STUDI – Alimentare e bevande: produzione +1,9%, export +5,5%, occupati +2,4%. Resilienza grazie all’alta vocazione artigiana
Il negoziato sui dazi caratterizza la fase di incertezza che pesa sulla manifattura. La presidente della Commissione europea, che ieri ha informato su X della telefonata con il Presidente degli Stati Uniti, ricorda che l’Europa è pronta a far avanzare i colloqui con rapidità e decisione e che per raggiungere un buon accordo servirà tempo fino al prossimo 9 luglio.
Mentre prosegue il calo della produzione manifatturiera, il settore alimentare e bevande si conferma il comparto anticiclico per eccellenza. Il dinamismo della domanda estera sostiene la produzione, mentre sul mercato interno si diffonde l’acquisto di prodotti di qualità e a chilometro zero. Nel settore crescono sia le esportazioni che l’occupazione. L’analisi delle ultime tendenze del settore è proposta nell’Elaborazione Flash ‘I numeri chiave dell’artigianato alimentare, tra resilienza, qualità e sostenibilità’ pubblicata per l’evento ‘Intelligenza artigiana a tavola’ tenuto la scorsa settimana presso il Senato della Repubblica.
Produzione e attese ordini in positivo - Nel primo trimestre 2025, mentre la produzione manifatturiera segna un calo del 3,1% su base annua - si tratta del decimo trimestre consecutivo con il segno negativo - la produzione nel settore alimentare e bevande in Italia sale dell’1,9%, facendo meglio del +1,5% della Germania, dello 0,3% della Spagna e della crescita zero della Francia. Si conferma il trend del 2024, che ha visto la produzione di alimentare e bevande crescere del 2,1%, in controtendenza rispetto al calo del 4,2% della manifattura. Le attese sugli ordini segnano un saldo positivo - dato dalla differenza tra imprese che prevedono aumento di ordini e quelle che prevedono una diminuzione - anche se in frenata: ad aprile il saldo per alimentare e bevande è di +11,7 (era 17,3% a marzo).
Crescono le vendite del made in Italy - Le esportazioni di prodotti alimentari e bevande, che nel 2024 ammontano a 58,7 miliardi di euro pari al 2,7% del PIL, nel primo trimestre 2025 crescono del +5,5%, facendo meglio del +3,0% della media della manifattura e confermando la crescita dell’8,8% del 2024.
La propensione all’export dei territori - La vocazione all’esportazione di alimentare e bevande in chiave territoriale è più elevata in Piemonte dove le vendite all’estero di questi prodotti nel 2024 sono pari al 6,6% del valore aggiunto regionale (ultimo dato disponibile al 2022) seguito, con valori superiori alla media (3,2%), da Emilia-Romagna con il 5,7%, Veneto con il 5,4%, Campania con il 4,6%, Trentino-Alto Adige con il 4,5%, Molise con il 4,3%, Umbria con il 4,0% e Friuli-Venezia Giulia con il 3,7%.
Il rischio dazi USA - L'impatto dei dazi sull’import statunitense potrebbe invertire il trend positivo delle esportazioni di alimentare e bevande negli Stati Uniti, che nel primo trimestre del 2025 registra una crescita dell’11,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il made in Italy di alimentari e bevande negli Usa vale 7.732 milioni di euro.
La resilienza si fonda sull’alta vocazione artigiana - Il carattere anticiclico del settore è sostenuto dalla forza delle 64.365 imprese artigiane attive nei settori dell’alimentare, delle bevande e della ristorazione, il 19,8% delle imprese del comparto, le quali danno lavoro a 249mila addetti, pari al 13,8% degli addetti del comparto.
In Italia cresce l’occupazione, meglio che in UE - Nel 2024 l’occupazione nel settore di alimentare e bevande sale del 2,4% su base annua, facendo meglio del +0,4 % della media Ue del settore e del +1,4% dell’occupazione totale in Italia.
L’artigianalità si intreccia con la qualità e la tradizione – L’offerta delle imprese artigiane dell’alimentare e bevande si basa su una produzione di elevata qualità: sono 328 i prodotti i prodotti agroalimentari italiani di qualità riconosciuti dall’Unione europea, 529 i vini DOC e IGT e 5.717 i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo.
Dinamica produzione alimentare e bevande nei maggiori paesi Ue
I trim. 2023-I trim. 2025, var. % tendenziale dati corretti per giorni lavorativi - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
STUDI – Meccanica, autoriparazione e costruzioni nelle ultime analisi settoriali dell’Ufficio Studi
Le tendenze settoriali sono al centro delle analisi presentate in questi giorni dall’Ufficio Studi di Confartigianato, e dedicate a valutare lo stato della crisi nella manifattura e della meccanica, le sfide per l’autoriparazione tra la difficile transizione verso la mobilità elettrica e le incertezze del mercato dell’automotive e, infine, la resilienza dell’edilizia nell’era del post-superbonus.
La Meccanica nel primo trimestre del 2025 vede la produzione in diminuzione del 5,7% a fronte del -3,1% della Manifattura. Nel confronto internazionale la nostra flessione è più intensa rispetto al -2,9% dell’UE e rispetto a quelle dei principali paesi: -2,8% di Germania e Francia e -3,2% della Spagna. Per quanto riguarda le esportazioni, la Meccanica sempre nel primo trimestre del 2025 segna un aumento del 2,5% invertendo la tendenza del 2024 (-5,0%). Un segnale negativo arriva invece dalle attese che sono in calo ad aprile. L’analisi del settore nel Report 'Crisi della meccanica, a che punto siamo?' Qui per scaricarlo.
Nell’Autoriparazione il fatturato nel 2024 è cresciuto in Italia del 7,5% superando il +5,8% dell’UE. Nei primi due mesi del 2025 prosegue la crescita del fatturato seppur in rallentamento: il +1,9% in Italia è inferiore al +3,9% dell’UE. Dell’Autoriparazione va segnalata la spiccata vocazione artigiana sia in termini di imprese che di addetti: nel settore sono artigiane, infatti, il 74,9% delle imprese (vs 21,2% del totale economia) ed il 73,3% degli addetti (vs 14,5% del totale economia). Una analisi sulle tendenze della filiera dell’automotive e dei servizi di autoriparazione, svolta in collaborazione con l’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia è contenuta nel Report 'Le tendenze della filiera dell’automotive e dei servizi di autoriparazione - qui per scaricarlo - presentata da Enrico Quintavalle e Licia Redolfi ad Autopromotec di Bologna nel corso del Convegno “Autoriparatori garanti di sicurezza” organizzato da Confartigianato Autoriparazione.
Nelle Costruzioni nel primo trimestre del 2025 la produzione è in aumento del 3,4% in controtendenza rispetto al -0,3% dell’UE e non distante del +3,9% del 2024. La dinamica è influenzata dalla crescita degli investimenti in fabbricati diversi dalle abitazioni non residenziali che nel 2024 crescono del 9,6%, a fronte del +0,7% della media UE. Le previsioni della Commissione europea pubblicate il 19 maggio mostrano una revisione in rialzo per il 2025 del trend degli investimenti in costruzioni, confermando un segnale esaminato una nostra recente analisi delle previsioni di Banca d’Italia di aprile. In serata nella sezione ‘Studi e ricerche’ sarà pubblicato il report 'Le tendenze nel settore dell’edilizia - Focus sul settore in Molise' che l’Ufficio Studi presenta oggi pomeriggio ad un evento sulle costruzioni in Molise organizzato da Confartigianato Imprese Molise e Anaepa Confartigianato Edilizia.
Le ultime analisi dell’Ufficio Studi degli ultimi tre mesi dedicate ai settori
20 maggio 2025 ALIMENTAZIONE – ‘Intelligenza Artigiana a tavola’, in Senato gli artigiani motore glocal del food made in Italy. Politica ne sostenga lo sprint
19 maggio 2025 STUDI – Guerra dei dazi pesa sul made in Italy per 36,7 miliardi € in due anni. Le incertezze globali e le tendenze settoriali nel report di Confartigianato
12 maggio 2025 - STUDI – Crisi globale e il made in Italy dell’oreficeria. Il report di Confartigianato a Oroarezzo
8 maggio 2025 – STUDI – Le sfide delle imprese moda tra transizione green e crisi della manifattura. La Moda sostenibile secondo Confartigianato
23 aprile 2025 Automotive, produzione italiana crolla del 34,1%, in rubrica ‘Imprese ed energia’ su QE-Quotidiano Energia
16 aprile 2025 STUDI – Segnali di resilienza nell’edilizia, locomotiva della ripresa: +44,5% valore aggiunto in 5 anni. Il quadro territoriale
16 aprile 2025 Costruzioni, i segnali di tenuta e le sfide della direttiva green, in rubrica ‘Imprese ed energia’ su QE-Quotidiano Energia
11 aprile 2025 STUDI – Tregua per un negoziato sui dazi. Key data della guerra dei dazi nel report Confartigianato
7 aprile 2025 STUDI – Dolci pasquali, l’offerta di qualità di 37mila imprese artigiane. Il 58,7% dei pasticceri e panettieri difficili da reperire
7 aprile 2025 Made in Italy dei mobili: pubblicato Dati su Misura su Linkedin di Confartigianato Imprese
3 aprile 2025 EXPORT – Con dazi Usa a rischio 33mila addetti imprese, 13mila nelle Mpi. Granelli: ‘Puntare su negoziati Ue e qualità made in Italy’
3 aprile 2025 STUDI - Mobili made in Italy per 11,4 miliardi €. Innovazione, design e diversificazione per reagire alla guerra dei dazi
2 aprile 2025 Direttiva green, abitazioni e sistema di offerta nelle costruzioni. Il focus dell’Ufficio Studi nell’inserto ‘Il Cittadino’ di Lodi
1° aprile 2025 STUDI – Dazi USA su auto, più esposta la Motor Valley in Emilia-Romagna. L’analisi del 33° report congiunturale
24 Marzo 2025 STUDI – Dazi bruciano 45 miliardi di PIL nell’Eurozona. Gli effetti sulle imprese nel webinar del 31 marzo
21 marzo 2025 Pubblicata la Nota dell’Ufficio Studi ‘Le esportazioni dei settori di MPI in 7 aree ad elevato potenziale’
20 marzo 2025 Il Rapporto ‘L’artigianato italiano, pilastro dell’economia e della cultura. Il quadro in oltre 40 variabili dell’imprenditoria artigiana diffusa nel territorio’ pubblicato dall’Ufficio Studi per la IV ’Giornata della cultura artigiana
17 marzo 2025 STUDI – La guerra dei dazi fa salire l’incertezza. Gli scenari per le imprese nell’analisi su IlSussidiario.net
12 marzo 2025 STUDI – Incertezza sui mercati globali i rischi per il made in Italy nei settori MPI. Il trend nei territori
11 marzo 2025 #SAVATHEDATE – 31 marzo 2025 ore 11.30 webinar presentazione 33° report congiunturale di Confartigianato
10 marzo 2025 STUDI – Meccanica, -6,4% produzione e -5,0% export. Il punto sulla crisi nel Rapporto Meccanica 2025 presentato al MECSPE
7 marzo 2025 MECCANICA – MECSPE 2024, un’edizione da record per Confartigianato Meccanica tra innovazione e digitalizzazione
5 marzo 2025 MEDIA – A UnoMattina (Rai1) Confartigianato porta l’oreficeria artigiana che ‘brilla’ sui mercati mondiali
5 marzo 2025 STUDI – Cresce il turismo esperienziale: 8,1% dei viaggi con visita a laboratori artigiani e di produzione. Il report di Confartigianato sul turismo
4 marzo 2025 MEDIA – Dazi Usa: Confartigianato protagonista sui media con l’allarme sui rischi per l’export italiano
EVENTI - L’intermodalità al centro di CI.TE.MO.S. 2025. Confartigianato guida le imprese nel futuro sostenibile
Torna il Festival CI.TE.MO.S – Città, Tecnologia, Mobilità Sostenibile, giunto alla sua IX edizione, con una formula innovativa che il 23 maggio 2025 vedrà lo svolgimento simultaneo di quattro convegni in altrettante città italiane: Bari, Bologna, Cagliari e Verona. Le quattro dirette sono disponibili in questa pagina.Leggere di più
STUDI – Guerra dei dazi pesa sul made in Italy per 36,7 miliardi € in due anni. Le incertezze globali e le tendenze settoriali nel report di Confartigianato
Lo scenario internazionale continua a essere caratterizzato da un rallentamento dell’attività economica e da una elevata e persistente incertezza, alimentata dagli annunci sulle misure di politica commerciale da parte della nuova amministrazione statunitense seguita da una complessa fase di negoziazione.
Le previsioni di primavera della Commissione europea presentate oggi indicano per l’Italia una crescita del PIL dello 0,7%, revisionando il +1,0% delle previsioni di novembre. Per l’Area euro la crescita del 2025 è del +0,9%, 0,4 punti in meno del +1,3% previsto a novembre.
Sulla minore crescita pesano un indebolimento delle prospettive del commercio internazionale e a una maggiore incertezza in materia di politica commerciale. Secondo le stime contenute nello Spring 2025 Economic Forecast, nel 2025 il valore dell’export dell’Italia sale del 2,1% e nel 2026 del 3,3%, revisionando le previsioni di autunno - elaborate prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti - secondo le quali l’export sarebbe salito del 4,3% quest’anno e del 4,8% il prossimo. In valore assoluto, nel biennio in esame si cumulano 36,7 miliardi di euro di minori esportazioni, di cui 13,1 miliardi nel 2025 e 23,6 miliardi nel 2026.
Per contenere questo deterioramento del trend delle vendite del made in Italy è necessario che sia raggiunto un accordo sui dazi tra Stati Uniti e Unione europea. La sospensione per 90 giorni delle tariffe tra Stati Uniti e UE e la riduzione dei dazi tra USA e Cina sono segnali che danno margini di manovra nei negoziati in corso. Per il punto sulla guerra commerciale si veda la recente informativa del Ministro delle imprese e del made in Italy alle Camere.
La complessa situazione dei settori produttivi e gli effetti della minore domanda internazionale pesano sul tentativo di recupero della produzione manifatturiera, come esaminato nel report ‘Tendenze dell'economia e della congiuntura nell’era dell’incertezza, tra dazi e tensioni geopolitiche’ che l’Ufficio Studi di Confartigianato ha pubblicato giovedì scorso. Qui per scaricare il report.
Nel primo trimestre 2025 la produzione manifatturiera in Italia aumenta lievemente (+0,1%) rispetto al trimestre precedente. Nel confronto internazionale del primo trimestre si registra uno spunto più deciso per la produzione in Germania: mentre in Italia nel primo trimestre del 2025 il calo tendenziale è del 3,1%, recuperando il -5,1% del quarto trimestre del 2024, la Germania registra un -1,9%, in miglioramento dal -3,5% dell’ultimo trimestre del 2024.
Il quadro di incertezza contribuisce all’indebolimento delle attese sugli ordini, con un saldo che ad aprile si consolida in territorio negativo. L’export manifatturiero, dopo aver ristagnato (-0,5%) nel 2024, mostra segnali di recupero, aumentando del +5,8% a marzo e del +3,2% nel primo trimestre del 2025. La crescita a marzo è spinta dall’aumento del 41,5% dell’export negli Stati Uniti, a seguito dell’anticipazione di acquisti per evitare i dazi annunciati dall’amministrazione statunitense.
I contenuti del report dell’Ufficio Studi - Il rapporto analizza il quadro macroeconomico e congiunturale in un contesto globale instabile, segnato da tensioni geopolitiche e guerre commerciali. Nel dettaglio sono evidenziate le tendenze in chiave settoriale della produzione manifatturiera, dell’export, delle attese sugli ordini, con il punto sulla crisi della moda e della meccanica. Inoltre, sono delineate le tendenze di: prezzi dell'energia elettrica, produzione e investimenti nelle costruzioni, investimenti dei Comuni in fabbricati e opere pubbliche, spesa per consumi, vendite al dettaglio, presenze turistiche, mercato del lavoro e infortuni. Viene esaminato il quadro evolutivo della politica monetaria, del costo del credito, dei prestiti e degli investimenti e della finanza pubblica, con alcune evidenze sul Piano di riarmo Ue (Readiness 2030), sulla simulazione di impatto sul debito pubblico italiano degli incrementi di spesa consentiti dagli spazi fiscali europei, oltre ai risultati di una analisi controfattuale che valuta l'impatto sul valore aggiunto delle MPI della meccanica di un incremento di spesa per difesa.
Guerra dei dazi: le revisioni al ribasso del trend dell’export di beni in Italia
Var. tendenziale % valore export previsioni novembre 2024 e maggio 2025 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea
Dinamica tendenziale produzione manifatturiera nei principali paesi Ue
I trim 2021-I trim. 2025, Var. % su stesso trim. anno precedente, dati corretti per giorni lavorativi Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat