STUDI – 10,2 miliardi € costo del difficile reperimento del personale per MPI. Focus sul lavoro nel 27° report di Confartigianato
A novembre 2023 la difficoltà di reperimento del personale è al 48,5%, per arrivare al 61,0% per gli operai specializzati e gli addetti macchinari. Si stima che il l’impatto sul valore aggiunto per le delle micro e piccole imprese determinato da ricerche di personale lLeggere di più
VERONA - Successo e soddisfazione per l’evento “Lieti calici, che la bellezza infiora, handmade with Love” con le istituzioni locali
“Felicità e soddisfazione, questi sono i sentimenti che mi accompagnano da sabato sera, dopo il successo dell’evento ‘Lieti calici, che la bellezza infiora – Handmade with Love’, che Confartigianato Imprese Verona ha organizzato, al Palazzo della Gran Guardia, per omaggiare il 100° Arena di Verona Opera Festival”. E’ raggiante Roberto Iraci Sareri, presidente dell’Associazione artigiana scaligera organizzatrice, per l’ottima riuscita di un appuntamento di valorizzazione e promozione delle eccellenze artigianali dell’alta moda e dell’enogastronomia del territorio, che è diventato un vero e proprio spettacolo ed una importante occasione di confronto con il mondo istituzionale, politico, culturale ed economico della nostra città e della provincia.
Chi ha contribuito a rendere speciale questa iniziativa sono senz’altro le imprese associate delle categorie Moda e Alimentazione, vere protagoniste dell’evento, con le loro creazioni e con i loro prodotti unici, tra dolci e lievitati, vini del territorio, ricercate selezioni di caffè, specialità della panificazione, formaggi e tipicità casearie, messi a disposizione dei presenti in appositi corner di degustazione allestiti all’interno della sala Buvette, nella quale, ad un certo punto, si sono levate le note di “O mio babbino caro”, dall’opera Gianni Schicchi di Giacomo Puccini, interpretata dalla mezzosoprano Serena Romanelli. Un’aria che ha anticipato l’uscita del pubblico nel loggiato della Gran Guardia, dove un lungo tappeto rosso attendeva il défilé di abiti sartoriali e accessori artigianali, presentato da Mario Puliero, Direttore di Telearena e Radio Verona, e da Angela Booloni, conduttrice televisiva.
Una particolarità decisamente inedita ha accolto il pubblico. “Abbiamo coinvolto in prima persona - spiega il Presidente di Confartigianato Verona, Roberto Iraci Sareri - come indossatrici e indossatori, alcune delle autorità di spicco del mondo politico e amministrativo, dell’economia, dello spettacolo e della cultura della nostra città e provincia, con l’intento, da un lato di esaltare l’abito sartoriale, cucito su misura, e dall’altro di avvicinare il più possibile gli ospiti ed i partecipanti alle creazioni artigiane. Devo dire che tutti se la sono cavata benissimo”.
Cinque delle tredici sartorie coinvolte hanno dunque realizzato creazioni uniche e su misura per altrettante autorità, che hanno dunque avuto occasione di indossarle con sicura naturalezza, per poi sfilare con un po’ di spirito e divertimento, assieme a modelle e modelli professionisti, selezionati dall’Agenzia Lab d’Elite.
Ad aprire la sfilata di personaggi è stato Stefano Trespidi, Vicedirettore Artistico della Fondazione Arena, vestito dalla Sartoria Francesca con completo nero e t-shirt; a seguire, in passerella hanno sfilato: Daniele Salvagno, membro della Giunta camerale e Presidente di Coldiretti Verona, con l’abito realizzato su misura dalla sartoria Forbici e Seta di Tecla Zenari; la Vicepresidente del Consiglio comunale Veronica Atitsogbe, con un prezioso abito lungo da sera dell’Atelier Modits; l’Assessora del Comune di Verona, Stefania Zivelonghi, che ha indossato le creazioni uniche della maglieria sartoriale Atelièr Mancon; e per ultimo il Presidente della Provincia, Flavio Pasini, con un luccicante spezzato e papillon dell’Atelier Frammenti di Thomas Tedesco.
Tutte le autorità coinvolte si sono dette entusiaste dell’esperienza, per il divertimento, tra l’altro, degli ospiti in platea, tra i quali la Vicepresidente della Regione del Veneto, Elisa De Berti, il padrone di casa Damiano Tommasi, Sindaco di Verona, l’eurodeputato Paolo Borchia, l’onorevole Flavio Tosi con la moglie Patrizia Bisinella, gli Assessori Luisa Ceni e Jessica Cordioli; il Viceprefetto Gabriella Mucci, il comandante dei Vigili del Fuoco Enrico Porrovecchio; Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto; i colleghi delle associazioni di categoria della provincia, i rappresentanti del mondo bancario, della Camera di Commercio, dell’Università di Verona.
“Nell’ambito della collaborazione che nasce e si rafforza tra le Associazioni territoriali della principale Confederazione artigiana d’Italia, abbiamo voluto ricambiare l’invito, rivoltoci qualche mese fa da parte dei colleghi di Confartigianato Imprese Liguria, a portare alcune nostre imprese in terra ligure proprio in occasione di un evento legato alla moda – spiega Valeria Bosco, Direttore dell’Associazione scaligera – Dunque, assieme alle sartorie veronesi, hanno lavorate anche tre maestri artigiani della moda provenienti da Genova, guidati dal Segretario Luca Costi”.
“Un’iniziativa come questa, in un giorno, il 25 novembre, nel quale ricordiamo la lotta contro la violenza sulle donne – ha affermato la rappresentate della Regione, Elisa De Berti – assume valore ulteriore, e ringrazio Confartigianato per averlo sottolineato con il nastro rosso distribuito a tutti i presenti”. “Essere al fianco delle nostre imprese è un dovere - le parole del Presidente della Provincia Pasini – quindi ho scelto di mettermi in gioco accettando la sfida di sfilare. Mi sono divertito molto e ho conosciuto persone straordinarie, che fanno comprendere il lavoro che sta dietro ad ogni creazione artigianale. Mi auguro che questo evento venga riproposto anche il prossimo anno e che molti altri colleghi politici e amministratori accolgano l’invito a sfilare”. “Fa piacere che Confartigianato e gli imprenditori artigiani abbiano voluto omaggiare il Festival lirico – il commento del Sindaco Tommasi - perché si sono messe assieme due vere eccellenze del territorio: le produzioni delle nostre imprese e l’Arena, con la sua straordinaria rilevanza culturale, sociale ed economica per Verona e tutti i Veronesi”.
L’evento è stato realizzato con la partnership di UPA Servizi Srl ed EBAV – Ente Bilaterale Artigianato Veneto e il contributo della Camera di Commercio di Verona.
Le imprese dell’Alimentazione che hanno messo a disposizione le loro specialità per la degustazione:
Garage Coffee Bros.
Pasticceria Molinari
La Casara di Roncolato Soave
Scobo Saporè per Renato Bosco
Le sartorie e le imprese veronesi della Moda:
Tiffany Atelier Sposa
Sartoria Francesca
Alessio Bardelle
Forbici e Seta di Zenari Tecla
Casa della Sposa
Atelier Modits – Verona
Custom Business Italia
Atelier Mancon
Sonia Spose
Atelier Frammenti di Thomas Tedesco
Le imprese del settore Benessere per le acconciature:
Salone Carolina – Carolina Calmetta
Salone New Line – Rosella Donà
Maria Grazia Acconciature – Maria Grazia Bagnoli
Le imprese liguri gradite ospiti:
Atelier Bogetti
Sacano’Bags
Paola Roberto Sartoria Artigianale
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EVENTI - I Dialoghi di Spirito Artigiano sbarcano a Cagliari con un dibattito sul rapporto tra intelligenza artificiale e artigianato
Bisogna avere paura dell’intelligenza artificiale? Cosa ne sarà del valore artigiano nel nuovo paradigma tecnologico? Questi e altri interrogativi sono stati al centro della riflessione del Dialogo di Spirito Artigiano dal titolo “Orgogliosi, attenti, consapevoli: gli Artigiani e l’Intelligenza Artificiale. Idee a confronto” che si è svolto a Cagliari nella meravigliosa architettura dell’ex Manifattura tabacchi.
A ragionare sulle potenzialità di questo nuovo sviluppo del digitale, che più di altri in precedenza non solo ha guadagnato rapidamente la ribalta in tempi sempre più rapidi, ma è stato da subito in grado di suscitare passioni forti e altrettanto forti aspettative e timori sono stati Fabio Mereu, Vicepresidente Vicario della Confartigianato Sardegna, Giulio Sapelli, Presidente della Fondazione Germozzi (in videocollegamento), Mauro Magatti, Professore ordinario di Sociologia alla facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Marco Bettiol, Professore associato di Economia e Gestione presso il Dipartimento di Economia e Gestione dell’Università di Padova, Edoardo Fleishner, Giornalista e Docente di Scrittura crossmediale e di Comunicazione digitale presso la facoltà di Sociologia dell’università Statale di Milano e di Format televisivi e crossmediali all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Paolo Manfredi, consulente per le Strategie digitali di Confartigianato. Il dialogo è stato introdotto e moderato da Giovanni Boccia, Direttore della Fondazione Germozzi.
Nella sua relazione introduttiva, il Vicepresidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Fabio Mereu, imprenditore artigiano digitale con esperienza consolidata e internazionale nello sviluppo delle tecnologie a servizio della mobilità ha voluto sottolineare come sia stato il “fervore tecnologico” che caratterizza il nostro tempo a favorire lo sviluppo di questa “nuova rivoluzione”, straordinariamente rilevante tanto nelle potenzialità, quanto nella preoccupazione da parte delle imprese verso gli impatti di tecnologie rapide e invadenti, sui sistemi economici e sociali esistenti. Impatti che numerosi studi sottolineano essere potenzialmente molto rilevanti, soprattutto in termini di spiazzamento occupazione e di mercato per molte imprese, certamente a partire dai servizi, ma con conseguenze potenziali anche sul sistema delle imprese artigiane. Conseguenze e rischi non inediti, che anzi hanno accompagnato aspettative e timori di ogni cambio di paradigma tecnologico, anche se nel caso dell’Intelligenza artificiale la combinazione di crescita esponenziale e pervasiva, timore diffuso per conseguenze non completamente controllabili nemmeno dai suoi creatori e potenzialità invasive e distorsive dell’ordine sociale, politico ed economico sollevano timori e in generali sentimenti e opinioni particolarmente forti.
“In questo contesto - ha sottolineato Mereu - la nostra Organizzazione fedele ai valori e allo spirito artigiano, si vuole porre come protagonista attivo, riconoscendo che essere semplici spettatori non è un’opzione, ma piuttosto un momento di arricchimento attraverso l’acquisizione di conoscenze per trasformare questa rivoluzione in opportunità. L’artigianato, pilastro fondamentale dell’identità culturale ed economica, è chiamato oggi a una sfida entusiasmante: come integrare l’IA nelle tradizioni artigianali senza comprometterne l’unicità e la sopravvivenza stessa? Gli artigiani, custodi di una tradizione millenaria, portano con loro una conoscenza e un saper fare unici. In un’epoca di incertezza e cambiamenti, è cruciale che le imprese artigiane rivendichino con orgoglio la propria identità, difendendo i valori dell’impresa diffusa e del saper fare umano”.
Consapevole della portata della sfida, nel corso del dialogo Confartigianato ha tenuto a ribadire che non ritiene l’IA una minaccia, bensì come un’opportunità. Governarla con l’intelligenza artigiana significa trasformarla in uno strumento che esalta la creatività e le competenze inimitabili degli imprenditori artigiani. Nessun algoritmo può replicare l’anima dei prodotti e dei servizi artigianali che rendono unico nel mondo il made in Italy. È però urgente rafforzare un “sistema di anticorpi” per proteggere le imprese dagli effetti negativi di una gestione scriteriata dell’intelligenza artificiale, evitando il rischio di “disoccupazione tecnologica”.
Per Marco Bettiol, Professore Associato in Economia e Gestione presso il Dipartimento di Economia e Gestione dell’Università di Padova, “l’intelligenza artificiale è solo una copia mentre le imprese devono puntare all’originalità che non potrà essere mai battuta da una macchina e che, semplicemente, riproduce dati. Per questo è necessario puntare alla valorizzazione del legame tra cultura e territori, ed esaltare l’autenticità delle produzioni”.
Secondo Paolo Manfredi, consulente per le Strategie digitali di Confartigianato, invece il dilemma da risolvere è quello di capire come, per esempio i distretti in crisi possano sfruttare l’Intelligenza artificiale per ammodernarsi: “Di questa nuova tecnologia dobbiamo sfruttare il meglio per applicarla alle nuove produzioni e sviluppare nuovi patrimoni di conoscenza, Siamo molto lontani dalla situazione in cui un impresa artigiana potrà essere completamente affidata all’intelligenza artificiale”.
Per Mauro Magatti, Professore ordinario di Sociologia alla facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’intelligenza artificiale, in questo momento, solo risposte ovvie: “Dobbiamo affrontare un nuovo umanesimo e quindi lavorare per l’umanizzazione delle tecnologie digitali perché il volere degli artigiani deve essere sempre primario rispetto alle macchine”.
Secondo Giulio Sapelli, Presidente Fondazione Germozzi, “il processo di cambiamento uomo-macchina dura da tempo e mai l’esperienza umana potrà essere sostituita da una qualsiasi intelligenza meccanica. Per questo non bisogna farsi abbacinare dai grandi cambiamenti ma, al contrario, bisogna lavorare per incrementare l’intelligenza delle persone e degli imprenditori”.
Al termine di quasi due ore di confronto di idee vibrante, è prevalso un cauto ottimismo: la sfida è importante, a tratti storica, e tocca alcune componenti fondamentali del valore artigiano, innanzitutto quella conoscenza che ne rappresenta il cuore, passa da generazione in generazione e oggi deve porsi la questione di come essere codificata e trasmessa nel contesto digitale, anche per non disperdersi. Ci aspettano mesi, anni, di duro lavoro per traghettare quante più imprese artigiane nel nuovo paradigma, ma la determinazione non manca.
INIZIATIVE - #SpiritoArtigiano a Macerata: TikTok e Confartigianato promuovono l’eccellenza dell’artigianato made in Italy
Più di novanta i creator e gli imprenditori associati che hanno affollato gli spazi dell’Auditorium di Confartigianato Imprese Macerata - Ascoli Piceno – Fermo a Macerata per il workshop “Il valore artigiano assume nuove forme” nell’ambito della partnership tra TikTok e Confartigianato. Annunciato lo scorso giugno a Roma alla Convention dei Giovani Imprenditori Confartigianato, il progetto nasce per offrire agli artigiani italiani nuovi strumenti di comunicazione digitale, capaci di potenziare la visibilità e l’attrattività dei tanti mestieri che, con le loro creazioni e i loro prodotti, sono il biglietto da visita dell’eccellenza italiana nel mondo. #SpiritoArtigiano è il nome dell’hub creato appositamente in app per offrire agli imprenditori un palcoscenico internazionale. Obiettivo di questa call to action, accrescere la consapevolezza del patrimonio economico e sociale del saper fare italiano espresso dalle realtà artigiane, facendo leva sulla capacità della piattaforma con 1 miliardo di utenti al mondo, e 150 milioni in Europa, di amplificare le potenzialità del digitale e tradurle in impatto reale. L’hashtag, nato per raccogliere tutti i contenuti legati all’artigianato e lasciarsi ispirare dalla creatività dei tanti imprenditori che continuano ad arricchire la community, al momento ha superato i 10 milioni di visualizzazioni.
Un’alleanza d’intenti tra tradizione e progresso digitale
Gli imprenditori artigiani sono chiamati ad adeguare il proprio modello di business all’evoluzione di un’economia sempre più globale. Tradizione e progresso digitale devono diventare due facce della stessa medaglia, quella della crescita. Alla base del progetto, il comune intento di offrire a tutti gli artigiani di Confartigianato la possibilità di utilizzare la piattaforma come vetrina virtuale in cui raccontare l’eccellenza manifatturiera, l’unicità dei loro prodotti, e anche quel ‘dietro le quinte’ di mestieri a volte poco conosciuti, ma patrimonio inestimabile del Made in Italy.
L’Accademia TikTok per gli artigiani
Protagonista del workshop di Macerata, il creator abruzzese Raffaele Piscitelli, artigiano del legno e giardiniere conosciuto su TikTok come @_califfo, e Valerio Bacelli di @cantinabacelli.
L’incontro è stato pensato per avvicinare gli artigiani all’utilizzo di TikTok come abilitatore digitale per la promozione dei loro mestieri. Esattamente come i creator di TikTok, gli artigiani potranno far scoprire o riscoprire mestieri da tutelare e far vivere nel tempo, rendendo consapevoli le nuove generazioni del loro importante ruolo di motore dell’economia italiana e stimolandole a considerare questi mestieri un possibile e interessante sbocco lavorativo.
Marco Granelli, Presidente di Confartigianato, sottolinea:
“La partnership tra Confartigianato e TikTok è un potente strumento per mostrare l’eccellenza dell’artigianato italiano e per comunicare le opportunità di lavoro che le nostre imprese possono offrire ai giovani. Gli oltre 10 milioni di visualizzazioni per l’hashtag #SpiritoArtigiano in-app confermano l’interesse per i valori che rappresentiamo e che sono testimoniati da imprenditori-simbolo della creatività e del talento made in Italy. Confartigianato intensificherà l’impegno per accompagnare gli artigiani nella trasformazione digitale e per offrire visibilità alla qualità della cultura produttiva italiana nelle molteplici espressioni della sua biodiversità territoriale”.
Luana Lavecchia, Responsabile relazioni istituzionali TikTok Italia e Grecia, ha dichiarato:
“Siamo felici del riscontro positivo che stiamo ricevendo dagli artigiani in tutta Italia e di come TikTok stia continuando a crescere come vetrina per l’artigianato e per il Made in Italy. Continua a crescere il numero degli artigiani italiani che hanno scelto la piattaforma per promuovere contenuti attraverso un linguaggio nuovo e autentico e di avvicinare la community alla scoperta di nuovi mestieri e di competenze uniche al mondo. Continueremo a investire in iniziative a supporto degli artigiani e delle micro e piccole imprese del nostro Paese per valorizzare questo patrimonio culturale ed economico unico”.