Lavoro accessorio, al via la fase sperimentale
Il 12 marzo 2008 il Ministero del Lavoro ha pubblicato un Decreto ministeriale con il quale avvia la fase sperimentale del contratto di lavoro accessorio. Il 27 marzo, una nota dell’Inail ne ha definito le condizioni assicurative e previdenziali. Saranno i lavoratori impiegati nella vendemmia 2008 a testare la nuova forma “contrattuale” che, nel caso di esito soddisfacente, potrà essere allargata anche ad altri settori produttivi. Ma cos’è il lavoro accessorio? In sintesi, tutte le attività di natura occasionale svolte da persone a rischio di esclusione sociale, non ancora entrate nel mondo del lavoro o in procinto di uscirne, come i disoccupati, i pensionati, gli studenti, i disabili, gli utenti di comunità di recupero e gli extracomunitari regolari che hanno perso il posto di lavoro. Istituito nel 2003 dal Decreto n. 276 del Ministero del Lavoro, il lavoro accessorio comprende i piccoli interventi di manutenzione domestica, di edifici e monumenti, l’assistenza domiciliare, la realizzazione di manifestazione sportive e culturali e le vendemmie di breve durata. E saranno proprio i lavoratori delle vendemmie a sperimentare per primi questa nuova disciplina contrattuale. Per farlo, il Ministero del Lavoro ha scelto undici province: Bari, Bolzano, Catania, Latina, Lucca, Milano, Treviso, Udine, Varese, Venezia e Verbania. Di lavoro occasionale si parla, ed è per questo che è stato posto un limite massimo di retribuzione annua. Un lavoratore, infatti, non potrà ricevere da uno stesso datore di lavoro più di 5mila euro in un anno. L’unica eccezione al tetto di retribuzione è prevista per le imprese familiari del commercio, dei servizi e del turismo, per le quali la soglia massima è stata fissata a 10mila euro annui totali. La retribuzione avverrà attraverso dei buoni lavoro, il cui valore nominale è stato fissato dal Ministero del Lavoro a 10 euro lordi. Le aziende acquisteranno i “ticket”, per poi consegnarli ai lavoratori che, a loro volta, li riscuoteranno presso i centri autorizzati. Dagli attuali 10 euro, però, verrà trattenuto il 5% dall’Inps, come costo di gestione del servizio, e le percentuali per i contributi previdenziali e assicurativi.
Contratto a tempo determinato: 36+8 mesi il limite massimo Firmato un avviso comune tra le Organizzazioni artigiane ed i Sindacati che eleva di ulteriori 8 mesi la durata massima del contratto a tempo determinato
Oggi Confartigianato e le altre Organizzazioni dell’artigianato hanno siglato con CGIL, CISL e UIL un avviso comune che consente di superare di ulteriori 8 mesi la durata massima del contratto a termine fissata in 36 mesi dalla recente Legge sul Welfare.Leggere di più
CENTRI ESTETICI Confartigianato Estetica: “No a confusioni tra estetista e medico estetico. Per tutelare i consumatori un Codice deontologico anti-abusivi”
“I consumatori devono avere ben chiara la differenza tra l'ambito di attività dei centri estetici e quello della medicina estetica. C’è troppa confusione che va a scapito della sicurezza e finisce per criminalizzare la categoria delle imprese di estetica”.Leggere di più
estetica
CENTRI ESTETICI - Confartigianato Estetica: No a confusioni tra estetista e medico estetico.
Il nuovo accordo del legno fa scattare gli stipendi dei lavoratori
Integrato il Contratto Collettivo Nazionale di lavoro dei dipendenti delle imprese artigiane del settore Legno, Arredamento e Mobili, chiuso lo scorso 11 ottobre. Il nuovo accordo, messo a punto dalla Commissione Tecnica Paritetica, è stato sottoscritto il 23 aprile dalle Organizzazioni Sindacali FeNEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL. Oggetto dell’intesa, la definizione degli scatti di anzianità e dei periodi di prova e preavviso per i nuovi livelli/categoria F e C Super, introdotti lo scorso autunno. L’accordo prevede anche un’ulteriore novità: “Al fine di riconoscere un maggior valore alla professionalità” – si legge nel testo – è stata effettuata anche una riparmetrazione complessiva degli stipendi che entrerà in vigore a partire dal 1° dicembre 2008. Gli aumenti previsti vanno dai 15,494 euro del livello AS, agli 8,522 del livello E. In termini di retribuzione, resta invariato lo stipendio dei lavoratori della categoria F, considerata una categoria di passaggio. Fissata in quattro settimane la durata del periodo di prova e in sei giorni quella del periodo di preavviso. Scatto di 11,181 euro per la categoria C Super. Lo stipendio base così aggiornato, passa da 775,86 a 796,23 euro. Ma solo dal 1° Dicembre 2008. Più articolato il piano dei periodi di prova e di preavviso dei lavoratori livello C Super. Per gli operai il periodo di prova è stato fissato in 6 settimane, e quello di preavviso in sei giorni. Più breve il periodo di prova degli impiegati: 3 mesi. Che scendono a 2 mesi nel caso di impiegati con esperienza almeno biennale nella mansione assegnata. Un mese di preavviso per i lavoratori con cinque anni di anzianità; un mese e mezzo quando l’anzianità di servizio è compresa tra cinque e dieci anni; due mesi, quando l’anzianità supera i dieci anni. Per quanto riguarda l’aggiornamento degli scatti di anzianità dei rimanenti livelli contrattuali, a partire dal prossimo dicembre i lavoratori troveranno in più in busta paga: 15,494 euro (AS), 13,944 (A), 11,879 (B), 10,329 (C), 9,296 (D), 8,522 (E). Il nuovo accordo introduce, inoltre, una norma contrattuale che regola i rapporti tra datore e lavoratore in caso di malattia, infortunio non sul lavoro, infortunio sul lavoro e malattia professionale, quando l’evento si verifica nel periodo di prova o di preavviso. In queste circostanze è prevista la sospensione della prova o del preavviso che perdura fino al termine del periodo di malattia, comunque non oltre il periodo massimo consentito per la conservazione del posto. Il ritorno al posto di lavoro mette nuovamente in moto il meccanismo di calcolo dei giorni residui per la decorrenza del periodo di prova o di preavviso.
Confartigianato, le persone che muovono le imprese
Sarà Senigallia lo scenario del primo “Meeting di Confartigianato Persone”. Un incontro che Cesare Fumagalli, Segretario generale di Confartigianato, ha definito come “il primo di una serie di appuntamenti annuali per mostrare le potenzialità del Sistema Confartigianato nel Sociale eer confrontarsi con gli interlocutori istituzionali. Sarà un’iniziativa di grande impatto interno ed esterno al nostro mondo, complessa e ricca di eventi ed appuntamenti”. A Senigallia, dal 28 al 31 maggio, Confartigianato mostrerà il proprio “lato umano”, quello che ogni giorno aiuta imprese, imprenditori e lavoratori, grazie al Caaf e al Patronato Inapa, e che accompagna gli associati nel tempo libero, grazie al lavoro dell’Ancos. Sarà presente anche l’Anap, che proprio a Senigallia presenterà i primi dati della campagna nazionale contro l’Alzheimer, l’iniziativa per la prevenzione e la predizione del temibile morbo che l’Associazione anziani ha intrapreso insieme all’Università La Sapienza di Roma, alla Croce Rossa Italiana e alla FIMeG, la Fderazione dei medici geriatri. Sarà il Sociale, dunque, il leit motiv dell’intero meeting. Famiglia e terza età in vetrina, ma anche salute, immigrazione e politiche sociali. Numerosi i momenti di confronto e dibattito. A cominciare dalla tavola rotonda cui interverranno gli esponenti del Governo e dell’opposizione per affrontare il tema delle politiche sociali attuate nel nostro Paese. Con i rappresentanti istituzionali si parlerà degli interventi per la famiglia e l’immigrazione, puntando l’attenzione sull’ennesima discriminazione tra lavoro dipendente e autonomo in materia previdenziale. Il meeting sarà, al tempo stesso, un momento per conoscere e far conoscere, mostrando quanto sta facendo Confartigianato per il sociale. Dal progetto “Ahead”, per combattere la discriminazione razziale in campo lavorativo, al progetto “Alzheimer” in campo medico, passando per le iniziative delle Associazioni territoriali. Lo sportello Salute istituito in Liguria, lo Sportello anziani di Enna e l’Osservatorio sulla qualità della vita dell’Associazione di Ancona sono soltanto alcune delle iniziative sociali intraprese dalle sedi provinciali di Confartigianato. Esempi vincenti di “buone pratiche” sociali, da replicare sul territorio Confartigianato e da presentare all’esterno, perché, come ha sottolineato Fumagalli, “bisogna affermare il ruolo del Sistema Confartigianato nella società moderna, valorizzando il bagaglio di esperienze e di valori di cui ci sentiamo portatori”.