18 Ottobre 2006, h. 17:00

TFR Il Presidente Guerrini: “La soglia di esenzione sia microimpresa fino a 9 addetti. No al fondo di compensazione. Ma per ridurre il costo del lavoro, è necessario abbassare le tariffe Inail pagate dagli artigiani”

“Chiediamo che la soglia dimensionale al di sotto della quale non c’è trasferimento del Tfr all’Inps sia quella con cui l’Unione europea identifica le microimprese, vale a dire le aziende che occupano fino a 9 addetti”.

Così il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini replica alle dichiarazioni del Ministro del Lavoro Cesare Damiano sulle misure della legge finanziaria in materia di Tfr.

“Siamo invece contrari – aggiunge Guerrini – all’ipotesi di costituire un fondo di compensazione ad hoc per le piccole imprese. Si creerebbe un inutile ed assurdo circolo vizioso: le imprese sarebbero comunque private di risorse senza avere certezza di vedersele restituite”.

“Ma per ridurre davvero il costo del lavoro a carico delle piccole imprese – sottolinea Guerrini – è indispensabile abbassare le tariffe Inail attualmente pagate dagli artigiani. In tal modo verrebbe sanata l’assurda sperequazione che vede i nostri imprenditori versare contributi 3 volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall’Istituto”. 

A questo proposito, il Presidente di Confartigianato giudica positivamente l’emendamento alla Finanziaria presentato dalla maggioranza ed approvato in Commissione Lavoro della Camera che prevede appunto la rideterminazione delle tariffe Inail e che accoglie  le sollecitazioni di Confartigianato. “Mi auguro – conclude – che tale emendamento possa essere recepito dalla Commissione Bilancio della Camera”.

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