Installatori, al via la tre giorni vicentina

E’ un autunno caldo per la categoria degli installatori di impianti, una categoria che da qui ai prossimi mesi conoscerà il proprio futuro, in fatto di legislazione ed innovazione tecnologica. Normativo perché è ormai in fase di definitiva approvazione la modifica alla vecchia legge 46/90, quella che disciplina la sicurezza degli impianti. Innovativa in quanto uno dei tanti seminari tecnici della manifestazione vicentina InstallerExpo sarà dedicato al doppio-feed 9/13 di Eutelsat, la più recente innovazione tecnologica nella ricezione satellitare. Di tutto questo potranno parlare, nella tre giorni fissata alla Fiera di Vicenza dal 4 al 6 ottobre prossimi, gli installatori italiani, un settore che conta 150.890 imprese con 450.000 addetti. Non solo innovazione tecnologica dunque, con presentazioni, tavole rotonde, seminari e corsi di formazione, ma anche un confronto su quanto fatto dalle associazioni di categoria, in primo luogo da Confartigianato, a livello legislativo. L’ultima legge di settore risale infatti al 1990, una data troppo lontana per una normativa al passo con le nuove tecnologie. E’ Luciano Mattozzi, Presidente di Confartigianato Impianti, a sottolineare l’importanza del settore per la crescita della competitività delle piccole e medie imprese. “La diffusione delle reti di informazione e comunicazione risulta decisiva per lo sviluppo delle piccole imprese. E nell'era del mercato globale, quale migliore vetrina aperta al mondo è rappresentata da internet? E’ per questo che Confartigianato - continua Mattozzi - ha avviato una serie di iniziative, azioni ed eventi finalizzati alla creazione delle migliori condizioni affinché si sviluppi, all'interno del nostro sistema, la cultura dell'innovazione. A tal fine sono state attivate relazioni con importanti Enti ed Istituti che a diverso livello si occupano di innovazione”. Ma, oltre che per la continua ed esponenziale innovazione tecnologica, quella degli impiantisti è una categoria in fibrillazione per una nuova normativa che, dopo 17 anni, sta per passare il definitivo esame. E’ ancora il Presidente Mattozzi a parlare. “La modifica della 46/90 non è stata ancora approvata. Esiste un decreto ministeriale recante ‘Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione di impianti all'interno degli edifici’, che ha ricevuto il parere favorevole del Consiglio di Stato e attende il concerto del Ministero dell'Ambiente prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, pubblicazione che dovrebbe essere imminente. La nuova normativa, tuttavia - afferma Mattozzi - non soddisfa ancora le aspettative della categoria in quanto del tutto parziale, essendo ancora in attesa di un secondo decreto ministeriale che regolamenti la parte relativa alle verifiche degli impianti, su cui sta lavorando una commissione insediata presso il Ministero dello Sviluppo Economico”. In effetti, non si tratta di un’autentica riforma della disciplina, ma di un complesso sistema di modifiche alla vecchia 46/90, mirate a razionalizzare e a modernizzare la normativa di settore. La categoria, alla vigilia della definitiva approvazione del decreto ministeriale, può dunque ritenersi soddisfatta per il rafforzamento del profilo professionale, per l’innalzamento dei requisiti di qualificazione, quale presupposto per una maggiore tutela della sicurezza del cittadino, ed infine per vedere estesa la sfera d’applicazione della disciplina a tutti gli edifici, pubblici e privati, ad uso civile, artigiano, produttivo, industriale, commerciale ed agricolo. Resta ancora l’intenzione, come sottolineato dal Presidente di Confartigianato Impianti Luciano Mattozzi, di perseguire l’obiettivo della riforma organica della normativa di settore.


Legge Finanziaria Il giudizio della Giunta Esecutiva di Confartigianato: “Positiva inversione di tendenza rispetto allo scorso anno. Copiamo la Germania per tagliare la spesa pubblica”

“Nella Finanziaria si riscontra una positiva inversione di tendenza rispetto alla manovra economica dello scorso anno. Finalmente sembra esservi attenzione alle Leggere di più


Legge Finanziaria - Giunta Esecutiva Confartigianato

Legge Finanziaria: Il giudizio della Giunta Esecutiva di Confartigianato: Positiva inversione di tendenza rispetto allo scorso anno. Copiamo la Germania per tagliare la spesa pubblica


Aumento dei prezzi? Il Ministro dell’Agricoltura De Castro tira il freno

Aumento della produzione dei cereali, innalzamento del tetto delle quote latte, lotta alle speculazioni sui mercati agricoli, istituzione di un Osservatorio per monitorare i prezzi al consumo. Sarà questa la risposta dell’Unione Europea e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, per fronteggiare il caro prezzi che colpisce le filiere di cereali e latte. E non solo quelle italiane. Lo ha affermato il Ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro, nel corso di un tavolo tecnico che si è tenuto a Roma presso il Mipaf il 20 settembre alla presenza dei rappresentanti di Confartigianato Alimentazione e delle altre organizzazioni delle due filiere. “Gli ultimi dati sull’inflazione – ha detto De Castro – dimostrano che gli aumenti dell’intero paniere alimentare non superano l’1%. Ma non neghiamo che in alcuni comparti ci siano tensioni internazionali che hanno portato ad aumenti maggiori sui prezzi al consumo. Dunque bisogna intervenire”. Interventi, quelli proposti dal Ministro dell’Agricoltura, che mirano a calmierare gli scambi e a scoraggiare le speculazioni. Soprattutto attraverso l’immissione di nuovi stock di latte e grano sul mercato, risultato ottenibile ‘correggendo’ le quote latte e il totale delle superfici comunitarie seminate a cereali. Non si tratta però di interventi strutturali, come ha tenuto a specificare il Ministro De Castro, ma “solo operazioni per ritoccare una situazione congiunturale. Si tratta di un’azione di mercato”. Sul fronte dell’aumento delle semine, l’azione ministeriale ha già prodotto i primi risultati positivi: il 26 settembre il Consiglio dei Ministri di Bruxelles ha deciso di autorizzare un aumento di produzione dei cereali su tre milioni e ottocentomila ettari destinati al riposo (set aside) in tutto il mercato dell’Unione Europea. Una misura disposta proprio per rispondere all’aumento dei prezzi registrato nelle ultime settimane. “Con questa decisione” ha sottolineato De Castro “già con le prossime semine, in autunno in Italia ci saranno circa 180 mila ettari in più coltivati a cereali”. A dicembre la Commissione europea presenterà la sua proposta per fare entrare in vigore le nuove quote latte già dalla prossima campagna di commercializzazione, quindi dal primo aprile 2008. L’esecutivo si è riservato di fornire le cifre. Servono dati concreti, come quelli contenuti nel rapporto sul mercato lattiero in Europa che sarà presentato però solo a fine anno. Angelo Roncacci, responsabile di Confartigianato Alimentazione, ha condiviso le indicazioni a breve temine fornite dal Ministro De Castro. “Ben vengano l’attività di monitoraggio delle filiere e quella di repressione dei fenomeni speculativi, ma c’è ancora molto da fare per rispondere a quella quota di problemi lasciati ancora scoperti dall’azione dell’Agricoltura, che è comunque apprezzabile”. Roncacci, ha poi sottolineato come “irresponsabili e quindi da respingere in pieno le dichiarazioni di organizzazioni della produzione primaria che hanno tentato di colpevolizzare per i costi dei prodotti finali il mondo della trasformazione”. In realtà le piccole imprese e le imprese artigiane, che rappresentano il 90% del tessuto produttivo italiano hanno assorbito i rincari delle materie prime degli ultimi anni (uova, ricotta, burro, latte, oli di semi, etc.) comprimendo i profitti; per cui, a fronte di un aumento del prezzo del grano che nell’ultimo anno ha raggiunto il 60-70%, le imprese di panificazione, come rilevato dall’Istat, hanno ritoccato i listini del 5-10% e quelle della pasta del 10-12 %. Senza interventi di stabilizzazione dei prezzi delle materie prime, sarà difficile che le piccole imprese possano mantenere la competitività sul mercato. In modo particolare, se saranno confermate alcune indicazioni emerse nel corso della riunione del Mipaf: grano duro che da 350 euro la tonnellate (già il doppio del 2007) potrebbe spingersi fino a 500 euro; latte in polvere e burro che potrebbero allinearsi per percentuale di incremento. Tra le proposte di Confartigianato Alimentazione per calmierare i prezzi, c’è quella di un sostegno alle Pmi per acquisti attraverso accordi e contratti che possano accrescerne il potere negoziale. In questo modo anche le imprese più piccole, quelle più svantaggiate, avrebbero più possibilità di contrattare i prezzi delle materie prime.


Tamoil: le stazioni di rifornimento per le imprese e per tutta la famiglia

Grazie alla convenzione di Confartigianato con Tamoil, tutti i familiari delle imprese associate, degli iscritti ANAP, delle Associazioni territoriali e delle loro società controllate, potranno disporre di una comoda carta carburante nominativa ma non personale, utilizzabile quindi da tutta la famiglia. MyCard Tamoil Family, la prima delle due offerte proposte dalla Convenzione, è comoda perché evita di pagare i rifornimenti con i contanti, è utile perché può essere utilizzata da tutta la famiglia, ma soprattutto è economica, considerati i tanti vantaggi a disposizione dei titolari della carta. In primo luogo con la carta carburante le transazioni vengono addebitate il 15 del mese, è totalmente gratuita, nessun canone mensile né costi di commissione previsti, ed infine riserva uno sconto di 2,5 centesimi al litro, cumulabile con qualsiasi promozione, comprese le riduzioni delle stazioni di rifornimento “fai da te”. In più, a vantaggio di chi sottoscriverà la convenzione Confederale, ci sarà il raddoppio del bonus delle raccolte punti Tamoil. La seconda offerta della Convenzione Confartigianato si chiama invece MyCard Tamoil Corporate ed è dedicata alle imprese associate, mantenendo molti dei vantaggi dell’offerta Family Per il piano dedicato alle imprese, e quindi ai possessori di partita IVA, gli artigiani potranno contare su uno sconto di 3 centesimi al litro, cumulabile con altre promozioni ma non con le riduzioni del “fai da te”. Del 10 % sarà invece la detrazione sull’acquisto di lubrificanti Tamoil. Anche per la Carta Corporate il pagamento sarà posticipato a 30 giorni dalla fattura, emessa a cadenza quindicinale, eliminando la vecchia versione della carta carburante e mantenendo nello storico elettronico, e nelle fatture, tutte le informazioni relative alle singole transazioni, con i chilometri percorsi, il luogo, la data ed il costo del rifornimento. Insomma, tutto il necessario per controllare i movimenti della carta di pagamento Tamoil, emessa e gestita dalla Banca Popolare di Milano. Per aderire alla Convenzione Confartigianato – Tamoil è necessario presentare la domanda su carta intestata della Confederazione ed il codice cliente, entrambi ottenibili presso la propria Associazione territoriale.