8 Luglio 2019, h. 13:56

TREVISO – Confartigianato ‘firma’ il nuovo allestimento della Xiloteca Trevigiana

Una biblioteca con 300 tipi di legno provenienti da tutto il mondo. Questo prezioso e singolare patrimonio si trova in provincia di Treviso e dal 6 giugno, grazie a Confartigianato Marca Trevigiana, è ospitato presso la Scuola  Professionale Lepido Rocco di Lancenigo di Villorba. Un nuovo allestimento, inaugurato appunto il 6 giugno, che valorizza il tesoro di essenze legnose originarie dei 5 continenti e che soprattutto è accanto ad un laboratorio didattico di falegnameria, all’interno di un istituto in cui è attivo il percorso formativo per Operatore del Legno.

Confartigianato Imprese Marca Trevigiana offre così una grande opportunità agli studenti che frequentano la scuola professionale, permettendo loro di “consultare” un archivio che non ha eguali per quantità e qualità della materia prima legno. Un’occasione unica anche perché non si tratta di pezzetti di legno, di campioni, ma di tavole vere e proprie, quasi sempre lunghe qualche metro, che si possono toccare, percependone caratteristiche estetiche e morfologiche.

Ogni asse è corredata da una scheda esplicativa, curata dall’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, che riporta nome scientifico e nome comune, la famiglia, i Paesi d’origine e la distribuzione, la morfologia, l’habitat, le minacce e le misure di conservazione e la descrizione del legno.

L’esclusività della Xiloteca Trevigiana, che il gruppo Legno Arredo dell’Associazione ha acquistato più di 10 anni  fa dalla Famiglia Velo, proprietaria di un’ antica segheria a Treviso, è rappresentata dal numero di essenze che la compongono: se si considera che le specie legnose, normalmente lavorate nel mondo, sono tra le 120 e le 150, si comprende l’importanza della raccolta che praticamente contiene quasi tutte le specie lavorabili, più un centinaio di altre specie rare e particolari provenienti da tutto il mondo. La collezione assicura la possibilità di apprezzare la bellezza di ogni varietà esposta, permettendo inoltre di comprendere i vari passaggi di lavorazione dei legni, da semplice materia prima  che  entra  in segheria come tronco, fino ad arrivare, attraverso la trasformazione produttiva, al manufatto finale, pronto per il mercato.

Visitare la Xiloteca Trevigiana significa fare un viaggio esperienziale all’interno di un luogo in cui la materia prima, data la sua polisensorialità, genera molteplici emozioni. Tatto – L’imperfezione tattile, le nervature percepibili attraverso le dita, la tessitura di fibra, la discontinuità, il calore si contrappongono alla fissità e all’uniformità di materiali come ad esempio la plastica. Vista – La disuniformità, i nodi, le nervature sono determinanti anche per la vista. Le superfici aventi effetti rigatino fiammato e concentrici stimolano l’osservazione e l’analisi dei dettagli. Olfatto – Odorare i campioni è un’esperienza che porta direttamente al carattere della specie e all’habitat  in cui si è sviluppata. Udito – Il legno è gentile, emette un suono tendenzialmente sordo, non lo amplifica, lo modula seguendo leggi fisiche complesse.

La Xiloteca, inserita nei circuiti turistici trevigiani, costituisce inoltre una tappa di pregio che valorizza non solo il patrimonio di settore, ma anche l’offerta culturale, come testimoniano le esperienze maturate dalle oltre 5mila persone che l’hanno visitata dalla sua apertura ad oggi nella sede dell’ Istituto Superiore Giorgi Fermi di Treviso.

 

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