14 Giugno 2017, h. 17:50

STUDI – Al primo trimestre 2017 in dieci settori driver le imprese artigiane crescono dell’1,3%

 

Alla fine del I trimestre del 2017 persiste una fase selettiva nell’artigianato con una riduzione dell’1,3% dello stock di imprese rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo delle imprese artigiane appare comunque in attenuazione, come abbiamo evidenziato nei giorni scorsi nell’analisi di dieci indicatori chiave dell’artigianato.  Prendendo a riferimento i settori più rilevanti dell’artigianato – che rappresentano ognuno lo 0,3% ed oltre del totale dell’artigianato italiano – si rileva la presenza di dieci settori driver con una dinamica demografica delle imprese positiva: si tratta di un totale di 269.343 imprese artigiane, pari ad un quinto (20,2%) del comparto, che sono in controtendenza segnando una crescita dell’1,3% (+3.574 imprese artigiane).

I dieci settori driver dell’artigianato, ordinati per crescita del numero di imprese, sono: Attività di servizi per edifici e paesaggio – il 3,3% dell’artigianato e comprendono prevalentemente la pulizia di edifici, la cura e la manutenzione del paesaggio e global service – a +3,4% (il secondo aumento in termini percentuali tra i settori rilevanti e driver con 1.457 imprese in più e trainato dalla Pulizia generale non specializzata di edifici che conta 1.162 imprese in più, pari ad una crescita del 7,5%), Altre attività di servizi per la persona – l’11,3% dell’artigianato e comprendono prevalentemente lavanderie, parrucchieri, estetiste e centri benessere fisico – a +0,7% (+1.079 imprese, aumento trainato dalle Attività di tatuaggio e piercing che contano 526 imprese in più, pari ad una crescita del 20,8%), Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature – il 1,6% dell’artigianato – a +2,3% (il terzo aumento relativo con 473 imprese in più), Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese – lo 0,5% dell’artigianato e comprendono in particolare le fotocopisterie – a +5,0% (il primo aumento in termini percentuali, con 305 imprese in più –  trainato dalla  crescita in Altri servizi di sostegno alle imprese,), Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse – lo 0,4% dell’artigianato – a +1,9% (+105 imprese), Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) – lo 0,4% dell’artigianato – a +1,3% (+71 imprese), Altre attività professionali, scientifiche e tecniche – l’1,5% dell’artigianato e comprendono in particolare i laboratori di fotografia – a +0,3% (+57 imprese), Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi – lo 0,5% dell’artigianato – a +0,3% (+16 imprese), Attività creative, artistiche e di intrattenimento – lo 0,3% dell’artigianato e comprendono in particolare il restauro finalizzato alla conservazione di opere d’arte, – a +0,2% (+9 imprese) e Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici – lo 0,4% dell’artigianato e riguardano data entry, elaborazione dati e creazione e gestione di portali web – contano solo 2 imprese in più.

Il dettaglio della consistenza e dinamica per comparto nell’Appendice statistica “I settori driver dell’artigianato nel I trimestre 2017”. Clicca qui per scaricarla.

 

 

I dieci settori driver della dinamica delle imprese dell’artigianato

I trimestre 2017. Variaz. % su I trimestre 2016. Ateco 2007. Totale driver: 269.343, il 20,2% dell’artigianato totale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere-Infocamere

rss