24 Novembre 2005, h. 19:02

RIFORMA TFR Il Presidente di Confartigianato Guerrini: “Parte la riforma della previdenza complementare. Ma servono alcune ‘correzioni’”

“Dopo dodici anni di attese e di indugi si realizza il decollo della previdenza complementare. Da parte nostra, ci siamo assunti un atto di responsabilità verso le nuove generazioni. Anche se le piccole imprese dovranno sopportare sacrifici che, però, sono in parte attenuati dalla moratoria di tre anni prevista per le Pmi e che farà entrare in vigore la riforma nel 2011″.

Questo il commento espresso dal Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini sull’avvio della riforma legislativa mirata ad incrementare e sviluppare le forme alternative di tutela sociale.

Nello stesso tempo, Guerrini sottolinea che “la riforma per alcuni aspetti risulta imperfetta e, in particolar modo, non incentivante per la previdenza complementare dei lavoratori autonomi. Essa rappresenta peraltro un’occasione unica per un primo importante passo nella direzione di uno sviluppo del secondo pilastro del sistema di Welfare, dal momento che ogni ulteriore ritardo penalizzerebbe i giovani. Del resto proprio i Giovani Imprenditori di Confartigianato hanno sollecitato, nel corso della loro recente Convention, l’avvio senza indugi della riforma della previdenza complementare”.

Il Presidente di Confartigianato sottolinea che “il confronto fra il Governo e le parti sociali ha consentito di mettere in luce problematiche che richiedono in ogni caso ulteriori interventi di regolazione normativa (portabilità del contributo, misure di compensazione per le imprese, misure concrete per la previdenza dei lavoratori autonomi). Quindi il legislatore dovrà tenerle presente in sede di emanazione dei decreti correttivi del provvedimento approvato oggi”.

 

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