Studi di settore - incontro Direttore Agenzia Entrate e Associazioni

STUDI DI SETTORE: Il Direttore dell'Agenzia dell'Entrate incontra le associazioni di categoria


Il risparmio è servito con Ticket Restaurant

Una volta di più, Confartigianato Imprese strizza l’occhio alle esigenze della micro e piccola impresa italiana rinnovando per tutto l’anno la Convenzione con Accor Services Italia. Ogni impresa associata potrà acquistare i buoni pasto Ticket Restaurant a condizioni privilegiate. Per l’impresa e per i dipendenti. Con Ticket Restaurant, la prima società del settore grazie alle 53.000 aziende associate e agli oltre 104.000 locali affiliati (fonte: www.ticketrestaurant.it), le imprese potranno approfittare di un menu ricco di vantaggi per la pausa pranzo dei propri dipendenti, anche part – time o collaboratori a progetto. Per primo, la Convenzione offre il 4% di sconto sul prezzo del buono pasto e l’azzeramento delle commissioni di acquisto. Si passa poi al secondo, con l'annullamento delle spese di spedizione dei buoni pasto. Per chi non fosse ancora sazio, il dessert lo offre la casa: un buono vacanza Welcome Travel, con una vasta gamma di sconti ed agevolazioni per decine di località turistiche. Il tutto ad un’unica condizione, un ordine minimo annuo di 700 euro. Il risparmio è davvero garantito. Per l’aziende, che con i buoni pasto Ticket Restaurant possono arrivare a risparmiare l’80% rispetto all’indennità in busta paga, con l’esenzione totale degli oneri fiscali e previdenziali, e per i dipendenti, che con i buoni aumenterebbero del 40% il proprio potere d’acquisto.


Allarme sulla 488, saldo delle agevolazioni a passo di lumaca

Rischiano di trasformarsi in un boomerang le agevolazioni previste dalla legge 488/92 a causa dei ritardi con cui la pubblica amministrazione provvede all’erogazione dei saldi dovuti alle imprese che hanno completato e collaudato le opere realizzate con i contributi della legge. L’ennesimo caso di ritardo dei pagamenti da parte dello Stato nei confronti degli imprenditori è stato denunciato dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini in una lettera indirizzata al Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Guerrini, tra l’altro, scrive: “Nell’attuale situazione di congiuntura negativa, la chiusura delle pratiche con, finalmente, l’erogazione del saldo di un contributo per cui sono stati sostenuti e conclusi da anni i relativi investimenti, costituirebbe, per le imprese beneficiarie, un elemento di certezza di entrata utile a fronteggiare contingenti crisi di liquidità”. Secondo una stima di Confartigianato sono circa 20.000 le imprese in attesa di ricevere l’ultima tranche delle risorse già assegnate e impiegate per finanziare programmi di investimento, come l’acquisto di macchinari e la costruzione di immobili, per l’ampliamento e l’ammodernamento dell’impresa. Ritardi che si trascinano da anni, nei casi più gravi oltre quattro. Notizie incerte, invece, per quanto attiene agli importi che complessivamente devono incassare le imprese che, secondo una stima per difetto, non dovrebbero essere inferiori a un miliardo di euro. A tenere bloccate le risorse, un iter burocratico lungo e tortuoso e la mancata emanazione di un apposito decreto ministeriale che avrebbe permesso di chiudere in poche battute la questione. In effetti il decreto è pronto, manca solo il passaggio della Corte dei Conti. Che però potrebbe richiedere ancora del tempo visto che il testo è stato sottoposto solo di recente al vaglio della magistratura contabile. Una volta che per il provvedimento sarà scattato il disco verde, le banche che hanno gestito le istruttorie di richiesta di contributo potranno certificare la fine dei lavori dando così via libera all’erogazione dei fondi. In effetti, buona parte delle criticità che impediscono alle imprese di ottenere quanto dovuto ruotano attorno a chi deve certificare la fine dei lavori, perché attualmente la legge non indica nessuno in particolare. Il Decreto in via di emanazione identifica tale soggetto negli istituti di credito. Ma anche in questo caso si rischia di incappare in una burocrazia - comunque più leggera di quella dello Stato - ma sempre una burocrazia. Con tutti i rischi connessi di maggiori costi e ulteriori ritardi. Nella lettera inviata dal Presidente di Confartigianato al Ministro Scajola, Guerrini suggerisce una via alternativa a burocrazia zero: “consentire alle imprese di autocertificare la fine lavori, magari mediante asseverazione delle opere da parte di un professionista abilitate”. L’invito rivolto a Scajola è comunque quello di adottare “ogni utile provvedimento teso a velocizzare la chiusura istruttoria delle situazioni tuttora pendenti”. Ma la questione dei ritardi nel pagamento dei saldi delle agevolazioni, dipendenti o meno, dall’attuale mancanza del validatore delle istruttorie, non è l’unico aspetto critico della legge 488/92. Un preoccupante capitolo l’ha scritto, infatti, la Finanziaria 2008 che ha dato un giro di vite sulla cosiddetta “perenzione amministrativa” facendo scendere da sette a tre anni il periodo di conservazione dei residui delle spese in conto capitale. Con la conseguenza che le spese relative agli stanziamenti iscritti in bilancio nel 2004 e negli anni precedenti, concesse ai progetti “non cofinanziati” che avevano diritto ai contributi a fondo perduto sono state “congelate” nello status di prescrizione anticipata.


Decreto Milleproroghe Della Valle (Confartigianato Auto-bus operator): «Imprese di autonoleggio colpite da norme assurde»

“Norme assurde che mettono in ginocchio migliaia di imprese”: così Willy Della Valle, Presidente di Confartigianato Auto-bus operator (che rappresenta 3.000 imprese, con 10.000 addetti, che svolgono attività di trasporto persone) giudica le nuove regole sul servizio di noleggio con conducente contenute nel Decreto Milleproroghe all’esame dell’Aula del Senato.Leggere di più


Il “Milleproroghe” blocca il noleggio con conducente

Il decreto “Milleproroghe” raccoglie la fiducia del Senato ma non quella degli imprenditori italiani. Ad alzare per primi la voce, preoccupati per alcune “norme assurde che mettono in ginocchio migliaia di imprese”, sono gli operatori del trasporto persone, un settore in cui Confartigianato rappresenta 3mila imprese e 10mila addetti. Per il Presidente di categoria, Willy Della Valle, “non si può utilizzare un decreto come il cosiddetto “Milleproroghe” per stravolgere i principi di una legge organica e complessa che disciplina il nostro settore, la legge 21/1992”. Una rivoluzione netta, che rompe con le regole del passato. Quello che passa ora all’esame della Camera dei Deputati, infatti, è un decreto che limita l’operatività del noleggio con conducente alle richieste effettuate presso la rimessa di riferimento del veicolo, e non più presso la sede del veicolo. Rimesse e sede che, stando alla nuova normativa, “devono essere situate, esclusivamente, nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione”. Un tema, questo, che rappresenta il principio fondante delle modifiche alla storica 21/1992. La sensazione, però, è che dietro a questa tendenza “ci sia, esclusivamente, la risposta alle criticità di Roma e dei comuni limitrofi alla Capitale”, rilancia Della Valle. Con il “Milleproroghe”, inoltre, i Comuni potranno regolamentare l’accesso nel proprio territorio dei veicoli autorizzati al trasporto persone da altri comuni. Per richiedere il permesso, gli imprenditori dovranno pagare un “importo di accesso” e farne richiesta agli uffici comunali. Per mantenerlo, invece, dovranno “obbligatoriamente avere la disponibilità di una sede, di una rimessa o di un pontile d’attracco situati nel territorio del Comune che ha rilasciato l’autorizzazione”, si legge nel documento approvato dal Senato l’11 febbraio 2009. I correttivi alla legge dovrebbero distinguere definitivamente anche il raggio d’azione dei taxi da quello delle vetture a noleggio con conducente, mettendo al bando gli operatori abusivi. E’ per questa ragione, probabilmente, che “nei Comuni ove sia esercitato il servizio di taxi, i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare, a disposizione dell’utenza, esclusivamente all’interno della rimessa”. In altre parole, la prenotazione del noleggio con conducente potrà avvenire solo e soltanto all’interno delle rimesse. Sempre nelle rimesse, situate all’interno del territorio comunale che ha rilasciato l’autorizzazione, devono avvenire “l’inizio ed il termine di ogni singolo servizio di noleggio con conducente”. Nessun cambiamento, invece, per quanto riguarda l’uso delle corsie preferenziali e “delle altre facilitazioni alla circolazione previste per i taxi e gli altri servizi pubblici”. Rinchiusi nelle rimesse, costretti a pagare tasse esclusive ed obbligati a tenere un “innovativo” foglio di servizio. L’ultima delle novità introdotte nel decreto “Milleproroghe”, infatti, è quello stesso onere che, in nome della semplificazione, molte altre categorie hanno perso. Il foglio di servizio, vidimato e timbrato dall’azienda, dovrà riportare “la targa del veicolo, il nome del conducente, data, luogo, lunghezza e durata del tragitto, oltre ai dati del committente”, come previsto dal correttivo all’articolo 11 della 21/1992. Oneri aggiuntivi, limiti alla concorrenza e all’operatività degli imprenditori del settore e, come se non bastasse, sanzioni severe per chi sgarra. Alla prima infrazione degli articoli 3 e 11, rispettivamente la limitazione ad operare dalle rimesse e la tenuta del foglio di servizio, la pena prevede un mese di sospensione dell’attività alla prima sanzione, due mesi alla seconda, tre mesi alla terza e “la cancellazione dal ruolo” alla quarta reiterata violazione.


Confartigianato - ACI, due carte per viaggiare in sicurezza

Nella gamma delle Convenzioni nazionali si conferma per tutto il 2009 l’Automobile Club Italia, un partner prestigioso al fianco degli artigiani associati a Confartigianato.. Grazie all’accordo, gli imprenditori, i pensionati ANAP ed i collaboratori delle Associazioni provinciali potranno acquistare due tessere ACI, Gold e Sistema, a prezzi assolutamente competitivi, con sconti che vanno dal 22 al 29%. Le due tessere in convenzione, ACI Gold e ACI Sistema, offrono tutti i servizi di assistenza tecnica in Italia, nei Paesi membri dell’Unione europea e anche, ma soltanto per la versione Gold, in Svizzera ed in Croazia. Servizi di cui potrà beneficiare il mezzo associato alla tessera, chiunque sia alla guida, tanto in Italia quanto in Europa, ed il titolare della carta, qualunque sia il veicolo su cui sta viaggiando, in Italia per la Carta Sistema, con l’estensione all’Europa, Svizzera e Croazia per la versione Gold. Le due carte coprono ogni servizio di assistenza tecnica. Si va dal soccorso stradale all’auto sostitutiva, dal rimpatrio del veicolo ai servizi accessori, come il rimborso delle spese di albergo e di viaggio. Inoltre, per la più prestigiosa delle due tessere, la Gold, l’ACI offre una centrale telefonica riservata, con sconti ed agevolazioni per il noleggio di un auto e per la sostituzione di pneumatici, batterie e lubrificanti. Oltre all’assistenza tecnica, le due carte offrono la tutela legale, per il recupero dei punti patente o il rimborso delle spese legali sostenute in caso di incidente, una vasta gamma di sconti per alberghi, ristoranti e musei, ed infine il servizio di assistenza medico-sanitaria, pediatrica e cardiologica per il titolare della tessera ed i suoi familiari. Inoltre, chi approfitterà della convenzione Confartigianato - ACI potrà contare su una centrale medica operativa 24 ore su 24. Per i soci Confartigianato, la tessera ACI Gold costa il 22% in meno rispetto al prezzo ordinario, che scende così da 89 a 69 euro. La tessera ACI Sistema, invece, potrà essere acquistata con uno sconto del 29%, con il prezzo riservato agli associati fissato a 49 euro, invece dei 69 euro ordinari.