ll Premio Cultura 2025 di Confartigianato Emilia-Romagna alla stilista Alberta Ferretti
La stilista Alberta Ferretti ha ricevuto, venerdì 7 novembre, dalle mani del Ministro della Cultura Alessandro Giuli il Premio Cultura 2025 di Confartigianato Emilia-Romagna: un’opera in ceramica del grande artista Mimmo Paladino, denominata Agamennone.
“È una grande emozione. Quando mi è stata comunicata questa notizia, quasi non ci credevo. Essere premiata per qualcosa che ha dato così tanta vita e significato al mio percorso è meraviglioso – queste le prime parole di Alberta Ferretti nel momento della premiazione -. La creatività mi ha accompagnata in ogni passo, mi ha fatto vivere esperienze straordinarie, mi ha dato energia, libertà, identità. Ricevere un riconoscimento per tutto questo è davvero un dono speciale, qualcosa che mi riempie di gratitudine e orgoglio”.
“Questo premio rappresenta un riconoscimento speciale, unico nel suo genere, che solo Confartigianato può conferire. Un premio dedicato a chi unisce i saperi manuali alla grande creatività intellettuale, espressione autentica del mondo artigiano. Confartigianato, la Confederazione degli Artigiani, riunisce uomini e donne che custodiscono l’arte del saper fare, fondamento della nostra tradizione e del nostro futuro – ha sottolineato il Ministro Giuli -. Proprio per questo, è l’associazione più adatta a donare ad Alberta Ferretti un riconoscimento così significativo, un’opera realizzata da un’artista come Mimmo Paladino che, come lei, lavora con la materia viva, la ceramica, trasformandola in bellezza e cultura. Questo gesto simbolico racchiude il senso profondo del premio: celebrare la manualità, la creatività e la sensibilità artistica come elementi inscindibili dell’identità artigiana italiana. E il compito della politica è quello di fare in modo che le capacità espressive delle diverse comunità trovino il modo migliore per manifestarsi e per essere valorizzate.
La cerimonia si è svolta nella sala Europa del Grand Hotel Majestic di Bologna alla presenza di molte personalità del mondo politico e istituzionale, tra le quali Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, e del Segretario generale di Confartigianato Imprese, Vincenzo Mamoli. Alberta Ferretti prima della cerimonia di premiazione è stata intervistata da Valerio Baroncini, vicedirettore de “Il Resto del Carlino”.
“Siamo orgogliosi di poter celebrare insieme questa giornata così significativa. Quest’anno il riconoscimento è andato ad Alberta Ferretti, non solo per la sua fama internazionale come imprenditrice nel mondo della moda, ma anche per il profondo legame con il territorio di Montegridolfo dove è emersa la sua attenzione alla cultura del restauro e per il valore che attribuisce all’accoglienza e all’ospitalità, aspetti che rappresentano pienamente lo spirito della nostra Confederazione”, ha affermato Davide Servadei, presidente di Confartigianato Emilia Romagna.
“Oggi è stata una giornata di festa e di grande significato per Confartigianato, sia per il Premio conferito a colei che a noi piace chiamare Artigiana Ferretti, che meglio di chiunque rappresenta il connubio tra il fare impresa e valorizzare il territorio in cui si vive, sia per le parole del Ministro, che ha sottolineato come lo stare insieme rappresenti un valore fondamentale. Un riconoscimento importante al ruolo e allo stile Confartigianato, alla valorizzazione della cultura artigiana, un tema che l’organizzazione promuove da anni con convinzione. Un messaggio che va oltre la dimensione dell’impresa, oltre gli aspetti organizzativi e normativi, per abbracciare una vera e propria visione culturale. Un modo profondo e consapevole di interpretare il lavoro e la società. Un approccio che contribuisce a trasformare l’Italia, non a caso sempre più spesso noi amiamo dire, con orgoglio, ‘l’Italia è Artigiana’, con la A maiuscola”, ha concluso il segretario nazionale Vincenzo Mamoli.
Alberta Ferretti, oltre ad essere una stilista di caratura internazionale, oggi sta dedicando sempre più tempo alla scoperta e alla valorizzazione del nostro territorio.
“In fondo, il mio lavoro è sempre stato un modo per ‘avvolgere’, non solo i corpi, ma anche le emozioni. Non abbiamo bisogno soltanto di tessuti: abbiamo bisogno di sentirci avvolti da sensazioni, da bellezza, da legami autentici – ha spiegato -. Viviamo in un territorio straordinario, che merita di essere riscoperto e amato. Quando ho visto il castello di Montegridolfo ho sentito un impulso profondo: ‘bisogna rivestirlo’, che non significa solo restaurarlo, ma restituirgli vita, risvegliare la sua bellezza nascosta e trasmettere un’emozione a chi vi entra. Ho una casa a Milano, ma il mio cuore è qui. Il nostro territorio è ricco di valori umani, di creatività, di autenticità. È un luogo speciale, con un modo di vivere unico. Quando le persone vengono per lavoro o a visitare la mia azienda, restano volentieri. Si lasciano coinvolgere da questa atmosfera di famiglia, accogliente e genuina. E ogni volta mi dicono di sentirsi sorpresi, perché qui, davvero, si vive bene”.
“Siamo a Bologna, nel cuore della città, per una giornata speciale. Oggi celebriamo un’imprenditrice della nostra terra, simbolo di eccellenza e di legame profondo con il territorio, che ben rappresenta i valori della nostra associazione – ha aggiunto Amilcare Renzi, segretario regionale di Confartigianato -. Non a caso questo premio racchiude una forte simbologia: rappresenta la vicinanza del mondo dell’artigianato e della piccola impresa alla propria storia, alle radici e ai valori dei territori che da oltre ottant’anni Confartigianato tutela e valorizza. Il nostro impegno è quello di partecipare attivamente ai progetti di recupero e restauro, perché questa è la nostra identità e la nostra missione: dare valore alla creatività e alla bellezza, ma anche al ricordo e alla memoria storica di chi ci ha preceduto”.
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