8 Agosto 2006, h. 10:09

LE PICCOLE IMPRESE INTRAVEDONO LA RIPRESA I risultati dell’Osservatorio congiunturale di Confartigianato: più ottimisti gli imprenditori del Nord Est e dei settori alimentare, chimico-plastico, vetro, carta

 Le piccole imprese intravedono alcuni spiragli di ripresa. Le più ottimiste sono quelle del Nord Est e dei settori alimentare, chimico-plastico, del vetro e della carta. 

La tendenza emerge dall’Osservatorio congiunturale di Confartigianato che ha sondato le previsioni di un campione di 3.000 piccoli imprenditori italiani. La rilevazione, curata dal Centro Studi Sintesi, è stata effettuata a giugno e prende in considerazione l’andamento delle imprese nei primi sei mesi 2006 e le previsioni per il secondo semestre dell’anno. 

Le piccole imprese italiane archiviano un primo semestre caratterizzato da risultati non molto positivi.

Nella prima parte dell’anno è stata rilevata una leggera contrazione sia della domanda che del fatturato, inferiore comunque a mezzo punto percentuale. Sul fronte occupazionale si registra invece una flessione più ampia (-0,6%). E’ invece sostenuta la propensione agli investimenti, segno di fiducia da parte degli operatori.

Per il secondo semestre 2006 emergono indicazioni positive per quanto riguarda il volume della produzione, della domanda e del fatturato. Segnalata in ripresa anche la dinamica occupazionale, con un discreto incremento nelle assunzioni. Da luglio alla fine dell’anno, sono previsti miglioramenti in tutti i comparti, con l’alimentare, e la chimica, plastica, vetro, carta ad esprimere i progressi più consistenti.

Il settore manifatturiero ha registrato una moderata ripresa da gennaio a giugno e sembra lasciarsi alle spalle il periodo più difficile. Sono indicati in crescita il livello della produzione, del fatturato e degli ordini, mentre sul fronte occupazionale si segnalano ancora leggere perdite.

Le aziende dell’edilizia hanno subito nella prima parte dell’anno una battuta d’arresto dopo i sostenuti incrementi registrati nel 2005. Il calo della domanda e del fatturato, superiori a 1 punto percentuale riflettono una situazione di momentanea difficoltà, nonostante le aziende del settore evidenzino una elevata propensione ad investire.

Stabile l’andamento del settore dei servizi alle imprese protagonista comunque di una buona performance di crescita sul fronte occupazionale. Va meno bene, invece, per le aziende dei servizi alle persone che nel primo semestre del 2006 hanno visto contrarsi la domanda, il fatturato e l’occupazione. Tuttavia la buona propensione agli investimenti lascia spazio a segnali di ripresa per il prossimo futuro.

Più in dettaglio, per quanto riguarda gli andamenti nel primo semestre 2006, sono le aziende dell’alimentare e della chimica, plastica, vetro, carta ad evidenziare i trends migliori. Al contrario, il comparto del tessile-abbigliamento evidenzia forti ridimensionamenti nel livello della domanda, del fatturato e degli ordini.

Sul fronte occupazionale l’elettromeccanica ed il tessile evidenziano le perdite più consistenti, mentre dall’altro lato le aziende dell’alimentare e dei mobili e legno esprimono crescite consistenti vicine al punto percentuale.

Nelle attività di investimento l’elettromeccanica evidenzia la propensione migliore, mentre l’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle aziende del tessile-abbigliamento in cui la situazione di difficoltà si ripercuote anche sulla propensione ad investire.

Per quanto riguarda l’andamento nel primo semestre 2006, l’analisi per ripartizione geografica evidenzia nel Nordest una situazione più positiva rispetto alle altre aree, in termini di domanda, di fatturato, di propensione all’investimento.

Stabile la situazione nel NordOvest, mentre il Centro ed il Sud – Isole hanno vissuto contrazioni non trascurabili.

Per il secondo semestre dell’anno, dovrebbe essere ancora il Nord Est a guidare la ripresa economica con incrementi significativi della domanda e del volume d’affari. Un po’ in tutta Italia, comunque, si dovrebbe registrare anche una ripresa delle assunzioni. Anche il Centro ed il Sud –Isole, più in difficoltà nella prima parte dell’anno, dovrebbero recuperare terreno. Ma mentre per le regioni del centro gli incrementi previsti appaiono consistenti, per il Mezzogiorno, più che di vera ripresa si può parlare di alleggerimento della situazione di difficoltà vissuta finora.

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