1 Febbraio 2008, h. 00:00

Sono 70mila gli artigiani dietro la maschera del Carnevale

A Carnevale ogni scherzo vale? Forse sì, ma non per tutti. C’è chi il Carnevale lo prende seriamente e di questi tempi ha un gran da fare. Sono gli oltre 70mila artigiani che lavorano per tirare il carro della più divertente tra le feste, il Carnevale, uno “scherzo” da 420 milioni di euro di fatturato. Pasticceri, sarti e parrucchieri: dietro alla maschera del Carnevale ci sono ancora loro, gli artigiani. Ognuno con la propria arte e la propria competenza. C’è chi arricchisce la tavola delle feste e chi realizza le maschere, chi trucca e chi veste il festoso popolo del Carnevale. La prima gioia della festa che precede la Quaresima viene dai 45mila pasticceri italiani che porteranno sulla tavola degli italiani 17mila tonnellate tra frittelle e castagnole, oltre a 3.200 tonnellate di frappe ed altre specialità tradizionali. Ricette semplici e tipiche del proprio territorio, come i berlingozzi toscani o le sfrappole romagnole, le bugie liguri o gli struffoli napoletani. Un “vassoio” da 120 milioni di euro che addolcirà le feste dei più golosi. Ma i veri protagonisti di questo periodo sono i 3.500 artigiani d’arte che confezionano le maschere del Carnevale, quelle della più antica tradizione come quelle più “giovani” e fantasiose. A loro si affiancano quasi 7mila acconciatori, 3mila truccatori ed altrettanti sarti, pronti a tagliare a colpi di forbice i costumi della meraviglia carnevalesca. Un settore che muoverà circa 200 milioni di euro e i carri allegorici che sfilano per le vie di Venezia, di Viareggio e delle altre città italiane dove il Carnevale si trasforma in uno spettacolo di luci, suoni e colori. Si stima che in Italia siano circa 60 le località capaci di attirare almeno 30mila persone, tra le altre Fano, Putignano, Acireale e Cento, e proprio quest’anno, per la prima volta negli ultimi cinque anni, il numero di turisti, italiani e stranieri, che festeggeranno il Carnevale nel nostro Paese dovrebbe aumentare, arrivando a contare 9 milioni di persone. Ma il Carnevale, oltre che di dolci e costumi, è fatto anche di scherzi, giochi, coriandoli e stelle filanti. Circa 2mila artigiani della carta che, finiti i festeggiamenti, dovrebbe fatturare qualcosa come 100 milioni di euro. A loro spetterà, forse, il ruolo più importante: quello di realizzare i giochi tanto amati da giovani e da meno giovani che, proprio a Carnevale, riscoprono il piacere dello scherzo.

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