EUROPA - Confartigianato firma il Manifesto 'Ricerca e innovazione per il futuro dell’Europa'
“Invitiamo la Conferenza sul futuro dell'Europa a discutere e approfondire nei prossimi mesi le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre la R&I al centro del dibattito sulle future sfide e priorità dell'Unione europea”. È questo il messaggio principale dell’Appello-Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe, lanciato lo scorso novembre Leggere di più
EXPORT - Granelli al Sottosegretario agli Esteri Di Stefano: 'Sostenere le MPI sui mercati internazionali'
“Le piccole imprese sono fortemente impegnate a recuperare sui mercati esteri il terreno perduto a causa della pandemia e della crisi dei consumi interni. Hanno quindi più che mai necessità di essere sostenute nell’attività di internazionalizzazione con strumenti semplici e ‘a misura’ della loro dimensione imprenditoriale”. Leggere di più
REVISIONI – Anara chiede confronto con la Motorizzazione sul Decreto revisioni veicoli pesanti
Sono ancora molti i nodi da sciogliere per l’attuazione del Decreto dello scorso novembre sulla revisione dei veicoli pesanti. Il Presidente dei Revisori Auto di Anara Confartigianato Vincenzo Ciliberti è quindi tornato alla carica con una richiesta di chiarimenti al Direttore Generale della Motorizzazione,Leggere di più
ENERGIA - Il caro-bollette problema per tutte le imprese: riequilibrare subito costi transizione energetica
Il problema del caro-energia riguarda tutto il sistema produttivo nazionale: tanto gli energivori esposti alla concorrenza internazionale, quanto le piccole imprese che pagano la maggior parte degli oneri generali di sistema in bolletta. I piccoli imprenditori sono penalizzati da una distribuzione iniqua di questi oneri, che finanziano per il 49%, pari a 4,7 miliardi di euro, Leggere di più
CREDITO - Le Confederazioni dell'artigianato e delle piccole imprese al Premier Draghi: "Flessibilità e sostegno a imprese per uscire da crisi"
Occorre ricalibrare le politiche di sostegno al sistema produttivo per rispondere alla situazione di elevata incertezza provocata dalla recrudescenza della pandemia, dalla forte crescita dei costi energetici e dalla costante difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.
E’ quanto sottolineano le Confederazioni dell’artigianato e della piccola impresa in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Mario Draghi invitandolo a sensibilizzare le istituzioni europee per evitare l’introduzione di ulteriori rigidità della regolamentazione bancaria che rendono ancora più selettivo e complicato l’accesso al credito per le imprese, specialmente quelle di minori dimensioni.
Per Confartigianato, CNA e Casartigiani le scelte condivise operate nell’ambito della Legge di Bilancio in materia di accesso al credito e di sostegno alla liquidità non sono sufficienti a garantire alle nostre imprese l’ossigeno necessario. La fine della cosiddetta moratoria di Stato ed il progressivo riallineamento del sistema pubblico delle garanzie rischiano di trasformare il graduale ritorno alla normalità in una ulteriore morsa per le imprese che impedisce loro di consolidare una ripresa possibile o, addirittura, di compromettere definitivamente chi non è riuscito ad ancora ad agganciarla.
Le tre Confederazioni rilevano che al 31 dicembre le moratorie a favore del sistema produttivo ancora attive ammontano a un valore superiore a 35 miliardi e da aprile le imprese che hanno contratto nuovi finanziamenti proprio a valere sulle misure di potenziamento delle garanzie pubbliche dovranno iniziare a restituire, oltre alla quota interessi, anche quella relativa al capitale, ben più corposa.
È tutt’altro che scontato che il sistema delle imprese possa assorbire senza contraccolpi tanto la fine delle moratorie, quanto quella del periodo di preammortamento accordati. Diventa indispensabile, pertanto, individuare misure e strumenti che consentano alle imprese di gestire al meglio il rientro alla “normalità”.
Vanno individuate alcune soluzioni per un accompagnamento morbido del sistema produttivo verso l’uscita dalla contingenza negativa.
Una delle priorità è assicurare un allungamento delle esposizioni debitorie, attraverso una misura ad hoc finalizzata a sostenere la rinegoziazione dei debiti, escludendo l’attuale previsione dell’obbligo di erogare credito aggiuntivo. Queste operazioni potrebbero essere supportate dal Fondo di Garanzia per le PMI, anche in misura inferiore rispetto a quanto oggi previsto, e in complementarietà con altre forme di garanzia privata.
Un ulteriore intervento è l’estensione del perimetro della cosiddetta “garanzia pubblica a mercato”, con la finalità di intercettare situazioni, anche nelle PMI, che, pur dovendo ricorrere alla garanzia per l’accesso al credito, non necessitano dell’intensità di aiuto prevista dagli strumenti del Fondo di Garanzia per le PMI, anche in questo caso prevedendo la possibile ed auspicabile complementarietà tra garanzia pubblica e garanzia privata.
Sempre in materia di accesso al Fondo di Garanzia per le PMI, il previsto rientro al regime di valutazione del rating, a partire dal primo luglio 2022 rischia di non essere adeguato a rilevare l’effettiva condizione delle imprese che stanno attraversando la crisi pandemica.
Permane, infine, la necessità di individuare strumenti idonei a sostenere le imprese che operano in settori non interessati dalla ripresa e che oggi, a fronte della recrudescenza della pandemia, rischiano seriamente di uscire dal mercato.
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SCOMPARSA DAVID SASSOLI – Granelli: “Europeista appassionato, attento alle istanze delle piccole imprese”
“Perdiamo un europeista appassionato, un uomo al servizio delle istituzioni e dei cittadini, attento e sensibile alle istanze degli artigiani e delle piccole imprese e impegnato per costruire le condizioni della ripresa sociale ed economica dell’Italia e dell’Europa”. Leggere di più