LA SPEZIA - Grande successo della Festa dei Nonni organizzata dalla Fondazione Villaggio Famiglia e ANAP Confartigianato
C’era il nonno proveniente da Houston per il nipote spezzino, il nonno collezionista di auto d’epoca che ha una nipote a Parigi ma anche il nipote atleta Proitalia appena rientrato da Genova per consegnare il trofeo appena vinto alla nonna, senza contare i nonni di Cantaspezia che hanno allietato la giornata con la chitarra: un grande successo per la Festa dei nonni 2023 organizzata dalla Fondazione Villaggio Famiglia onlus e ANAP Confartigianato. Dopo il ritrovo in Piazza Europa e il saluto del Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini nonni e nipoti con due bus storici scortati dalla Polizia Municipale hanno raggiunto il Museo Nazionale dei Trasporti FF.SS. per un saluto del Presidente Piergino Scardigli e la visita guidata; la giornata è proseguita alla volta di Brugnato, accolti dal Sindaco Corrado Fabiani; dopo il pranzo e lo scambio di doni dei nipoti ai nonni è avvenuta la consegna degli attestati e delle benemerenze ai nonni presenti, infine il gruppo ha visitato il centro storico di Brugnato e il caseificio Esposito. Hanno contribuito all’iniziativa Luciano Venturi, Presidente Prospezia, Sergio Natale, Maria Teresa Penza, Franco Ferrari, Presidente Proitalia, Paolo Peirone, Armando D’Amaro, Area Sindacale Confartigianato. “Il Comune della Spezia ha partecipato con piacere a questa iniziativa dedicata ai nonni, memoria vivente delle nostre radici e custodi di tradizioni e storie – ha dichiarato il Sindaco Pierluigi Peracchini accompagnato dal Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Piscopo e dagli Assessori Giulio Guerri e Lorenzo Brogi - come Amministrazione siamo costantemente impegnati nel portare avanti iniziative rivolte agli anziani e sviluppare servizi che vadano incontro alle varie esigenze”. «La festa dei nonni 2023 – ha spiegato il Presidente della Fondazione Villaggio Famiglia, Bruno Dal Molin - vuole sottolineare il ruolo attivo dei nonni e delle persone anziane, gli anziani costituiscono un’importante scuola di vita, capaci ancora di trasmettere valori e tradizioni favorendo in tal modo la crescita dei più giovani». «Abbiamo consegnato una cinquantina di attestati di partecipazione e benemerenze – ha aggiunto il Presidente ANAP Manlio Faridone coadiuvato dai dirigenti Mauro Strata e Valter Passalacqua – tra la gioia dei tanti nipotini con i nonni presenti. Questa giornata vuole essere la prima di tante iniziative dell’ANAP Confartigianato». «Questa giornata bellissima - ha concluso Nicola Carozza, Direttore Patronato Inapa Confartigianato – conferma quanto sia necessario cambiare la nostra opinione sul concetto stesso di ‘vecchiaia’, dobbiamo cogliere le opportunità della silver economy, un potenziale economico per il nostro territorio volto a soddisfare i bisogni di consumo, di vita e di salute delle persone anziane».
STUDI - La frenata di Germania e Cina, le ricadute sui territori del made in Italy
Le ultime previsioni sulla crescita internazionale confermano la frenata dei giganti di Europa e Asia, con ricadute rilevanti sul sistema territoriale della produzione del made in Italy. Secondo l’ultimo Interim Economic Outlook dell’OCSE le prospettive di crescita sono deboli: la persistenza dell'inflazione e delle strette monetarie limita la crescita globale al 3,0% nel 2023 e del 2,7% nel 2024. La crescita annuale del PIL negli Stati Uniti è prevista al 2,2% nel 2023 e all’1,3% nel 2024, mentre nell’area dell’euro la crescita del PIL si ferma allo 0,6% nel 2023 e salirà all’1,1% nel 2024. Per quest'anno In Germania si conclama la recessione (-0,2%) seguito da un recupero nel 2024 (+0,9%) mentre la ripresa della Cina è più debole del previsto dopo la riapertura post-pandemia, con una crescita prevista al 5,1% per quest’anno e al 4,6% nel 2024.
La frenata dei due player della manifattura mondiale sta determinando effetti pesanti sulle vendite del made in Italy. Nei primi sette mesi del 2023 l'export verso la Germania scende dell'1,6% mentre quello verso la Cina, al netto del farmaceutico (che presenta un outlier, con una crescita del 501%), scende dell’1,8%.
Seidenstraße, la Via della seta che passa per Berlino - La Cina è il quarto mercato dell’export tedesco, mentre era il dodicesimo dieci anni fa. Nel primo semestre del 2023 il rallentamento dell'economia cinese si traduce in un calo dell'8,5% del suo export della Germania in Cina, con effetti sulla catena di fornitura che interessano anche l'Italia di cui la Germania è il primo mercato delle esportazioni; il calo dell’export dei metalli di base e prodotti in metallo arriva al -19,2%.
I territori più esposti in Germania e Cina - Nell’analisi territoriale del 26° report ‘Prospettive dell’autunno 2023, tra incertezze e manovra di bilancio’ presentato questa settimana - qui per scaricare il 26° report – è stato presentato un focus, predisposto in collaborazione con l’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, che esamina il grado di esposizione dei territori sui mercati di Germania e Cina.
La regione più esposta sul mercato tedesco è il Veneto con esportazioni di 11,1 miliardi di euro, pari al 8,1% del valore aggiunto, seguita da Piemonte con 9 miliardi di euro, pari al 7,9% del valore aggiunto, Friuli-Venezia Giulia con 2,5 miliardi di euro, pari al 7,6% del valore aggiunto, Emilia-Romagna con 10,3 miliardi di euro, pari al 7,5% del valore aggiunto, Trentino-Alto Adige con 2,6 miliardi di euro, pari al 6,6% del valore aggiunto e Abruzzo con 1,7 miliardi di euro, pari al 6,2% del valore aggiunto
Tra i territori più esposti, si osserva un marcato segno negativo dell'export in Germania per Friuli-Venezia Giulia (-10,4% su base annua nel primo semestre 2023 ) e Lombardia (-4,8%).
Sul mercato cinese si registra la maggiore esposizione dell’Emilia-Romagna con 2,3 miliardi di euro di export, pari al 1,7% del valore aggiunto, seguita da Piemonte con 1,8 miliardi di euro, pari al 1,6% del valore aggiunto, Toscana con 1,5 miliardi di euro, pari al 1,5% del valore aggiunto, Lombardia con 4,8 miliardi di euro, pari al 1,4% del valore aggiunto e Veneto con 1,6 miliardi di euro, pari al 1,1% del valore aggiunto.
Tra i territori più esposti, nel primo semestre del 2023 in Emilia-Romagna si osserva un calo dell’export in Cina del -15,4%, su base annua Piemonte con -6,1%, Veneto con -5,7% e Lombardia con -2,6%.
Nel complesso dei due mercati di Germania e Cina, l’export della Lombardia perde il 4,4%, l’Emilia-Romagna segna una flessione dello 0,5% mentre l’aumento dell’export del 2,6% per il Veneto è ampiamente inferiore alla relativa dinamica dei prezzi all’esportazione (+6,1%).
Grado di esposizione sui mercati di Germania e Cina per regione
Export ultimi dodici mesi a giugno 2023, in % valore aggiunto 2021 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
STUDI – La ragnatela della politica fiscale dipanata nel 26° report di Confartigianato
Nella Nota di aggiornamento al DEF varata mercoledì scorso dal Consiglio dei ministri si delinea una manovra di bilancio per il triennio 2024-2026 che avrà effetti espansivi sul deficit per 0,7 punti di PIL, pari a 14,9 miliardi di euro, mentre il debito rimane su un sentiero “moderatamente discendente”. La gestione della politica fiscale presenta un’elevata complessità, in un contesto nazionale e internazionale caratterizzato dall’incertezza. Sulla stesura della disegno di legge di bilancio si scaricano gli effetti di numerosi fattori: il rialzo dei tassi BCE, la revisione del PIL, la contabilizzazione dei crediti fiscali, la riattivazione, dopo una probabile riforma, del Patto di stabilità e crescita e la rimodulazione ed attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’intreccio dei diversi elementi che caratterizzano la politica fiscale è stato esaminato nel corso del webinar di presentazione del 26° report ‘Prospettive dell’autunno 2023, tra incertezze e manovra di bilancio’ aperto stamane da Vincenzo Mamoli, Segretario Generale di Confartigianato e con un focus sulle politiche fiscali delineate nella Nota di aggiornamento al DEF 2023, discusso con Andrea Trevisani, Direttore Politiche Fiscali e Bruno Panieri, Direttore Politiche Economiche. Qui per scaricare il 26° report.
Nel capitolo centrale dedicato alla politica fiscale si evidenzia la maggiore spesa per interessi di 6,5 miliardi di euro nel 2023-2024 rispetto alle previsioni del DEF di aprile determinata dalla maggiore restrizione monetaria. Tra poco meno di cento giorni tornano in vigore le regole del Patto di stabilità e crescita, di cui è in discussione una proposta di riforma. Secondo il nuovo quadro di regole il maggiore sforzo fiscale per l’Italia potrebbe arrivare a 27,8 miliardi di euro e vi sarà un tetto alla crescita della spesa pubblica. Già nelle raccomandazioni di maggio il Consiglio europeo ha chiesto all’Italia un tetto dell’1,3% alla crescita annua della spesa primaria netta.
L'intricata ragnatela al cui interno si dibatte la politica fiscale allontana l’attesa normalizzazione nella gestione del bilancio, dopo anni di grande turbolenza: nel 2020 il contrasto alla pandemia ha generato 132,4 miliardi di euro di maggiore deficit e nel 2022 gli interventi per mitigare gli effetti della crisi energetica sono ammontati a 70 miliardi di euro, pari al 3,7% del PIL.
I contenuti del 26° report – Il lavoro presentato da Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi, esamina le conseguenze della stretta monetaria in corso sugli investimenti, il costo del credito e la dinamica dei prestiti alle imprese, nel contesto di un raffreddamento dell’inflazione e della spinta dei costi per le imprese. Viene esaminato il tono dell’attività delle imprese con l’analisi degli indicatori su produzione manifatturiera e delle costruzioni, esportazioni, fatturato dei servizi, vendite al dettaglio e presenze turistiche. Sono esaminate le tendenze dei prezzi, dalle materie prime e produzione fino al mercato al consumo, e l’andamento del mercato del lavoro, in una fase di espansione delle domanda caratterizzate da una crescente difficoltà di manodopera.
Il focus dedicato alla politica fiscale – Il 26° report esamina le condizioni di partenza della manovra di bilancio 2024 per spesa, pressione fiscale e performance dei servizi pubblici, oltre alla modifiche al PNRR, intervento fiscale essenziale dato che senza questo sostegno l'Italia scivolerebbe verso la recessione. Al centro dell’analisi alcune chiavi di lettura del quadro macroeconomico e di finanza pubblica della Nota di aggiornamento al DEF.
L’analisi territoriale, presentata da Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia, presenta le ultime tendenze del credito alle imprese, del mercato del lavoro, esaminando il trend occupazionale e le previsioni di assunzione settembre-novembre 2023, della difficoltà di reperimento della manodopera e dell’export, con un focus sul grado di esposizione dei territori sui mercati più critici di Germania e Cina e sul mercato russo.
Saldo del bilancio pubblico
Anni 2012-2026. Indebitamento netto in % del PIL, in nero programmatico NADEF 2023 - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat e Mef
BENESSERE - Confartigianato Benessere rinnova il sostegno alla campagna APEO per il diritto alla qualità della vita dei pazienti oncologici
E' ottobre il mese dedicato da diversi anni al DIRITTO DEI PAZIENTI ONCOLOGICI ALLA QUALITA' DI VITA dall'Associazione Professionale di Estetica Oncologica (APEO).
Le specialiste dell’Associazione offriranno consulenze e trattamenti gratuiti in diversi centri estetici, strutture sanitarie e farmacie dell’intera Penisola. L’obiettivo è contrastare i danni a pelle e unghie, causate dalle terapie anti-cancro e garantire ai pazienti il diritto ad avere una migliore qualità di vita. Oltre ad eseguire trattamenti specifici, consiglieranno ai pazienti e ai caregiver come prendersi adeguatamente cura di pelle e unghie. Queste, infatti, spesso subiscono danni rilevanti causati dagli effetti collaterali dei trattamenti anti-tumorali.
Confartigianato Benessere ha condiviso e sostenuto il percorso formativo di APEO, messo a punto in collaborazione con i medici e le figure sanitarie dell‘Istituto Europeo di Oncologia, che è riservato alle estetiste già in possesso della qualifica professionale e mirato a formare le competenze scientifiche necessarie alla comprensione delle patologie e terapie oncologiche, oltreché delle conseguenze da esse prodotte a livello cutaneo al fine di adattare metodi, manualità e strumenti dei trattamenti di bellezza e benessere alle condizioni particolari di un paziente oncologico.
L’obiettivo dell’iniziativa è garantire ad ogni paziente in terapia oncologica il diritto di un migliore qualità di vita. “Vogliamo rivolgerci agli oltre 600mila uomini e donne che nel nostro Paese stanno ricevendo cure anti-cancro, o che le hanno da poco terminate - ha affermato Valter Andreazza, Segretario Generale APEO. Ci dedichiamo a promuovere la consapevolezza e a sostenere attivamente coloro che affrontano un difficile percorso di vita. Le estetiste APEO sono figure professionali specializzate in grado di valutare le tossicità cutanee da terapia e conseguentemente possono applicare protocolli estetici mirati”.
Come confermato da Carolina Redaelli, Presidente e co-fondatrice di APEO, "quelli a pelle e unghie sono tra gli effetti collaterali più comuni. Colpiscono infatti il lato esteriore ed estetico di una persona che già sta soffrendo per una malattia insidiosa e molte volte fatale. Preservare l’aspetto esteriore e di conseguenza psicologico di un malato oncologico deve essere considerato un dovere dall’intero sistema sanitario nazionale”.
Nell'ambito dei molti rapporti di collaborazione attivati, anche APEO - come Confartigianato Benessere - sarà partner ufficiale del 39° Congresso Internazionale Les Nouvelles Esthetiques che si terrà a Bergamo il 15 e 16 ottobre.
Confartigianato Benessere vanta diverse estetiste APEO che già da tempo, oltre a operare nel loro centro, hanno avviato collaborazioni con strutture sanitarie, ambulatori medici e farmacie. "Siamo convinti che anche loro possano dare un contributo alla lotta al cancro nell’ottica un approccio multidisciplinare al benessere di persone afflitte da neoplasia - ha dichiarato Redaelli - Tutto ciò deve avvenire tenendo conto dell’ovvia separazione fra le rispettive attività e competenze e nel quadro di una virtuosa collaborazione fra professioni sanitari e del benessere”.