replica a il giornale consultazioni marini
Consultazioni del Presidente Franco Marini con le parti sociali - Il Presidente Guerrini replica a 'Il Giornale': Bene metodo di ascoltare la 'voce' del Paese che produce
70.000 artigiani mobilitati per Carnevale. 420 milioni la spesa in maschere, dolci, scherzi
Carnevale rimane un appuntamento significativo per l’attività di molti artigiani soprattutto nei settori della lavorazione della carta e del cuoio, sartoria, acconciatura, estetica, pasticceria, carpenteria.Leggere di più
COMUNICATI STAMPA - CARNEVALE
Carnevale:70.000 artigiani mobilitati per Carnevale. 420 milioni la spesa in maschere, dolci, scherzi
Tornano gli sconti Fiat-Confartigianato sulle quattroruote più amate dagli artigiani
Anche per il 2008 gli artigiani associati a Confartigianato che hanno intenzione di cambiare la propria autovettura scegliendone una del gruppo Fiat, potranno farlo a prezzi vantaggiosissimi, grazie all’ormai storica Convenzione con la casa torinese che quest’anno prevede condizioni economiche ancora migliori di quelle del 2007. Dopo l’accordo Fiat-Professional, siglato ai primi dell’anno dalla Confederazione, con sconti sui modelli più richiesti di veicoli commerciali Fiat, ecco nuovamente attive le agevolazioni per l’acquisto delle autovetture dei listini Fiat, Lancia, Alfa Romeo, di tutti i segmenti: city car, monovolume, berlina, coupè, station wagon. Del marchio Fiat entrano in borsino cinque nuovi modelli, portando a 11 il numero totale. Le novità sono rappresentate dalle piccole Panda e Seicento, dalla Grande Punto e dalle monovolume Doblò e Ulysse. Lo sconto più alto premia un vero e proprio cavallo di battaglia della Fiat: la Punto Classic proposta con un prezzo ritoccato verso il basso del 19%. Auto dell’anno 1995, la Punto non porta nessuna traccia degli anni, grazie al restyling integrale operato nel 2005. Ottima per il tempo libero non scherza neanche sul lavoro grazie al portabagagli capiente, cresciuto negli anni di 7 centimetri. Seicento e Multipla seguono la Punto nella classifica delle più scontate. Per entrambe -17%. Poco da dire sulla piccola e agile Seicento, regina dei parcheggi in spazi proibitivi, qualcosa in più sulla Multipla. Può non piacere a tutti per quelle linee così diverse, eppure sono state proprio loro ad averle aperto le porte del MOMA, l’avveniristico museo di arte moderna di New York. La ripartizioni degli spazi è geniale: l’unica auto della categoria ad avere sei posti uniti a un capiente bagagliaio. Rispetto al 2007 sale di due punti, fino a quota –16%, lo sconto sulla Croma, la vettura Fiat più alta di gamma. Al gioiellino firmato Giugiaro, non manca niente, perché quello che eventualmente non c’è può essere aggiunto come optional: clima automatico bi-zona, DVD per i passeggeri posteriori, cuise control… L’unica SUV Fiat, la Sedici, è proposta a –14%, insieme alla elegante e superaccessoriata Ulysse. Un Punto in meno (-13%) per la monovolume tutta porte e superfici vetrate, Doblò. Grande Punto, Bravo, Panda 4X4 e 4X2, quest’ultima auto dell’anno 2004, si attestano alla stessa percentuale di sconto dello scorso anno: -11%. Sconto un po’ inferiore (-7%) per un modello Panda davvero speciale, la Natural Power. Si tratta della versione ecologica alimentata a metano che vanta consumi e costi di gestione bassissimi. Talmente bassi che, se sommati agli eco incentivi statali, e allo sconto Confartigianato, si trasforma in un’auto da non perdere. Passando poi al marchio Lancia confermati sconti e modelli del 2007. La piccola Musa, sorella snob della Fiat Idea, dalle linee vintage stile Ardea, è concessa con uno sconto dell’11%; -10% per l’elegante city car Ypsilon; -14% per la monovolume a otto posti Phedra, famosa, tra l’altro per i 60 vani portaoggetti, che permettono di ‘perdere’ con gran comodità occhiali, telefoni, cd, e monetine. Le sportive Alfa Romeo chiudono in bellezza la Convenzione di Confartigianato, con una ventata di sconti che, a seconda dei modelli, arriva fino al 16%. E’ questo il caso della 147 (che appartiene al segmento delle compatte a due volumi a tre o cinque porte) e della Gt, riconoscibile per le linee filanti uscite dal Centro Stile Bertone. Tre punti in mento (-13%) per 159 (versione berlina o station wagon), Brera e Spider. L’accordo Confartigianato-Fiat è valido per le autovetture ordinate presso la rete concessionaria italiana dei marchi Fiat, Lancia, Alfaromeo dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2008 ed immatricolate entro l’anno. Semplici le condizioni per usufruire degli sconti previsti dall’accordo: l’impresa iscritta a Confartigianato, all’atto della prenotazione, dovrà presentare alla concessionaria Fiat la tessera di iscrizione del 2008, oppure consegnare una lettera in originale su carta intestata dell’Associazione provinciale di Confartigianato, che ne comprovi lo status di socio.
Sono 70mila gli artigiani dietro la maschera del Carnevale
A Carnevale ogni scherzo vale? Forse sì, ma non per tutti. C’è chi il Carnevale lo prende seriamente e di questi tempi ha un gran da fare. Sono gli oltre 70mila artigiani che lavorano per tirare il carro della più divertente tra le feste, il Carnevale, uno “scherzo” da 420 milioni di euro di fatturato. Pasticceri, sarti e parrucchieri: dietro alla maschera del Carnevale ci sono ancora loro, gli artigiani. Ognuno con la propria arte e la propria competenza. C’è chi arricchisce la tavola delle feste e chi realizza le maschere, chi trucca e chi veste il festoso popolo del Carnevale. La prima gioia della festa che precede la Quaresima viene dai 45mila pasticceri italiani che porteranno sulla tavola degli italiani 17mila tonnellate tra frittelle e castagnole, oltre a 3.200 tonnellate di frappe ed altre specialità tradizionali. Ricette semplici e tipiche del proprio territorio, come i berlingozzi toscani o le sfrappole romagnole, le bugie liguri o gli struffoli napoletani. Un “vassoio” da 120 milioni di euro che addolcirà le feste dei più golosi. Ma i veri protagonisti di questo periodo sono i 3.500 artigiani d’arte che confezionano le maschere del Carnevale, quelle della più antica tradizione come quelle più “giovani” e fantasiose. A loro si affiancano quasi 7mila acconciatori, 3mila truccatori ed altrettanti sarti, pronti a tagliare a colpi di forbice i costumi della meraviglia carnevalesca. Un settore che muoverà circa 200 milioni di euro e i carri allegorici che sfilano per le vie di Venezia, di Viareggio e delle altre città italiane dove il Carnevale si trasforma in uno spettacolo di luci, suoni e colori. Si stima che in Italia siano circa 60 le località capaci di attirare almeno 30mila persone, tra le altre Fano, Putignano, Acireale e Cento, e proprio quest’anno, per la prima volta negli ultimi cinque anni, il numero di turisti, italiani e stranieri, che festeggeranno il Carnevale nel nostro Paese dovrebbe aumentare, arrivando a contare 9 milioni di persone. Ma il Carnevale, oltre che di dolci e costumi, è fatto anche di scherzi, giochi, coriandoli e stelle filanti. Circa 2mila artigiani della carta che, finiti i festeggiamenti, dovrebbe fatturare qualcosa come 100 milioni di euro. A loro spetterà, forse, il ruolo più importante: quello di realizzare i giochi tanto amati da giovani e da meno giovani che, proprio a Carnevale, riscoprono il piacere dello scherzo.
Libri obbligatori e luoghi di lavoro: sospeso l’obbligo per le “attività itineranti”
Le attività “itineranti” non hanno l’obbligo di tenuta e di conservazione dei libri obbligatori negli stessi luoghi in cui svolgono la prestazione lavorativa. L’importante chiarimento, più volte sollecitato da Confartigianato, arriva dalla Direzione Generale per l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro che, con la nota circolare n.1604 del 29 gennaio, fornisce le prime indicazioni operative, a cui “tutto il personale ispettivo è tenuto ad uniformarsi”. Così si legge nella nota. In particolare la circolare stabilisce che l’obbligo di tenuta e di conservazione del libro paga e del libro matricola previsto dall’articolo 21 T.U. 1124/1965, va reso compatibile con le particolari condizioni logistiche e organizzative che caratterizzano le attività itineranti (contraddistinte da una continua o temporanea mobilità da parte de lavoratori sul territorio con particolare riferimento ai casi in cui la prestazione lavorativa si svolge presso più luoghi di lavoro nella stessa giornata), nelle quali “risulta estremamente difficoltosa se non in alcuni casi addirittura impossibile, la conservazione e l’aggiornamento dei libri nel luogo stesso in sui si esegue la prestazione lavorativa”. In questi casi, la nota ministeriale chiarisce che “il rispetto degli obblighi in materia di conservazione dei libri obbligatori possa essere accertato in un momento successivo all’accesso ispettivo, e comunque presso la sede dell’impresa o dell’unità produttiva”. La significativa apertura, che allontana il rischio di pesanti sanzioni da tutte quelle imprese per le quali il concetto di azienda è distinto rispetto al luogo di lavoro, prende le mosse dalla constatazione che i libri obbligatori hanno perso parte della funzione di strumenti per far emergere il lavoro irregolare o in nero, dopo l’introduzione dell’obbligo di comunicazione preventiva di assunzione, definito dal Ministero nella circolare come “lo strumento di più immediata verifica della regolare costituzione del rapporto di lavoro”. In base alle nuove disposizioni, il personale “delocalizzato” non dovrà, pertanto, esibire i libri obbligatori per certificare la regolarità dell’impiego, ma la copia della comunicazione preventiva di assunzione o della dichiarazione di assunzione con indicazione degli estremi di registrazione sul libro matricola. Il documento fornisce anche un elenco sommario delle attività che possono rientrare tra quelle “itineranti”: attività edili di modesta entità, con il limite di ditte che occupano nel cantiere fino a 9 lavoratori, escluso titolare e soci; attività impiantistiche, compresa installazione e la manutenzione; servizi di pulizia e facchinaggio al di fuori delle strutture industriali; servizi di consegna e ritiro merci presso clienti e fornitori; servizi di trasporto merci o persone; servizi di vigilanza; attività artistiche e di spettacolo.