19 Febbraio 2008, h. 00:00

Buste paga via posta elettronica? Il Ministero dice “si”

Consegna telematica della busta paga? Si, ma a precise condizioni. L’ok all’utilizzo della posta elettronica per l’invio ai dipendenti dei prospetti di paga arriva dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale che apre la strada digitale al tradizionale ‘cedolino’. Due le condizioni da rispettare. Il datore di lavoro deve inviare il prospetto in allegato a un messaggio di posta a un indirizzo intestato al lavoratore – protetto da password -, utilizzando la Pec (Posta elettronica certificata), che serve come prova nei confronti degli ispettori dell’avvenuta trasmissione e ricezione del documento. Deve, inoltre, mettere a disposizione dei lavoratori idonee attrezzature informatiche (in sostanza un computer e una stampante) per ricevere e stampare il prospetto in piena autonomia. I costi relativi agli strumenti elettronici e alla formazione del personale sono a carico dell’azienda. Il Ministero del Lavoro motiva l’apertura riconoscendo che “non sussistono motivi ostativi a tale forma di invio, considerata la prassi generalizzata dell’accredito diretto dello stipendio in conto corrente bancario e la notevole diffusione delle conoscenze informatiche, purché via sia la prova legale dell’effettiva consegna del prospetto di paga al lavoratore alla scadenza prevista dal pagamento della retribuzione”.

rss