Una telefonata allunga… il risparmio

Se un tempo una telefonata poteva allungare la vita, oggi, grazie alla convenzione Confartigianato – TIM, con una telefonata si può allungare il risparmio, quantomeno sulla bolletta telefonica. Grazie alla rete telefonica, si può restare in contatto con il proprio mondo lavorativo avendo la possibilità di muoversi. Ma le spese legate alla telefonia mobile, alla connessione internet fruibile attraverso gli apparecchi cellulari, sono ingenti, arrivando anche a rappresentare una voce importante del bilancio aziendale. Per abbattere i costi dei propri soci, Confartigianato ha stretto a livello nazionale una convenzione con TIM, una collaborazione che dura da dieci anni ma che viene continuamente aggiornata e rinnovata, in linea con l’evoluzione tecnologica. Quattro i piani tariffari dedicati agli associati dalla convenzione Confederale. Si comincia dal profilo ASSOBUSINESS 0, particolarmente adatto alle imprese associate che effettuano telefonate superiori ai tre minuti. Il canone mensile di 11 euro viene facilmente ammortizzato dal risparmio sullo scatto alla risposta, inesistente, e dai 5 centesimi al minuto di tariffa verso tutti gli operatori nazionali di telefonia, fissa e mobile. Un profilo che, ad esempio, permette di effettuare chiamate di 6 minuti spendendo appena 30 centesimi di euro. A questo si affianca il piano ASSOBUSINESS 6, che invece strizza l’occhio a chi mediamente effettua telefonate più brevi dei 3 minuti. Un canone mensile di 10 euro, 14 centesimi alla risposta e 6 centesimi al minuto. Il terzo piano permette invece di bloccare il costo mensile della bolletta telefonica, potendo contare su un pacchetto prefissato di traffico voce, mail ed SMS, senza ulteriori costi aggiuntivi. Scegliendo TUTTO COMPRESO PROFESSIONAL 60, infatti, si hanno, al prezzo di 50 euro di canone mensile, 600 minuti di traffico telefonico, 200 SMS, 60 minuti di ascolto di segreteria telefonica e fino a 600 Mb di traffico internet. L’offerta riserva anche ulteriori vantaggi a chi passa a TIM, tre mesi di canone gratuito, o per chi attiva un nuovo contratto, sconto del 50 % sul canone dei primi due mesi. L’ultimo dei quattro piani tariffari si chiama 1 CENT NEW Scatto Zero. Nessuno scatto alla risposta, 13 centesimi al minuto ed un canone di 5 euro mensili. Non è finita qui però, perché oltre al risparmio rappresentato dai quattro diversi piani tariffari, grazie all’accordo della Confederazione con TIM, si potrà godere anche di due ulteriori sconti legati alla spesa telefonica mensile. Infatti, grazie allo SCONTO ASSOCIAZIONE, verrà applicata una riduzione ad utenza che varia dal 2 all’8 % a seconda della spesa totale prodotta da tutte le imprese artigiane che hanno aderito, o aderiranno, al progetto. Attualmente lo sconto riservato alle imprese di Confartigianato è del 4% mensile. L’ultimo vantaggio è rappresentato dallo SCONTO BUSINESS, un’ulteriore detrazione sul proprio traffico personale che varia dal 6 al 35%. Oltre a queste offerte, sono previste anche una serie di agevolazioni sull’acquisto di terminali e telefoni cellulari TIM, proposte consultabili alla sezione Convenzioni del sito www.confartigianato.it e presso gli uffici delle Associazioni territoriali.


Confartigianato e TIM viaggiano in banda larga

Avere sempre a portata di mano una connessione in banda larga può tornare utile a molti imprenditori, soprattutto a quelli che spesso si trovano in viaggio per lavoro e che necessitano di un collegamento continuo con la Rete. E’ soprattutto a questi che si rivolge l’offerta “Alice Mobile Broadband”, attivabile anche grazie alla convenzione tra Confartigianato e TIM. Aderendo a tale offerta, si potrà viaggiare in banda larga ad una velocità standard di circa 3,6 Mbps in download e fino a 384 kbps in upload, in pratica alla stessa velocità di connessione di una buona ADSL su rete telefonica fissa. Senza però l’intralcio rappresentato da cavi, cavetti o prese telefoniche. Con Alice Mobile Broadband sarà quindi possibile trasmettere dati, scaricare documenti e viaggiare in rete con un buon rapporto qualità – prezzo. Perché spesso sono propri i costi elevati a bloccare gli imprenditori nella scelta e nell’utilizzo delle tecnologie wireless, quelle senza cavi di connessione. Confartigianato e TIM propongono due offerte alle imprese associate, venendo incontro alle esigenze economiche degli imprenditori. La prima delle due offerte disponibili, entrambe della durata contrattuale di 24 mesi, è particolarmente adatta a chi scarica meno di 200 Mb mensili. Per i primi due mesi si ha a disposizione un traffico dati illimitato, pagando esclusivamente la rata mensile da 1,99 euro per l’acquisto del modem, integrato o da connettere attraverso porta USB al proprio PC portabile, mentre per le restanti 22 mensilità si pagheranno 16,99 euro, comprensive di Alice Mobile 200, l’offerta che concede fino a 200 Mb di traffico internet e della rata per il modem. La seconda opzione è invece adatta a chi naviga il web più spesso, arrivando ad assicurarsi, con 30 euro mensili, fino a 1 Gb di traffico dati, grazie al piano ALICE MOBILE 1.000, e l’acquisto del modem da utilizzare con il proprio PC portatile. E per i primi due mesi si potrà contare su un traffico dati illimitato e gratuito. Per gli imprenditori artigiani arriva dunque un’opportunità che viaggia in rete, e non soltanto su quella Confederale.


Dopo l'Euro il SEPA

Entro il 2010 il sistema bancario italiano migrerà nel SEPA (Single Euro Payments Area), il sistema di armonizzazione dei pagamenti effettuati con strumenti differenti dal contante all’interno dell’area Euro. Il SEPA renderà più scorrevole, efficiente e sicuro il flusso del denaro tra i paesi dell’Europa a 27, dei tre stati SEE (Norvegia, Liechtenstein e Islanda) e della Svizzera. Un passo importante per la UE che punta a diventare entro i prossimi anni lo spazio economico più competitivo del mondo, e per le banche, chiamate a un rapido processo di ammodernamento dei servizi. Il compito del SEPA non è da poco, dovrà livellare, infatti, tutte le differenze tra i sistemi di pagamento e le tecniche bancarie dei singoli Paesi, per garantire operazioni transfrontaliere più snelle a costi più bassi, il tutto in moneta elettronica e non più in cash, quest’ultimo destinato a scomparire dalle transazioni, almeno in un’ottica di lungo termine. Progressivamente tutti i servizi di pagamento elettronico utilizzati all’interno dell’area – come bonifici, carte di credito, PagoBancomat – verranno trattati come fossero ‘nazionali’. Il primo servizio bancario che diventa ‘europeo’ è il bonifico. Dal 28 gennaio 2008, per un pagamento in area SEPA, si dovrà utilizzare l’IBAN, il codice bancario che identifica ogni singolo conto corrente, costituito da 27 caratteri che racchiudono in modo standard il paese in cui è residente il conto, la banca, lo sportello, e il numero del rapporto bancario. Gli istituti di credito italiani aderenti all’ABI, sono impegnati da tempo nelle operazioni di attribuzione del codice, che ogni correntista può trovare stampato sull’estratto conto che le banche inviano periodicamente alla clientela. Confartigianato – attraverso l’impegno del Vice Presidente Vicario Tullio Uez e del responsabile del settore Credito Matteo Morandi – collabora da mesi con l’Associazione Bancaria Italiana, Banca d’Italia e Associazioni rappresentative, per rendere il più scorrevole possibile la migrazione nello spazio SEPA.


Quando gli sconti viaggiano su quattroruote

C’è tempo fino a dicembre per acquistare un veicolo Fiat con tutte le agevolazioni previste dalla convenzione stipulata tra Confartigianato e la casa torinese, per dare una marcia in più alle imprese artigiane associate alla confederazione. Nell’offerta rientrano i modelli più richiesti delle linee Fiat “professional” (che in primavera ha soppiantato la divisione Veicoli Commerciali) e “automobili” di Fiat, Lancia e Alfa Romeo. In cima alle preferenze dei tanti artigiani che dall’inizio del 2007 hanno scelto per il loro business il marchio Fiat, si trova anche in questo secondo semestre la linea “professional”. D’altra parte sarebbe strano il contrario: da gennaio a settembre i veicoli da lavoro Fiat hanno segnato un primato storico di vendite sia in Italia che in Europa. Un motivo ci sarà. Partendo dalle piccole van, Panda e Seicento sono offerte con uno sconto dell’11%, percentuale che sale al 15% per la Punto. Nel segmento medie, il prezzo della Grande Punto Van è scontato del 12%, mentre per Strada - il piccolo e versatile pickup da lavoro e tempo libero - e Idea lo sconto è del 15%. Un punto in più per Stilo Van: 16% Guardando le statistiche, il segmento che più attira gli artigiani, non è rappresentato né dalle piccole quattroruote, né dalle medie. La taglia giusta per il loro lavoro pare la ‘large’, quella subito al di sotto del furgone tipo Ducato. L’offerta in questa fascia è molto ampia. Si parte dai van Multipla e Ulisse offerti a meno 15%, per arrivare alle più amate, sempre a dar retta ai numeri dei modelli più venduti: Doblò Cargo scontato del 14%, Scudo (-20%) e Nuovo Scudo (-16%). Quando il lavoro richiede spazio aggiuntivo scende in campo il Ducato, venticinque anni di collaudata affidabilità, scontato del 20%, o il Nuovo Ducato (-16%). Per tutti i veicoli commerciali inseriti nella convenzione di Confartigianato è possibile estendere la garanzia sino a 5 anni o a 120.000 chilometri. In questo caso lo sconto sull’acquisto si riduce del 2%. Oltre agli sconti, Fiat, in collaborazione con SAVA, offre anche altre agevolazioni sull’acquisto, con finanziamenti rateali (TAN 5.90% - durata fino a 72 mesi – anticipo minimo 15% - differimento rata 180 giorni – spese apertura 250 euro + bolli) o leasing (TAN 5.90% - durata da 30 a 60 mesi – anticipo variabile da 10% a 30% - differimento rata 180 giorni – valore riscatto finale variabile dall’1% al 15% - spese apertura 250 euro + bolli). Se si desidera, poi, una vettura tradizionale sui cui trasportare la famiglia al posto degli attrezzi da lavoro, ecco che la convenzione Confartigianato-Fiat interviene nuovamente per tagliare i prezzi di listino. L’offerta riguarda 10 modelli tra i più venduti del gruppo. Sconto del 10% su Fiat Panda 4x2, Grande Punto, Bravo, Alfa Romeo Brera e Spider e Lancia Y; 11% su Alfa Romeo 159, anche station wagon; 12% su Alfa Romeo 147 e Gt; 14% su Fiat Sedici, Croma e Lancia Phedra; 16% su Fiat Multipla.


Le pmi alla conquista del mediterraneo

Dal 13 settembre girano più veloci le lancette che scandiscono il conto alla rovescia della creazione dell’Area di libero scambio euro-mediterranea, il più grande mercato comune del mondo, che a partire dal 2010 coinvolgerà 37 Paesi e 700 milioni di consumatori. L’accelerazione è stata impressa da Confartigianato con l’iniziativa “Comunità delle PMI del Mediterraneo”, presentata ufficialmente alla Fiera del Levante di Bari. L’idea era nell’aria da tempo, almeno dallo scorso anno, quando, sempre nella sempre nella stessa sede, Confartigianato Bari aveva lanciato la proposta di giocare d’anticipo sulla data del 2010, intensificando il dialogo e la cooperazione con le associazioni delle piccole e medie imprese dei paesi coinvolti nel processo, in modo da rendere più agevole l’ingresso su questo nuovo mercato alle aziende italiane. “La creazione di filiere produttive sovranazionali – ha spiegato il Presidente Guerrini nel corso della cerimonia di presentazione dell’accordo – sono oramai un fattore di successo nella competizione globale. Nel Mediterraneo sono soprattutto le Pmi ad aver bisogno di un supporto all’internazionalizzazione e di una protezione dai suoi contraccolpi negativi. Se le Pmi dell’area si integreranno sempre più, sapranno cogliere meglio le occasioni offerte dalla riacquisita centralità del Mediterraneo, soprattutto in vista della creazione di un’area di libero scambio a partire dal 2010”. Il presidente Guerrini ha poi centrato l’attenzione sul ruolo di Confartigianato e delle altre Associazioni delle Pmi del Mediterraneo, un ruolo che “consiste nel mettere in moto un processo virtuoso di crescente integrazione. La costituzione della Comunità è un passo in questa direzione, un momento di scambio di esperienze e di acquisizione di consapevolezza degli interessi comuni in gioco”. Un’esortazione a fare sistema e un impegno pienamente sostenuti dalla dinamica dei commerci italiani nell’area. L’export, tra il 2000 e il 2006 è cresciuto del 31.2, a un ritmo più veloce rispetto al tasso di aumento del totale delle esportazioni, pari al 25.6%. Più che positivo anche l’import: +59.6%, rispetto al volume complessivo delle importazioni, aumentati del 34,8%. Non mancano però le criticità che frenano un trend che potrebbe essere ancora migliore. Ancora una volta sotto accusa le infrastrutture, i trasporti, le resistenze del sistema bancario a sostenere gli investimenti delle aziende all’estero. Problemi presenti soprattutto al sud del Paese, proprio in quei territori che rappresentano il ponte naturale verso i Paesi del sud del Mediterraneo. L’iniziativa di Bari è stata illustrata dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini alle delegazioni rappresentative delle Pmi di Libia, Malta, Romania, Slovenia, Tunisia, Turchia, Francia, Egitto e Marocco. Presenti anche il Ministro del Commercio Internazionale Emma Bonino, che ha confermato che sono state definitivamente sbloccate le risorse a sostegno delle attività delle imprese artigiane sui mercati esteri, e il Sottosegretario dello stesso dicastero, l’ On. Mauro Agostini, che a nome del Governo ha incoraggiato Confartigianato a “proseguire in questo percorso di confronto e di collaborazione che il Governo continuerà a seguire e che è finalizzato a favorire lo sviluppo delle piccole imprese in una dimensione internazionale”.


Il 15 ottobre ritorna l’Elenco clienti e fornitori

Dopo una serie di rinvii e slittamenti, al 15 ottobre 2007 è stato fissato il termine ultimo per la consegna all’Agenzia delle Entrate del proprio “Elenco clienti e fornitori”, uno strumento adottato un tempo e ripristinato oggi dall’Amministrazione fiscale. La compilazione dell’Elenco spetterà a tutti i possessori della partita IVA, con poche eccezioni che riguardano specifiche categorie. Per l’anno 2006 sono state esonerate dall’obbligo dell’invio le imprese ed i lavoratori autonomi in regime di contabilità semplificata, mentre dovrà consegnarlo anche chi avrebbe potuto muoversi in termini di contabilità semplificata, ma lo ha fatto con quella ordinaria. Sempre per il 2006 saranno esentate anche le associazioni di promozione sociale, le organizzazioni di volontariato e le ONLUS, se regolarmente iscritte nei rispettivi registri territoriali. Potranno invece contare su una deroga della scadenza di presentazione, posticipata al 15 novembre 2007, i contribuenti che, sempre per la stessa annualità fiscale, hanno realizzato un volume d’affari che consente loro di optare per la liquidazione trimestrale. Infine, alcune particolari condizioni riguardano anche i contribuenti che hanno dato luogo ad operazioni straordinarie, quali ad esempio le donazioni, le cessioni o le incorporazioni. Tutto ciò per quanto riguarda il 2006, mentre a regime, quindi dalla consegna dei dati per l’anno fiscale 2007, la trasmissione degli elenchi dovrà avvenire entro il sessantesimo giorno dal termine di presentazione dei dati IVA, quindi entro il 29 aprile dell’anno successivo. Nella trasmissione, effettuabile in via telematica anche tramite gli Uffici delle Associazioni territoriali, bisognerà indicare una serie di dati che vanno dal codice fiscale e partita IVA del dichiarante, a quelli del soggetto verso il quale è stata emessa la fattura o di quelli dai quali sono stati effettuati acquisti rilevanti. Per l’anno 2006 quindi, l’Elenco va consegnato entro il 15 ottobre, con una sanzione amministrativa, in caso di omessa presentazione, che va da un minimo di 250 ad un massimo di 2.000 euro.