (Confartigianato, 2018): nel dettaglio la Provincia Autonoma di Bolzano migliora di 3,1 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 73,5%, la Provincia Autonoma di Trento migliora di 1,5 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 68,2%, la Toscana migliora di 1,3 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 66,5%, il Friuli-Venezia Giulia migliora di 1,1 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 66,3%, la Lombardia migliora di 0,8 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 67,7%, il Piemonte migliora di 0,7 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 65,9%, il Lazio migliora di 0,7 punti il tasso di occupazione del 2008 arrivando al 60,9%.

Le dieci regioni che hanno recuperato i livelli pre-crisi concentrano il 62,9% degli occupati totali, con una accentuazione del 68,6% degli occupati della manifattura.

Tra le altre regioni, in due casi il recupero è quasi completato: in Basilicata il tasso di occupazione è del 49,4%, di 0,2 punti inferiore al livello del 2008 e in Valle d’Aosta il tasso di occupazione è del 67,9%, di 0,3 punti inferiore al livello del 2007. Un ritardo inferiore od uguale al punto percentuale si rileva per Emilia-Romagna con -0,6 punti rispetto al 2007, Molise con -0,7 rispetto al 2008, Liguria con -0,7 punti rispetto al 2008, Abruzzo con -0,8 punti rispetto al 2008 e Puglia con -1,0 punti rispetto al 2007.

Forte ritardo, con gap del tasso di occupazione superiore ai due punti percentuali, in Umbria con -2,3 punti rispetto al 2008, Sicilia con -2,7 punti rispetto al massimo registrato nel 2006, antecedente di due anni al picco rilevato a livello nazionale. In coda due regioni che hanno visto la crisi del lavoro iniziare ben prima della Grande crisi: la Campania registra un tasso di occupazione di 3,6 punti inferiore al livello del 2004 e la Calabria di 4,0 punti inferiore al livello del 2004. In queste due regioni, anche considerano i valori del tasso di occupazione più prossimi, relativi al 2007, il ritardo rimane di 2,0 punti per la Campania e di 2,7 punti per la Calabria.

 

 

 

Il divario tra tasso occupazione del 2018 e quello dell’anno pre-crisi per regione

Punti percentuali; per Bolzano differenza con tasso del 2008, anno del massimo Italia – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

 

Le regioni dieci con tasso di occupazione 2018 che ha recuperato il livello pre-crisi

Anni 2004-2018. % della popolazione 15-64 anni – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Per visualizzare il grafico completo fai click sull’immagine

 

Quota occupati delle dieci regioni che hanno recuperato il tasso occupazione dell’anno pre-crisi per settore

Anno 2018 – % sul totale occupati del settore – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

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