5 Aprile 2023, h. 11:48 Studi

STUDI – Tenuta volumi made in Italy nel 2022 grazie ai settori MPI (+1,4%) e Moda (+4%). Tendenze e cambiamenti in atto nel  webinar del 17 aprile

 

L’analisi degli ultimi dati sul commercio estero evidenzia a gennaio 2023 una crescita tendenziale del 2,4% dell’export in volume che corrisponde ad una crescita in valore del 15,4%; in aumento le vendite all’estero anche su base mensile (+0,2% rispetto a dicembre 2022).

La bolletta energetica spinge saldo in negativo dopo 11 anni – Su base annuale il saldo tra esportazioni e importazioni, a seguito dell’esplosione della bolletta energetica – come ha documento l’articolo dell’Ufficio Studi pubblicato su QE-Quotidiano Energia – è entrato in territorio negativo, segnano un -28.392 milioni di euro, pari all’1,5% del PIL: era dal 2011 che non si registrava un deficit del commercio estero di questa intensità. Il surplus non energetico ammonta a 83.031 milioni, pari al 4,3% del PIL, in leggera contrazione rispetto agli 85.810 milioni (4,8% del PIL) registrati nei dodici mesi precedenti.

Tiene l’export in volume, grazie alla crescita nei settori di MPI – Nel 2022 le esportazioni registrano una crescita sostenuta in termini di valore pari al 19,2%, ma la dinamica è influenzata dalla crescita dei prezzi, da cui deriva una sostanziale tenuta (-0,2%) del volume le esportazioni manifatturiere. In chiave settoriale il volume esportato è in aumento in Altri mezzi di trasporto con il +18,9%, Pelle con il +7,1%, Farmaceutica con il +4,4%, Tessili con il +2,4%, Alimentare con il +2,2%, Altre manifatture – principalmente gioielleria ed occhialeria – con il +2,2%, Computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi con il +2,1%, Abbigliamento con il +1,4% e Bevande con il +0,1%. Complessivamente il volume delle vendite all’estero della Moda cresce del 4,0% mentre quello dei settori a maggior concentrazione di MPI aumenta dell’1,4%. Flessioni più marcate per Macchinari ed apparecchiature (-4,8%) , Gomma e materie plastiche (-6,8%) e Legno (-7,8%).

Il confronto internazionale – Tornando all’esame delle esportazioni in valore, nonostante nel 2022 in Italia si registra una crescita dei prezzi alla produzione più contenuta di 0,7 punti alla media dell’Eurozona (12,3% vs 13,0% Uem), nel 2022 le esportazioni del made in Italy crescono del 20,0%, 1,3 punti in più rispetto alla Francia e addirittura 6,2 punti in più del +13,8% registrato dalla Germania. Sul mercato dei cambi, nell’anno segnato dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è registrato l’indebolimento dell’euro sul dollaro (-11,0% su base annua).

Il webinar del 17 aprile 2023 di presentazione del 24° report – Le più recenti tendenze del made in Italy, della congiuntura e delle politiche economiche saranno esaminate nel webinar di presentazione del 24° report di Confartigianato Primavera 2023: tendenze, cambiamenti e incertezze’ organizzato per lunedì 17 aprile 2023 dall’Ufficio Studi e dalla Direzione Politiche economiche, con il seguente programma:

 

PROGRAMMA WEBINAR  LUNEDI’ 17 APRILE 2023, ORE 12.00-13.15
Introduzione di Vincenzo Mamoli, Segretario Generale
I trend e fattori incertezze, di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi
Alcune evidenze territoriali, di Licia Redolfi, Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia
Conclusioni di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche

Iscriviti al webinar

 

 

 

Dinamica annuale del volume e del valore dell’export delle divisioni manifatturiere “no energy” e dei settori di MPI*

Anno 2022. Var. % annuale (volumi decrescenti). Pallini verdi: Settori di MPI, media ponderata con corrispondenti valori export – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

 

Dinamica export in valore  prezzi alla produzione no energy nei principali paesi Ue

2022, var. % rispetto 2021 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

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