4 Marzo 2020, h. 12:15

CORONAVIRUS – Confartigianato a confronto con il Governo e le forze politiche

In questi giorni Confartigianato partecipa ad un confronto serrato con il Governo e con le forze politiche per individuare le misure per fronteggiare l’emergenza coronavirus e gli effetti sulle imprese. Il 2 marzo il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli è intervenuto a Roma ad un incontro con il vertice del Partito Democratico e le parti sociali. Al tavolo hanno partecipato, tra gli altri, il Segretario del Pd Nicola Zingaretti, il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il Ministro ai beni culturali Dario Franceschini, il Viceministro all’economia Antonio Misiani. Il Segretario Generale Fumagalli ha sottolineato i pesanti effetti che l’emergenza sta provocando sugli artigiani e sulle piccole imprese e, oltre alle misure che garantiscano il contenimento della diffusione del virus, ha indicato la necessità di interventi per sostenere le attività produttive con un piano di rilancio di lungo periodo per riportare la nostra economia sul percorso della crescita. In particolare, Fumagalli ha anche fatto rilevare la necessità di uno strumento normativo strutturato e adatto a fronteggiare le emergenze, “per evitare – ha detto – che in circostanze straordinarie come quella che stiamo vivendo o che abbiamo vissuto, ad esempio, con calamità naturali come il terremoto, siamo costretti a rincorrere le emergenze anche economiche con modalità sempre diverse e con strumenti normativi eterogenei che spesso generano confusione ed incertezza”. Da parte sua il Segretario del Pd Nicola Zingaretti ha chiarito che l’incontro rientra nell’ambito del Piano per l’Italia con il quale il Pd intende contribuire a rafforzare l’azione del Governo anche raccogliendo le indicazioni delle Organizzazioni delle imprese e dei Sindacati. “Oggi sta cambiando tutto e bisogna dare risposte adeguate. Bloccare il virus – ha sottolineato Zingaretti – è la prima vera azione di lotta ai rischi della crisi economica, questo lo si fa seguendo la scienza e sapendo con molta serenità che dobbiamo cambiare i nostri stili di vita. L’Italia si unisca per fermare il virus e insieme la ricostruiremo con un’economia ancora più forte”. Da parte sua il Ministro dell’Economia Gualtieri ha ricordato i provvedimenti che il Governo ha assunto e sta per emanare per fronteggiare sia l’emergenza sanitaria sia le conseguenze sul sistema economico con un impegno di risorse straordinarie che richiedono finanziamento in deficit. Siamo impegnati – ha detto Gualtieri – ad evitare la dispersione delle risorse e a massimizzarne l’efficacia”.

Il 3 marzo i rappresentanti di Confartigianato hanno preso parte ad un incontro convocato alla Camera dalla Lega, cui ha partecipato il Sen. Matteo Salvini, per fare il punto con le categorie produttive sulla situazione legata all’emergenza coronavirus. Gli esponenti della Confederazione hanno ribadito i pesanti effetti che l’emergenza sta provocando sugli artigiani e sulle piccole imprese e, oltre alle misure che garantiscano il contenimento della diffusione del virus, hanno indicato la necessità di interventi immediati e di lungo periodo per sostenere e rilanciare le attività produttive. In particolare, Confartigianato ha chiesto di estendere le misure previste per le zone rosse alle altre aree territoriali. Inoltre, per quanto riguarda le misure di ristoro dei danni subiti dalle imprese e dai lavoratori autonomi, ha sollecitato modalità di indennizzo sulla falsariga del ‘Decreto Genova’ in grado di garantire una reale copertura del danno del fermo attività. Sollecitata anche l’estensione alle piccole imprese di quanto previsto dal decreto legge del 2 marzo del Governo per le imprese agricole dei Comuni della zona rossa che abbiano subito danni diretti o indiretti e cui possono essere concessi mutui a tasso zero della durata non superiore a 15 anni finalizzati all’estinzione dei debiti bancari in essere al 31 gennaio 2020. E ancora, in materia di lavoro, gli esponenti della Confederazione hanno sollecitato misure che consentano alle imprese un utilizzo più agevole dei contratti a termine e hanno chiesto che venga chiarito che le disposizioni riguardanti gli ammortizzatori sociali previste dal Governo comprendono gli interventi erogati dal Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato.

Il 2 marzo Confartigianato ha partecipatoalla riunione convocata dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli con le più rappresentative Confederazioni del settore trasporti e logistica per affrontare le tematiche inerenti l’emergenza coronavirus che hanno impatti devastanti sulle imprese del comparto. Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani, a nome della Confederazione, ha posto con enfasi le criticità riscontrate dalle imprese operanti nel trasporto stradale sia delle merci che delle persone, della distribuzione, del carico e scarico, del trasporto pubblico locale, della portualità, che stanno avendo contraccolpi durissimi nelle zone rossa e gialla ma anche nei territori limitrofi con danni economici e finanziari ingenti. Confartigianato in particolare ha posto l’accento sulla necessità che, oltre agli interventi per la tutela dei dipendenti quali la cassa integrazione in deroga per le piccole imprese, si faccia fronte alle scadenze degli imprenditori mantenendo loro la liquidità nei prossimi fondamentali mesi. Il Ministro De Micheli, raccogliendo le sollecitazioni di Confartigianato, si è impegnata ad una consultazione costante con le rappresentanze ed a prevedere nei prossimi decreti urgenti specifici interventi mirati al mantenimento della liquidità di cassa delle aziende di alcune filiere che subiranno una riduzione drastica del fatturato in rapporto all’anno precedente, affinché possano far fronte alle spese correnti. A tal fine il Ministro ha richiesto di avanzare proposte concrete per i vari settori interessati, lasciando aperta l’interlocuzione avviata.

Il 28 febbraio a Roma, presso il Ministero per i beni culturali e il turismo, i rappresentanti di Confartigianato sono intervenuti ad una riunione con il Ministro Dario Franceschini per discutere la situazione delle imprese del settore turismo, messe in  difficoltà dall’emergenza sanitaria scattata con il coronavirus. Il Ministro Franceschini ha annunciato un piano in tre fasi con misure che saranno varate dal Consiglio dei Ministri, provvedimenti strutturali anticrisi e una strategia di rilancio del turismo made in Italy. I rappresentanti di Confartigianato, nel condividere le indicazioni del Ministro, hanno sottolineato la necessità di interventi per accompagnare il recupero della domanda interna.

Il 25 febbraio i rappresentanti della Confederazione erano intervenuti alle riunioni convocate dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e dal Ministro del lavoro Nunzia Catalfo. In entrambi i confronti Confartigianato ha rappresentato le esigenze degli imprenditori nei territori dei focolai dell’epidemia e le possibili ripercussioni sul sistema produttivo italiano. Nel corso dell’incontro con il Ministro Patuanelli è stata annunciata l’emanazione da parte del prossimo Consiglio dei Ministri di un primo provvedimento legislativo d’urgenza a copertura delle esigenze di intervento immediato per il comparto produttivo, in affiancamento a quanto già fatto dal Ministero dell’Economia con il Decreto Ministeriale di prima sospensione degli adempimenti, che dovrà necessariamente essere integrato con adeguata norma primaria. E’ in corso la ricognizione complessiva delle risorse necessarie a sostenere le azioni che saranno adottate. Il Ministro dello Sviluppo Economico ha già individuato 100 milioni di euro da un capitolo immediatamente disponibile, che potranno essere messi nella disponibilità di spesa dello Stato.
Il Ministro ha anticipato i principali temi di attenzione del Governo e che saranno oggetto di specifici provvedimenti: definizione di un adeguato livello di priorità all’emergenza sanitaria per evitare la diffusione non controllabile e non gestibile dell’infezione; contrasto alle ripercussioni negative sull’immagine del Paese e del Made in Italy; semplificazione del sistema normativo e coordinamento serrato tra le diverse Istituzioni coinvolte; adeguata valutazione dei danni diretti e indiretti prodotti dall’emergenza, per la definizione di un perimetro pienamente coerente con le esigenze dei comparti produttivi;l potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia con interventi di “fast track” per i settori e i territori maggiormente coinvolti; proroga delle scadenze di ogni tipo, ivi compresi i bandi pubblici; garanzia di una adeguata sorveglianza sui prezzi per evitare manovre speculative; problematiche legate al blocco del commercio con la Cina; contrasto alle ricadute sul sistema del turismo; rinvio dell’entrata in vigore del “codice delle crisi d’impresa”; rafforzamento del confronto sui diversi tavoli settoriali già aperti al Ministero.
I rappresentanti di Confartigianato hanno evidenziato la necessità di interventi di sostegno alle esigenze immediate di liquidità di imprese e famiglie e di misure di sospensione degli adempimenti tributari e previdenziali e di ogni altro pagamento, dalle utenze ai mutui, da estendere anche alle cosiddette “zone gialle” e per i quali sono necessari interventi coerenti con l’incerto sviluppo dell’emergenza e, per questa ragione, non cristallizabili in un arco temporale definito e rigido. Altrettanto importante – secondo la Confederazione – affiancare agli interventi di emergenza un approccio di lungo periodo per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus sull’immagine dell’Italia e del Made in Italy e sui settori del trasporto e della logistica.

Alla riunione con le parti sociali convocata al Ministero del lavoro, la responsabile del Dicastero Nunzia Catalfo aveva annunciato il varo del DPCM che prevede la possibilità di svolgere lavoro agile nei prossimi 15 giorni con procedure semplificate nelle aree considerate a rischio. Ha inoltre preannunciato alcuni provvedimenti che dovrebbero essere adottati in un decreto legge all’approvazione del Consiglio dei Ministri, in particolare per gli 11 comuni della zona rossa, ovviamente estensibili ove essa venisse ampliata: sospensione dei versamenti contributivi fino al 31/3/2020 in analogia con quanto previsto dal Ministero dell’Economia per i versamenti fiscali; indennità di 500 euro per 3 mesi per lavoratori autonomi, compresi artigiani e commercianti; previsione di una specifica causale della cassa integrazione guadagni ordinaria e per il Fondo di integrazione salariale; cassa integrazione guadagni in deroga per tutti i lavoratori non coperti da alcuna forma di ammortizzatore sociale. La CIG in deroga verrà gestita dalle Regioni. Secondo anticipazioni, la Cig in deroga dovrebbe integrare sia il Fondo di integrazione salariale sia il Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato, ma si tratta di un aspetto sul quale le parti sociali presenti all’incontro hanno sollecitato ulteriori approfondimenti. Alla riunione è intervenuta anche la Ministra per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano segnalando che verranno fornite tecnologie a chi lo richiede per facilitare il lavoro agile.

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