19 Novembre 2020, h. 14:42

STUDI – Alta tensione sulla liquidità delle MPI, ma segnali di miglioramento nella 3° edizione dell’Osservatorio Credito Covid-19

La crisi in corso ha amplificato le tensioni sulla liquidità delle imprese, conseguente alla diffusa e ampia riduzione dei ricavi. Nei primi nove mesi del 2019 l’attività manifatturiera, come evidenziato in una nostra analisi pubblicata ieri, si è ridotta del 14,9%, quella delle costruzioni dell’11,5%, mentre nei primi sei mesi dell’anno i ricavi delle imprese dei servizi hanno perso il 17%. Il panel di esperti del sistema Confartigianato indica, nella 3^ rilevazione dell’Osservatorio Credito Covid-19 pubblicata oggi, permanenza di segnali di tensione sulla liquidità delle MPI. Viene segnalata superiore al normale l’intensità delle richieste delle imprese in oltre tre quarti dei casi in merito alla consulenza, alla liquidità per scorte e capitale circolante ed al rifinanziamento e ristrutturazione del debito, quest’ultimo con richieste in decisa crescita rispetto alla precedente rilevazione. Persiste la debolezza della domanda per investimenti.

In relazione agli effetti della crisi Covid-19 sulla gestone finanziaria delle MPI, sono segnalati dal 91% del panel ricadute con intensità superiore al normale sia per i mancati incassi legati alla caduta del fatturato che per le criticità del cash flow; nell’83% dei casi per i pagamenti da consumatori finali e nel 61% dei casi per i pagamenti tra imprese. Rimane elevata (84% casi) la rilevazione di un flusso superiore al normale di imprese presso gli sportelli dell’Associazione.

Migliora in modo diffuso rispetto alla rilevazione di giugno l’atteggiamento delle banche, soprattutto per il ricorso a garanzia del Fondo centrale (DL Liquidità) e per il rinnovo dei fidi rispetto alla proposta di sospensione prevista dal DL 18/2020 Cura Italia.

Persistono, anche se con diminuzione di intensità, le criticità operative delle banche in merito all’organizzazione dei flussi di clienti e quelle legate alle piattaforme tecnologiche dei servizi bancari. Rispetto all’apice della crisi Covid-19 la maggior parte degli esperti giudica migliorata l’operatività delle banche, la quale, però, rimane ancora lontana dalla normalità.

Prevalgono condizioni di normalità nella azioni restrittive delle banche; un terzo degli intervistati non rileva azioni restrittive in ordine a incremento dello spread sui tassi di interesse e per le richieste di rientro su credito in c/c non utilizzato. Rimangono di straordinaria ed elevata intensità nel 44% dei casi le azioni restrittive per la richiesta di maggiori garanzie e nel 21% dei casi per la mancata risposta alle richieste delle imprese; per quest’ultima criticità si segnala, comunque, un marcato miglioramento (era 72% nella rilevazione di giugno).

La quasi totalità gli esperti conferma lo svolgimento della missione del Fondo di Garanzia affidata nei confronti delle micro e piccole imprese, uno su due (47%) esprime un giudizio pienamente positivo.

L’analisi nell’Elaborazione Flash ‘Osservatorio Credito Covid-19, autunno 2020. I risultati della 3a rilevazione sulla rete di esperti delle Associazioni di Confartigianato’. Clicca qui per scaricarla.

 

 

 

Frequenza delle richieste delle imprese in relazione alle esigenze di accesso al credito registrata dal panel esperti Confartigianato

Ottobre 2020, saldo tra % su totale che indica straordinaria o elevata e % che indica normale o al di sotto del normale –  Dati Confartigianato-Osservatorio Credito Covid-19 – autunno 2020

 

 

 

Intensità degli effetti dello shock Covid-19 sulla gestione finanziaria delle imprese registrata dal panel esperti Confartigianato

Ottobre 2020, saldo tra % su tot. che indica straordinaria o elevata meno % che indica normale o al di sotto del normale – Dati Confartigianato-Osservatorio Credito Covid-19 – autunno 2020

 

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