18 Giugno 2021, h. 14:58

MADE IN ITALY – L’eccellenza dei mosaici Sicis batte i ‘falsi’ cinesi. Storica sentenza per un’impresa di Confartigianato

I mosaici dell’azienda Sicis, associata a Confartigianato di Cesena e di Ravenna, hanno sconfitto la contraffazione cinese. Una vittoria storica per la nostra impresa, che tra i propri dipendenti annovera anche 80 maestri mosaicisti, e per l’autentica eccellenza manifatturiera made in Italy. Dopo quattro anni di battaglie legali della Sicis contro la Rose Mosaic, azienda cinese che da anni copiava integralmente i cataloghi e utilizzava l’immagine della Sicis, riproducendo le foto del loro showroom, l’Alta Corte di Guangdong ha emesso una sentenza senza precedenti. I giudici cinesi hanno riconosciuto all’azienda ravennate un importante risarcimento (oltre un milione di dollari, una delle cifra più alte mai corrisposte in Cina per una causa di contraffazione in campo artistico-creativo). Inoltre, hanno affermato che Sicis è un marchio riconosciuto in Cina, dove «gode di grande reputazione», grazie a «prodotti in mosaico unici per design e lavorazione, considerati prodotti artistici che, in quanto tali, devono essere tutelati dalle leggi cinesi».

La Rose Mosaic è stata condannata a risarcire i danni, a cessare la produzione e distribuzione dei mosaici contraffatti, a distruggere cataloghi che riproducevano immagini ascrivibili a Sicis e cancellarle dal proprio sito web e account WeChat (il social network più influente in Cina). Il pronunciamento forse più rilevante, soprattutto se calato nel contesto culturale cinese, è l’obbligo del contraffattore di pubblicare le proprie scuse su WeChatper 12 mesi e poi, per i successivi 24 mesi, di pubblicarle una volta al mese su testate nazionali come «China News» e «China Industry and Commerce News», oltre che sui giornali locali di Pechino, Shanghai e Guangdong.

 

Leggi la vicenda dell’azienda Sicis su Il Sole 24 Ore

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