8 Maggio 2019, h. 15:16

STUDI – Nel 2018 poco meno di 10 mila i brevetti per invenzioni industriali. Propensione alla brevettazione più elevata nel Lazio con 528 brevetti ogni 100 mila addetti manifatturieri, Piemonte (455) e Lombardia (347)

Oggi si conclude a Milano InnovAgorà, la Piazza dei brevetti, della ricerca e dell’innovazione tecnologica italiana. All’evento di inaugurazione  è intervenuto il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli, evidenziando alcuni tratti tipici dei processi di innovazione delle piccole imprese. L’innovazione rappresenta, infatti, un fattore essenziale per mantenere la competitività di un importante paese manifatturiero come l’Italia.

L’analisi della banca dati dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) del Ministero dello sviluppo economico sulle domande di titoli di proprietà industriale evidenzia che in Italia nel 2018 sono stati depositati poco meno di 12 mila brevetti di cui 9.791 sono brevetti per la tutela dell’invenzione industriale – intesa come soluzione nuova e innovativa rispondente ad un problema tecnico di prodotto, di processo o d’uso – e 1.966 brevetti per la tutela dei modelli di utilità atti a conferire particolare efficacia o comodità di applicazione o di impiego di macchine, strumenti e utensili.

Le regioni – Focalizzando l’analisi territoriale sui brevetti per invenzione industriale, la regione con il maggior numero di depositi – si considera la regione del domicilio elettivo indicato dal soggetto depositante – è la Lombardia che presenta 3.081 domande, seguita dal Piemonte (1.624), dall’EmiliaRomagna (1.255), dal Veneto (1.138), dal Lazio (746), dalla Toscana (551), dalle Marche (392), dal FriuliVenezia Giulia (286), dalla Liguria (158) e dalla Puglia (118). Le regioni con meno domande presentate sono, invece, il Molise (12), la Sardegna (15), la Basilicata (23), l’Umbria (47) e il TrentinoAlto Adige (48).

L’esame di un indice di intensità brevettuale – che abbiamo calcolato come rapporto tra numero di domande di brevetto e gli addetti nella manifattura – mostra una media nazionale di 269 brevetti ogni 100.000 addetti delle imprese manifatturiere. Tra le regioni che presentano valori superiori alla media, i valori più elevati si riscontrano nel Lazio, il cui indice di intensità è 528 brevetti ogni 100 mila addetti manifatturieri, in Piemonte (455) e in Lombardia (347); a seguire si posizionano l’EmiliaRomagna (289 ogni 100 mila addetti), la Calabria (281), il FriuliVenezia Giulia (275). Al di sotto della media si posizionano la Liguria (264 ogni 100 mila addetti), le Marche (257), il Veneto (221), la Toscana (191) e il Molise (100), Basilicata (90), la Puglia (85), l’Umbria (83), l’Abruzzo (75), il TrentinoAlto Adige (74), la Sicilia (68), la Campania (54) e infine la Sardegna (47).

Nel 2018 le richieste di brevetto industriale sono salite dell’1,6% e – tra le regioni che presentano un indice di intensità brevettuale superiore a 200 – si registra una crescita più importante per le Marche (+24,1%), l’EmiliaRomagna (+17,3%), il Piemonte (+6,0%), il FriuliVenezia Giulia (+3,6%) e il Veneto (+2,6%) mentre, all’opposto le domande di brevetti calano in Calabria (-7,1%), nel Lazio (-5,3%), in Lombardia (-4,9%) e in Liguria (-1,3%).

Le province – Le province che registrano il maggior numero di domande di brevetti per invenzione industriale sono Milano con 2.599 domande, Torino con 1.595, Roma con 721, Bologna (557), Firenze (347), Vicenza (340), Padova (339), Modena (338), Ancona (323), Brescia (248), Verona (231), Udine (221), Treviso (149), Reggio nell’Emilia (140), Parma (117) e Pisa (115).

L’intensità brevettuale è più elevata nella provincia di Milano (1.242 per 100 mila addetti manifatturieri), Catanzaro (992), Roma (953), Torino (911), Ancona (692), Bologna (586), Savona (562), Udine (499), Firenze (401), Pisa (367), Modena (365) e Padova (356), Verona (294), Rimini (277) e Genova (270).

L’analisi dinamica, focalizzata sulle venti province che presentano un indice di intensità brevettuale maggiore di 200, mostra un aumento di domande per brevetti industriali per la provincia di Isernia (+250,0%), di Reggio nell’Emilia (+35,9%), di Parma (+34,5%), di Savona (+32,6%), di Pisa (+29,2%), di Rimini (+24,4%), di Ancona (+22,3%), di Modena (+17,4%), di Firenze (+15,7%), di Bologna (+14,1%), di Matera (+7,1%), di Vicenza (+6,6%), di Torino (+6,2%), di Padova (+4,3%), di Catanzaro (+1,9%) e di Udine (+1,8%); registrano, invece una diminuzione le province di Genova (-12,7%), Verona (-8,7%), Milano (-6,2%) e Roma (-4,2%).

 

 

Intensità brevettuale per invenzioni industriali per regione

Anno 2018, numero domande di brevetto/addetti unità locali per regione moltiplicato per cento mila. Valle d’Aosta= non disponibile – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Ministero dello sviluppo economico – Uibm

 

 

Le province con intensità brevettuale per invenzioni industriali maggiore della media

Anno 2018, numero domande di brevetto ogni 100 mila addetti unità locali manifatturiere (anno 2016) – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Ministero dello sviluppo economico-Uibm

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