STUDI – Rapporto Meccanica 2023 – Investimenti macchinari in tre anni +9,8% vs -4,9% Germania. Vocazione all’export al top per Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Veneto
La meccanica è una delle punte di diamante della manifattura italiana e uno dei settori chiave della tecnologia e dell’innovazione del nostro paese. I dati del settore sono contenuti nel Rapporto Confartigianato Meccanica 2023 presentato ieri dall’Ufficio Studi in occasione della convocazione dei Consigli Direttivi congiunti dei mestieri di Confartigianato Meccanica ospitata dal Villaggio Confartigianato al Mecspe di Bologna. Qui per scaricarlo.
La meccanica italiana realizza un fatturato di 327,9 miliardi di euro ed esportazioni per 220,2 miliardi di euro, il 35,2% delle vendite all'estero del nostro Paese, risultati raggiunti grazie al lavoro di 150.494 imprese, di cui più di una su due (57,6%) è una impresa artigiana, per un totale di 86.702 imprese. In termini occupazionali gli ambiti settoriali in cui operano le imprese della meccanica contano ben 1.064.523 addetti in micro, piccole e medie imprese con meno di 250 addetti, pari al 72,1% del totale, una quota doppia rispetto al 34,9% della Germania e superiore di ben 24,1 punti rispetto alla media Ue del 48,1%.
Sul fronte della produzione, nel 2022 si registra una stazionarietà dell’attività nella meccanica (-0,3%), ma nel confronto internazionale si delinea la maggiore resilienza del settore in Italia, che ha quasi completamente recuperato (-0,5%) il livello pre pandemia del 2019 mentre l’Ue a 27 segna un calo del 3,2%, con gli altri maggiori paesi Ue che presentano forti ritardi, con Spagna a -5,1%, Francia a -9,4% e la Germania a -10,9%.
Nel contesto di maggiore resilienza degli investimenti in Italia evidenziata da una nostra recente analisi, si osserva una vivacità anche per gli investimenti in impianti e macchinari. A fronte della stretta monetaria in corso, nel quarto trimestre 2022 la dinamica congiunturale di questa tipologia di beni capitali rallenta ma rimane positiva (+1,9%) e superiore a quella della Francia (+1,2%), mentre si registra una flessione dell’1,4% in Ue a 27, del 3,6% in Germania e del 6,1% in Spagna. Rispetto al livello pre pandemia l’Italia è l’unico tra i maggiori paesi europei a registrare una robusta crescita (+9,8%) degli investimenti in macchinari tra 2019 e 2022, a fronte del calo dello 0,9% in Francia, del 4,3% in Spagna e del 4,9% in Germania.
La resilienza della meccanica italiana è particolarmente apprezzabile, considerato che il settore rimane sotto pressione sotto diverse angolazioni: per la stretta monetaria in corso, per il parziale rientro dei prezzi dell’energia e delle materie prime e per la difficoltà di reperimento del personale, variabili che sono state esaminate in dettaglio nel Rapporto 2023.
In ambito territoriale, prendendo a riferimento le principali regioni per ammontare di esportazioni della meccanica, si rileva una maggior propensione all’export per Emilia-Romagna dove le esportazioni del settore rappresentano il 28,6% del valore aggiunto regionale, Friuli-Venezia Giulia con il 28,1%, Piemonte con il 23,6% e Veneto con il 21,7%, quattro regioni che concentrano il quasi la metà (47,9%) delle vendite all'estero del settore.
Questi dati sono contenuti nell’Appendice statistica “Meccanica: imprese, artigianato, export e lavoratori difficili da reperire”.
Investimenti in macchinari rispetto i livelli pre-pandemia nei maggiori paesi Ue a 27
Anno 2022. Var. % cumulata sul 2019, valori a prezzi costanti - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat
Incidenza dell'export della Meccanica sul valore aggiunto per regione
% export 2022 su val. aggiunto 2020. Primo gruppo: reg.>1 mln € export - Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat
STUDI - Microimprese con dipendenti, il 32,8% è ad elevato dinamismo. L'analisi della rivista dell'INAPP
L'ultimo numero della rivista Sinappsi dell’INAPP è stato presentato nei giorni scorsi nel corso del convegno 'Politiche di sviluppo per le piccole e le microimprese' tenuto a Roma e aperto da Sebastiano Fadda, Presidente INAPP.
La parte monografica del numero 3-2022 della rivista, curato da Leonello Tronti dell’Università degli Studi Roma Tre, ha affrontato, sotto diverse angolazioni, il tema dello sviluppo delle piccole e delle microimprese con contributi che ne hanno esaminato i caratteri fondamentali, evidenziando alcune delle potenzialità di questo importante segmento dell’apparato produttivo italiano. Sono emersi punti di forza e di debolezza, impegno per lo sviluppo, aree di eccellenza e arretratezza, oltre ad elementi utili per identificare interventi di politica economica capaci di valorizzare questo rilevante segmento del sistema produttivo.
Nell'articolo sui profili strategici delle microimprese italiane di Stefano Costa, Stefano De Santis e Roberto Monducci si analizzano le microimprese italiane, individuandone i differenti profili in relazione alla propensione al cambiamento e all’innovazione. Le imprese dei profili più evoluti sono circa un terzo del totale e presentano risultati economici e propensione alla crescita ampiamente superiori a quelli degli altri profili. Si tratta di 238mila imprese, che rappresentano il 32,8% delle micro imprese con dipendenti, il 35,7% degli addetti (1,2 milioni) e il 44,1% del valore aggiunto complessivo.
Un ulteriore fattore che favorisce strategie orientate al cambiamento e all’innovazione - già oggetto di analisi dell'Ufficio Studi di Confartigianato - è rappresentato dal passaggio generazionale.
Nel corso del dibattito durante la tavola rotonda, Enrico Quintavalle, responsabile dell'Ufficio Studi di Confartigianato, ha sottolineato il valore delle analisi contenute della rivista, utili per orientare gli imprenditori verso modelli di successo. Inoltre, l’approfondimento svolto sui preziosi dati dell’Istat sulle imprese tra 3 e 9 addetti recupera un gap conoscitivo dato dai regolamenti statistici europei che concentrano le indagini della statistica ufficiale sulle imprese con 10 addetti ed oltre.
Uno dei fattori chiave dello sviluppo è quello delle relazioni tra imprese. In questa ottica, come già da tempo propone Confartigianato, è stato suggerito ai ricercatori di indagare i dati della fatturazione elettronica, un giacimento ancora poco esplorato. Secondo Quintavalle, una appropria elaborazione di questi flussi di informazioni consentirebbe di svelare con un grande dettaglio le interdipendenze per settore, dimensione e localizzazione delle imprese, consentendo agli studiosi di descrivere in chiave innovativa le relazioni delle imprese all’interno di filiere e distretti, piuttosto che le relazioni con la Pubblica amministrazione e le società di servizio pubblico locale.
Qui le valutazioni sugli spunti della rivista e qui sulle policy.
Fonte: Costa S., De Santis S., Monducci R. (2022), I profili strategici delle microimprese italiane: vincoli dimensionali e potenzialità di sviluppo, Sinappsi, XII, n.3, pp.28-49
BERGAMO - Inaugurata la Fiera dei Mestieri: gli istituti di formazione in mostra fino al 1° aprile nel cortile della Provincia
È stata inaugurata il 27 marzo la “Fiera dei Mestieri”, la manifestazione dedicata all’orientamento professionale organizzata da Provincia di Bergamo e Confartigianato Imprese Bergamo con gli IeFP della provincia, insieme a Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Diocesi di Bergamo, Bergamo per i Giovani (il progetto di Politiche Giovanili del Comune di Bergamo), Confindustria Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo/Bergamo Sviluppo, con l’obiettivo di promuovere il valore dei mestieri e sensibilizzare i giovani studenti sulle opportunità formative offerte dal nostro territorio, facendo in modo che i ragazzi e le ragazze delle scuole medie possano scoprire la passione per il mondo del lavoro e le sue variegate professioni.
Tra i partner anche Intesa San Paolo, CooR.Co.Ge. (Coordinamento Comitati e Associazioni Scuole Superiori Provincia di Bergamo) e Museo delle Storie di Bergamo.
L’edizione 2023 giunta all’ottava edizione e tornata finalmente in presenza, dopo un anno di stop e due anni di edizioni online per la pandemia, è iniziata lunedì 27 marzo e continuerà fino a sabato 1° aprile, in una nuova la location: dopo le numerose edizioni tenutesi sul Sentierone, quest’anno si è spostata nel suggestivo cortile interno del Palazzo della Provincia, in via Tasso 8.
Proprio qui, attorno al porticato, sono stati allestiti 14 stand in rappresentanza di 12 diversi mestieri, dove i ragazzi e i docenti degli IeFP della provincia di Bergamo mostreranno il loro saper fare ai giovani visitatori delle classi delle scuole secondarie di primo grado che si sono prenotate, mentre gli imprenditori artigiani di Confartigianato Imprese Bergamo si occuperanno a turno dell’accoglienza.
“Essere arrivati a otto edizioni, e quest’anno finalmente di nuovo in presenza - commenta il presidente di Confartigianato Imprese Bergamo, Giacinto Giambellini - è un traguardo che testimonia la bontà di una iniziativa in cui Confartigianato Imprese Bergamo, con i suoi artigiani, ha voluto credere e investire fin dall’inizio. Se vogliamo guardare al futuro delle nostre professioni dobbiamo credere nell’orientamento e nella formazione dei giovani e nel ruolo fondamentale che rivestono gli istituti tecnici e professionali IeFP nell’avvicinarli a questo mondo. Un mondo che, come amo spesso ripetere, è fatto non solo di tradizione ma anche, e soprattutto, di innovazione, di nuove tecnologie, di impresa 4.0, di attenzione alle tematiche della sostenibilità e dell’energia. Ad unire i mestieri tradizionali a quelli più tecnologicamente avanzati ci sono, però, sempre gli stessi valori: la creatività, il dinamismo, la voglia di fare, l’entusiasmo e l’amore per ciò che fai. La Fiera dei Mestieri serve proprio a trasmettere questi valori ai ragazzi e alle ragazze e di questo devo ringraziare anche i nostri imprenditori associati che, mettendosi a disposizione, raccontano in prima persona la loro esperienza, riuscendo ad accendere nei più giovani la lampadina della curiosità e la volontà di intraprendere un percorso nelle professioni artigiane che, sono convinto, darà loro grosse soddisfazioni”.
Queste le professioni presenti:
Area Meccanica - Riparazione Veicoli
Area Meccanica - Macchine Utensili
Area Turismo e Sport
Area Moda
Area Legno
Area Grafica
Area Agricola
Area Edile/Sistema Casa
Area Servizi alla Persona
Area Chimica
Area Elettrica
Area Elettronica
Area Alimentare
Area Servizi Commerciali
A corollario delle attività dimostrative all’interno degli stand, ci sarà una serie di incontri di orientamento tematici, sia online che in presenza. Questo il calendario:
MARTEDÌ 28 MARZO ore 17.00
"L’offerta formativa del 2° ciclo - Se conosco, mi oriento"
a cura di Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo e Provincia di Bergamo
Evento rivolto ai genitori ed agli studenti delle classi 2° delle scuole secondarie di 1° grado, che tratterà il tema dell'offerta formativa del 2° ciclo dell'istruzione e dell'IeFP. Evento online.
MERCOLEDÌ 29 MARZO ore 17.00
"Gli strumenti per l'orientamento"
a cura di Bergamo Sviluppo/Camera di Commercio di Bergamo e Provincia di Bergamo
Evento rivolto ai genitori, docenti e studenti delle scuole secondarie di 1° grado, che tratterà il tema degli strumenti che la Camera di Commercio e la Provincia di Bergamo hanno realizzato a supporto dell'orientamento. Evento online.
GIOVEDÌ 30 MARZO ore 17.00
"Le competenze richieste dal mondo del lavoro. Tendenze e prospettive per i futuri lavoratori"
a cura di Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, Confartigianato Imprese Bergamo e Confindustria Bergamo
Evento rivolto ai genitori delle classi 2° delle scuole secondarie di 1° grado, che tratterà il tema delle tendenze del mercato del lavoro a Bergamo con particolare riferimento al settore industriale e artigianale. Evento online.
VENERDÌ 31 MARZO ore 9.00
"Il lavoro che vogliamo"
a cura dell'Ufficio Pastorale Sociale del lavoro
Evento rivolto agli studenti dei centri di formazione professionale, che tratterà il tema del lavoro e delle sue problematiche. Evento in presenza nel Palazzo della Provincia.
VENERDÌ 31 MARZO ore 17.00
"Competenze fantastiche e dove trovarle. Storie di lavoro giovane”
a cura di Spazio Informagiovani - Comune di Bergamo
Operatori e operatrici dell'Informagiovani conducono una riflessione sulle soft skills e sulle diverse occasioni per comprenderle ed acquisirle. Giovani professionisti e professioniste del territorio interverranno per raccontarci le loro esperienze e il mondo del lavoro che cambia, partendo dalle loro scelte formative. Evento in diretta Youtube