DigiSOC- Confartigianato partecipa a Vilnius (Lituania) alla Conferenza finale del Progetto DIGISOC per il dialogo sociale europeo
Confartigianato ha partecipato alla Conferenza finale prevista nell’ambito del Progetto europeo DigiSoc – Digital Social Partners che si è tenuta a Vilnius (Lituania) il 25 settembre 2024 con i partner europei provenienti da Romania, Slovenia, Spagna, Lituania, Ungheria, Cipro e Italia e il coinvolgimento di SMEUnited.
Il Progetto DigiSoc ha l’obiettivo di approfondire il tema dell’utilizzo degli strumenti digitali nel mercato del lavoro, nell’ambito dell’Accordo quadro sulla digitalizzazione concluso dalle Parti sociali europee nel 2020. Inoltre, il progetto intende rafforzare il ruolo delle parti sociali europee, promuovendo momenti di formazione e strumenti ad hoc per garantire una maggiore diffusione di notizie e informazioni sulle politiche UE in ambito sociale.
Confartigianato, coordinatore della fase progettuale (WP2) riguardante l’implementazione dell’Accordo, ha presentato a Vilnius il Report comparativo finale in cui sono stati raccolti e messi a confronto i risultati dei sette seminari nazionali organizzati nei diversi Paesi, raccolte le buone pratiche realizzate e individuate alcune raccomandazioni di base per gestire le sfide ed i rischi della digitalizzazione nel mercato del lavoro.
L’incontro è stato anche l’occasione per ciascun partner di presentare il proprio Report nazionale, confrontarsi e condividere indicazioni e pratiche di implementazione in materia di digitalizzazione presenti in ciascun Paese.
Confartigianato Imprese, a conclusione dell’importante attività di coordinamento svolta nell’ambito del progetto, ha proseguito l’attività di rafforzamento delle proprie relazioni con alcune delle più importanti organizzazioni che fanno parte della famiglia di SMEUnited, confermando ancora una volta il suo impegno nel dar voce anche in ambito europeo alle necessità e ai bisogni delle micro e piccole imprese italiane di fronte alle sfide future.
STUDI – Passaggio generazionale per il 9,1% delle imprese. Ad ottobre il Master di Confartigianato
La profonda crisi demografica in corso sta determinando un invecchiamento della popolazione che interessa anche gli imprenditori, con un aumento della quota di imprese gestite da senior con 60 anni ed oltre. Il progressivo invecchiamento della classe imprenditoriale rende strategico per l’economia italiana il passaggio generazionale nelle imprese, una fase particolarmente critica nella vita dell’azienda che, insieme al trasferimento del controllo all’interno della famiglia, innesca profondi processi di trasformazione strutturale dell’impresa.
Il Master di Confartigianato - Per accompagnare le imprese nel delicato processo di passaggio di consegne da una generazione all’altra, la Direzione Politiche Fiscali e la Scuola di Sistema di Confartigianato, in collaborazione con Eutekne, organizza un Master sul passaggio generazionale, che parte il prossimo 2 ottobre 2024, nel corso del quale saranno approfonditi gli aspetti civilistici, fiscali e contabili della successione e donazione di aziende e partecipazioni. Per programma e adesioni si veda l’Informativa n. 36/2024 della Direzione delle Politiche Fiscali.
Glaciazione demografica, imprenditori e artigianato - Sull’economia italiana si riverberano gli effetti di una vera e propria glaciazione demografica, determinata da denatalità e invecchiamento della popolazione, come esaminato nel rapporto dell'Ufficio Studi “La ricerca del lavoro perduto” all’Assemblea di Confartigianato in cui è intervenuta Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. La contrazione demografica influirà anche sulla forza lavoro: tra il 2024 e il 2050 la popolazione in età lavorativa (20-64 anni) diminuirà di 7 milioni (-20,4%), corrispondente alla forza lavoro attuale del Nord Ovest del Paese.
In tale contesto, cala il peso dei giovani anche nel segmento del mercato del lavoro rappresentato dagli imprenditori a lavoratori autonomi. Se nel 2004 in Italia gli occupati indipendenti under 35 erano 1 milione 512 mila mentre quelli con 60 anni e oltre erano 605 mila, nel 2023 il rapporto si inverte, con i giovani indipendenti che sono più che dimezzati, scendendo a 719 mila e venendo superati fin dal 2018 dagli imprenditori e lavoratori autonomi senior che nel 2023 salgono a 897 mila unità.
L’evoluzione demografica impatta anche sull’artigianato. Se nel 2014 la quota di giovani artigiani, titolari e collaboratori, era del 15,0% e superava il 14,3% degli imprenditori artigiani con 60 anni ed oltre, nel 2023 la quota dei giovani artigiani è crollata al 9,3% mentre è salita di quasi dieci punti, arrivando al 23,5%, quella dei titolari artigiani senior.
Imprese familiare e passaggio generazionale - Nel 2022 si conferma tra le imprese italiane la forte presenza di imprese familiari, controllate da una persona fisica o una famiglia, pari all’80,9% del totale delle imprese con almeno 3 addetti (nel 2018 era il 75,2%).
Tra il 2016 e il 2022 il 9,1% delle imprese dichiara di aver affrontato almeno un passaggio generazionale. Il passaggio generazionale include operazioni di trasferimento e successione nella conduzione dell’impresa tra soggetti legati da vincolo di parentela e/o affinità.
Nel passaggio generazionale il ruolo della famiglia proprietaria o controllante si è mantenuto in oltre due terzi dei casi e rafforzato in meno di un quinto: nel complesso, nel 94,8% dei casi dopo il passaggio generazionale si mantiene o rafforza il ruolo della famiglia proprietaria o controllante
In chiave territoriale, le regioni con la più alta propensione al passaggio generazionale sono la Provincia Autonoma di Bolzano con l’11,9% di imprese che hanno effettuato il passaggio generazionale negli ultimi 6 anni, confermando una forte tendenza a mantenere la continuità familiare. Seguono il Veneto con l’11,6% - con variazione più alta tra tutte le regioni tra il 2022 e il 2018 – e la Lombardia con l’11,2%. Il fenomeno segna una marcata salita anche in Emilia-Romagna e Molise. All’opposto, le regioni dove è più bassa propensione al passaggio generazionale sono il Lazio con il 6,0%, la Campania con il 6,3% e la Sicilia con il 6,6%.
I dati delle imprese interessate da passaggio generazionale dal 2016 al 2022 nelle regioni e province nell'Appendice statistica del report ‘Giovani, impresa e lavoro, tra presente e futuro’ presentato alla Convention 2024 dei Giovani imprenditori da Enrico Quintavalle Responsabile dell’Ufficio Studi Confartigianato e Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia.
Imprese interessate da passaggio generazionale tra il 2016 e il 2022 per regione
Anni 2016-2022 - % su imprese attive con 3 e più addetti controllate da persona fisica o famiglia - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
Quota imprenditori artigiani under 35 e 60 anni e oltre in Italia
2014-2023, % sul totale - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Inps
STUDI – Filiere manifatturiere: metà del valore aggiunto nei servizi. Il focus nel webinar del 7 ottobre
L'analisi dell’articolazione per filiere del sistema delle imprese italiane supera gli schemi più rigidi delle classificazione settoriale delle attività economiche, mettendo in evidenza le interazioni e la interdipendenze dei settori. Una analisi dei dati del Censimento delle imprese sulle filiere produttive messi a disposizione dall'Istat - di cui una nostra recente analisi ha messo in evidenza la presenza delle micro e piccole imprese - evidenzia che tra le 28 filiere esaminate, 13 sono filiere manifatturiere e 10 sono filiere dei servizi, con una significativa partecipazione di settori manifatturieri alla creazione di valore aggiunto nelle filiere dei servizi e una elevato contributo del commercio e degli altri servizi alla creazione di valore delle filiere manifatturiere, quelle in qui si addensano i flussi di esportazioni.
In questa prospettiva, ad esempio, una situazione di difficoltà settoriale, come quella attuale del comparto della moda, si ripercuote lungo tutta la filiera coinvolgendo altri settori del commercio e dei servizi oltre a quelli della produzione di tessile, abbigliamento e pelli.
Nel dettaglio, nelle tredici filiere manifatturiere domina il valore aggiunto creato della manifattura, pari al 47,7%, seguito dal 24,9% degli altri servizi (non commerciali) e il 24,8% dal commercio, con un totale del 49,7% dei servizi e il restante 2,6% delle costruzioni. Nel complesso manifattura e servizi si bilanciano nella generazione di valore aggiunto nelle filiere in cui si producono beni manufatti.
Nelle dieci filiere dei servizi quasi i due terzi (64,6%) del valore aggiunto è generato dagli altri servizi, il 19,8% è creato dalle imprese della manifattura, l'11,6% dal commercio e il restante 4,0% dalle costruzioni.
Nella filiera dell’edilizia, la manifattura determina un apporto del 39,1%, superiore al 36% delle costruzioni, a cui segue un 13,6% degli altri servizi e un 11,3% del commercio, con un totale di 24,9% di terziario, registrando quindi un maggiore equilibrio tra i macro settori, in particolare per manifattura e costruzioni.
Filiere, congiuntura e politica di bilancio nel webinar del 7 ottobre 2024 - Una fotografia delle filiere produttive sarà proposta nel webinar organizzato dall’Ufficio Studi in collaborazione con la Direzione Politiche economiche che si terrà prossimo 7 ottobre 2024, dalle ore 12.00 alle 13.15 in cui sarà presentato il 31° Report su trend economia, congiuntura e MPI, ‘Filiere del made in Italy, congiuntura e prospettive della politica di bilancio’.
Nel corso del webinar, saranno esaminate le più recenti tendenze della congiuntura e la direzione della politica fiscale tracciata nel Piano strutturale di bilancio di medio termine varato dal Governo secondo le nuove regole del Patto di stabilità e crescita, nella quale si collocherà la prossima manovra di bilancio.
Programma webinar lunedì 7 ottobre 2024, ore 12.00-13.15
Introduzione di Vincenzo Mamoli, Segretario Generale
Fotografia delle filiere, attività delle imprese e tendenze della politica fiscale, di Enrico Quintavalle, Responsabile Ufficio Studi
Le tendenze territoriali, di Carlotta Andracco, Ufficio Studi Confartigianato Vicenza
Conclusioni di Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche
Info per iscrizioni al webinar
Partecipazione dei macro settori al valore aggiunto per tipologia di filiera
anno 2022 - % valore aggiunto totale - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
ENNA - Confartigianato Imprese presenta "Gate4Innovation": un nuovo supporto per la transizione digitale delle PMI
Presso il centro di ricerca M.A.R.T.A. dell'Università Kore di Enna, imprenditori, professionisti e rappresentanti istituzionali si sono riuniti per confrontarsi sulle sfide della "Transizione Tecnologica e Digitale". L’evento, promosso da Confartigianato Imprese Enna, ha rappresentato un momento cruciale per analizzare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, con un dibattito aperto e ricco di prospettive per il futuro delle piccole e medie imprese.
Il tema principale del convegno è stata la Transizione 5.0, considerata una risorsa strategica per accrescere la competitività delle piccole imprese. I vari interventi hanno evidenziato come l'adozione di tecnologie innovative e modelli produttivi più sostenibili rappresenti una risposta necessaria alle trasformazioni rapide del mercato globale. La consapevolezza di queste sfide e l'urgenza di un cambio di paradigma sono emerse con chiarezza durante i lavori della giornata.
I relatori hanno esplorato le principali innovazioni tecnologiche che stanno rivoluzionando il mondo delle PMI. Il tema della cybersecurity, essenziale per la protezione dei dati sensibili e per la sicurezza digitale, ha suscitato particolare interesse, sottolineando l'importanza di una difesa efficace in un contesto sempre più connesso. Si è discusso anche del Passaporto Digitale dei Prodotti, uno strumento che permette di tracciare il ciclo di vita delle merci, migliorando così la trasparenza e la sostenibilità dei processi produttivi. L'intelligenza artificiale è stata presentata come una risorsa chiave per l'ottimizzazione dei processi e l'aumento dell'efficienza aziendale, mentre la tecnologia blockchain ha suscitato un vivo dibattito per le sue applicazioni nella sicurezza delle transazioni e nella gestione decentralizzata dei dati.
La discussione ha poi affrontato la finanza agevolata, evidenziando le opportunità di supporto economico a disposizione delle imprese per facilitare la transizione digitale e migliorare la sostenibilità operativa. Le possibilità di finanziamento sono state analizzate come strumenti essenziali per sostenere gli investimenti tecnologici e promuovere un futuro più avanzato e resiliente per le PMI.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stata la presentazione del Polo dell’Innovazione Gate 4 Innovation (G4I), un’iniziativa sostenuta da Confartigianato Imprese. Questo polo si propone come un punto di riferimento per le imprese, offrendo supporto nella valutazione della loro situazione tecnologica e nella pianificazione di strategie personalizzate per una crescita sostenibile. Attraverso G4I, le imprese potranno essere accompagnate verso un'integrazione più efficace delle tecnologie digitali, puntando al miglioramento delle competenze del capitale umano e al rispetto dell'ambiente.
L’evento ha messo in luce il valore della collaborazione tra imprese, istituzioni e centri di ricerca, considerata imprescindibile per affrontare con successo le sfide poste dalla trasformazione digitale. La partecipazione attiva e il livello elevato degli interventi hanno creato un ambiente fertile per scambi proficui e progetti condivisi, gettando le basi per un futuro in cui le PMI possano beneficiare appieno delle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto a Confartigianato Imprese Enna, il promotore dell’iniziativa, per l’impegno nel fornire risposte concrete e strumenti pratici agli operatori economici. L'organizzazione dell'evento ha rappresentato un contributo fondamentale per preparare il territorio ad affrontare con successo le sfide della transizione digitale e tecnologica.