23 Aprile 2007, h. 17:34

Analisi di Confartigianato Immigrati sempre più imprenditori: nel 2006 sono a quota 391.607 In Lombardia la presenza più diffusa. Dal Marocco la comunità più numerosa

Fare impresa è la strada scelta da 391.607 extracomunitari per integrarsi nel nostro Paese. Gli immigrati che decidono di mettersi in proprio sono sempre più numerosi, tanto che l’8,1% delle nuove imprese avviate in Italia negli ultimi sette anni appartiene ad extracomunitari, con percentuali più elevate in Toscana (dove il 10,8% dei nuovi imprenditori e lavoratori autonomi è extracomunitario), Friuli Venezia Giulia (10,6%) ed Emilia Romagna (10,1%).

Lo rileva l’Ufficio studi di Confartigianato che ha fotografato il fenomeno sulla base dei dati riferiti al 2006, mettendo in evidenza anche la giovane età degli imprenditori extracomunitari: l’80,2% ha meno di 50 anni.

La comunità più numerosa giunge dal Marocco (47.299 imprenditori, pari al 12,1% degli imprenditori extracomunitari operanti nel nostro Paese). Seguono gli imprenditori di nazionalità svizzera (42.729, pari al 10,9% del totale), quelli provenienti dalla Cina (38.098, pari al 9,7%), dalla Romania (25.348, pari al 6,5%), dall’Albania (25.257, pari al 6,4%) e dall’Egitto (18.144, pari al 4,6%).

La presenza più diffusa degli imprenditori extracomunitari si riscontra nel settore delle costruzioni, con 83.239 persone impegnate ed una incidenza del 6,9% sul totale, del commercio al dettaglio e riparazioni con una incidenza del 5,6% e 127.283 persone impegnate, dei trasporti e comunicazioni con incidenza del 5,5% e 18.983 persone impegnate, della ristorazione con una incidenza del 4,3% e 23.209 persone. Significativa anche la presenza nel manifatturiero, in particolare nel settore confezioni di capi d’abbigliamento (10.863 imprenditori), dell’alimentare (7.386) e lavorazione prodotti in metallo (6.889).

Tuttavia, secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, dal 2000 al 2006 la maggiore incidenza di imprese guidate da extracomunitari è avvenuta nel comparto di poste e telecomunicazioni (prevalentemente phone center) dove il 41,0% degli imprenditori iscritti negli ultimi 7 anni sono extracomunitari.

Le regioni con il numero più alto di imprenditori extracomunitari sono la Lombardia (84.864 persone, pari al 21,7% del totale) e il Lazio (41.497, pari al 10,6% del totale). Seguono il Veneto (37.992 pari al 9,7% del totale), l’Emilia Romagna (37.260 pari al 9,5% del totale) e la Toscana (36.288 persone, pari al 9,3%).

A livello provinciale, la presenza più diffusa di immigrati imprenditori si registra a Milano, con 48.011 persone, pari al 12,3% del totale, dove la comunità di imprenditori più numerosa è quella egiziana. Al secondo posto vi è Roma, con 34.678 persone pari al 8,9% del totale, dove il maggior numero di imprenditori extracomunitari proviene dalla Romania. Terzo posto per Torino, con 17.592 persone pari al 4,5% del totale, città in cui la maggiore comunità di imprenditori è quella marocchina. Seguono Firenze che, con 12.286 persone pari al 3,1% del totale, vede nei cinesi il maggior numero di imprenditori extracomunitari. E, ancora, due province più piccole: Brescia con 10.607 imprenditori provenienti prevalentemente dall’Egitto, e Treviso con 8.872 imprenditori provenienti soprattutto dalla Svizzera.

Gli imprenditori marocchini rappresentano la comunità più diffusa in otto province: Salerno, Caserta, Torino, Modena, Verona, Genova, Bari e Bologna.

Gli imprenditori provenienti dalla Svizzera rappresentano la prima comunità di imprenditori extracomunitari in sette province: Lecce, Teramo, Udine, Bergamo, Treviso, Perugia e Varese.

Gli imprenditori e lavoratori autonomi provenienti dalla Tunisia sono la prima comunità a Parma, quelli dalla Serbia e Montenegro sono la prima comunità a Vicenza, e quelli dal Bangladesh rappresentano la prima comunità a Palermo.

Per quanto riguarda la comunità dei 38.098 imprenditori e lavoratori autonomi cinesi operanti in Italia, la città che vede la loro maggiore presenza è Milano con 4.950 persone, seguita da Roma con 3.548 persone, da Prato con 3.506 imprenditori e Firenze con 3.360 imprenditori cinesi. Complessivamente il territorio che ricomprende Prato e Firenze vede la presenza più diffusa di imprenditoria cinese (18%).

Gli imprenditori cinesi rappresentano la prima comunità in sei province: Prato (3.506) , Firenze (3.360), Napoli (1.539), Reggio Emilia (941), Padova (957) e Venezia (711).

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