9 Giugno 2006, h. 15:05

Oggi a Roma il Convegno “Risparmio energetico ed energie rinnovabili”

Diffondere la cultura del risparmio energetico e migliorare le tecnologie nel settore delle fonti rinnovabili e della bioedilizia: un obiettivo che si può raggiungere grazie all’alleanza pubblico-privato.

Questo il tema dibattuto al convegno “Risparmio energetico ed energie rinnovabili”, organizzato oggi a Roma, presso il CNEL, da EBC (la Confederazione europea degli artigiani e delle piccole imprese europee del settore costruzioni), Confartigianato e Anaepa (l’Associazione di Confartigianato che rappresenta le piccole imprese di costruzioni).

L’iniziativa ha messo a confronto le esperienze in materia di energie rinnovabili realizzate da amministrazioni locali fortemente impegnate sull’argomento: il Comune di Friburgo in Germania, il Comune e la Provincia di Padova.

Per un Paese come l’Italia, povero di fonti di energia tradizionali, risparmiare energia vuol dire contribuire a contenere la spesa pubblica e a rendere l’Italia meno dipendente dall’estero per gli approvvigionamenti di combustibili fossili.

“L’artigianato e le piccole imprese del settore edilizia e installazione impianti – ha sottolineato Giuliano Nicola, Presidente dell’Anaepa – sono da tempo in prima linea sul fronte della riduzione dei consumi energetici e della qualificazione delle tecniche di costruzione e di installazione degli impianti. Ma, per vincere questa battaglia, serve un impegno deciso e condiviso anche da parte del Governo, delle Amministrazioni locali, delle Università e degli Enti di sviluppo”.

A questo proposito, Walter Pöhl, dell’Apa Confartigianato di Bolzano, ha presentato un’esperienza di successo: il marchio “Casaclima Sudtirol” che certifica la qualità del lavoro degli artigiani che a Bolzano costruiscono case, sia in legno sia in muratura, a risparmio energetico.

Dieter Wörner, Direttore dell’Ambiente della città di Friburgo, ha presentato il sistema “Friburgo” realizzato a partire dal 1978, illustrando le forme di contributi ed incentivazione che il Comune mette a disposizione dei cittadini per lo sviluppo del risparmio energetico, delle energie rinnovabili e della tutela ambientale. Le normative comunali inerenti i vincoli di edificabilità per nuove costruzioni e ristrutturazioni legate alle tematiche energetiche e al rispetto dell’ambiente sono ancor più restrittive rispetto a quelle nazionali. Dieter Worner ha spiegato come, in virtù di queste normative, il mondo dell’artigianato abbia sviluppato un’elevata specializzazione creando così occupazione e un mercato dall’ingente volume d’affari.

Le Amministrazioni Locali, in particolare le Regioni ed i Comuni, possono quindi diventare efficace strumento per uno sviluppo sostenibile, consapevole ed efficace delle fonti rinnovabili e dell’uso razionale dell’energia

Ne sono convinti Flavio Frasson, Assessore all’Urbanistica della Provincia di Padova, e Paola Basso, Consulente tecnico della Provincia di Padova, che hanno illustrato le iniziative realizzate in Veneto.
Si tratta di linee guida progettuali e costruttive per incentivare una maggiore diffusione delle fonti di energia rinnovabili e dei principi di bioedilizia, bioarchitettura e biocompatibilità, anche con indicazioni pratiche che i singoli comuni potranno inserire nei regolamenti edilizi per la gestione degli immobili.

Le azioni d’indirizzo mirano alla diffusione di buone prassi per la riqualificazione urbana, la riduzione di consumi energetici per il settore residenziali, terziario e industriale. L’impegno consiste nel ridurre risorse naturali e dei materiali incentivando il riuso e il riciclo degli stessi in edilizia, nel favorire l’uso di fonti rinnovabili di energia (solare termica, fotovoltaica, geotermica, l’uso delle biomasse, ecc.); nel ridurre le emissioni di gas ad effetto serra come la CO2; nell’educare i cittadini al risparmio energetico.

L’obiettivo è dunque quello di individuare le vocazioni di un territorio in maniera sinergica con le attività economiche che in esso si svolgono e individuare prassi per il miglioramento dell’ambiente.

Per l’attuazione di questo programma sono stati dunque individuati degli ambiti omogenei sui quali si stanno sviluppando Piani d’Attuazione Integrati tra comuni e portatori d’interessi locali, anche attraverso forme di concertazione per coordinare l’attività nel territorio e le migliori strategie ambientali e di risparmio energetico.

Il piano provinciale si presenta dunque come una necessità/opportunità per le amministrazioni pubbliche di adottare regolamenti edilizi e forme d’incentivazione per una gestione razionale delle risorse energetiche che, passando attraverso gli edifici, trovi riscontro anche nella pianificazione e nella progettazione del paesaggio urbano e imponga a progettisti e costruttori una prassi maggiormente consapevole.

L’ingegner Mario Motta, del Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano, ha poi sottolineato che “con l’entrata in vigore del DL 192/05 , anche in Italia la progettazione e la realizzazione degli edifici mira al contenimento del fabbisogno di energia primaria per il riscaldamento, prevedendo l’utilizzo di sistemi tecnologici del campo energetico e materiali d’avanguardia, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica complessiva e ridurre così le emissioni di gas climalteranti. In questo scenario energeticamente favorevole trovano applicazione impianti termici e di raffrescamento che sfruttano fonti rinnovabili”.

In tema di soluzioni per l’isolamento termico, l’architetto Fabrizio Cappucci dell’azienda DOW Italia, ha ricordato che “il Decreto Legge 192/05 modifica profondamente sia la progettazione che la verifica del fabbisogno energetico degli edifici. Pertanto l’isolamento termico diventa fondamentale per una corretta costruzione e gestione degli immobili, soprattutto se progettati in prospettiva della certificazione energetica degli edifici che rivoluzionerà nel giro di qualche mese la valutazione economica degli immobili stessi”.

Da parte sua, Claudio Buttà, responsabile promozione dell’azienda ALDES Italia, ha spiegato l’applicazione delle norme sui sistemi di ventilazione meccanica controllata. “Già le linee guida di alcuni regolamenti edilizi, basati sulla certificazione energetica per garantire le migliori prestazioni dell’involucro edilizio e un’efficace ventilazione degli ambienti, prevedono l’utilizzo dei sistemi VMC (ventilazione meccanica controllata). Nella legge 10/91, era previsto un ricambio d’aria pari alla metà del volume dell’abitazione. Per gli edifici di nuova costruzione e le ristrutturazioni, la certificazione energetica indica che si possa controllare, tramite la VMC, il quantitativo d’aria di ricambio, contenendo ulteriormente i consumi rispetto alla tradizionale apertura delle finestre”.

Infine, Stefan Kloos, Direttore Marketing di Solar-Markt, ha approfondito il tema dei sistemi integrati di solare termico e fotovoltaico, mentre l’ingegner Wolfram Seitz Schule, Direttore del settore Ambiente e Laboratorio per il Futuro della Camera Artigiana di Friburgo, ha illustrato le prospettive del comparto artigiano nel settore delle energie rinnovabili.

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