30 Luglio 2007, h. 00:00

Energia, l’Europa è lontana sei miliardi di euro-luce

Dal primo luglio 2007 anche gli italiani possono considerarsi libera gente in un libero mercato, quantomeno in quello del rifornimento energetico. Nelle riforme nate dal processo di liberalizzazioni voluto dal Ministro Bersani, è rientrato anche il mercato energetico, aprendo al paese un’opportunità importante per alleggerire i costi di cittadini e piccole imprese. Dal primo luglio tutti potranno infatti scegliere il proprio venditore di energia elettrica e di gas, valutando l’offerta che meglio soddisfi le proprie necessità. Una reale opportunità per tutti quindi, in primo luogo per diminuire le spese, domestiche e d’impresa, e per implementare la propria competitività sul mercato. Considerazioni che nascono da numeri reali, da indagini che hanno sottolineato quanto gli italiani hanno pagato, continuandolo a fare se non coglieranno l’opportunità, per gas ed elettricità in un mercato chiuso alla concorrenza. Prendendo in esame i dati relativi al solo campo manifatturiero ed edilizio, emerge che nel 2005 le imprese italiane hanno pagato circa sei miliardi di euro in più rispetto all’Europa a 25. Un’enormità, un capitale che può essere risparmiato ed investito diversamente, per aumentare la propria competitività o anche soltanto per cercare di limitare la voce uscite dal proprio bilancio. Una volta chiarito che i consumatori potranno scegliere il proprio fornitore di energia, benefici e vantaggi verranno da sé. Ogni utente, sia esso un’impresa o un cittadino, potrà valutare le offerte del mercato, scegliere il proprio fornitore, contrattare prezzo, modalità di fornitura o anche più semplicemente i tempi di ricezione, e pagamento quindi, delle varie bollette, cancellando i costi fissi e pagando esclusivamente il prezzo del consumo. Ricevendo in cambio la sicurezza e la garanzia che la fornitura non venga mai interrotta. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici operativi invece, guasti o semplice lettura dei contatori, la responsabilità sarà ancora dell’impresa di distribuzione locale, quella che finora riforniva luce e gas. Scegliere il venditore, non il fornitore insomma. Una possibilità in più di risparmio viene ancora una volta dall’unione delle forze degli utenti, ad esempio con la creazione di appositi consorzi energetici per l’acquisto di luce e gas. Finora, soprattutto sul territorio di Confartigianato, sono stati proprio i consorzi a beneficiare maggiormente del mercato libero, con un totale di costi minori per le imprese associate pari a 9,2 milioni di euro nel biennio 2005/06. Benefici colti dalle circa 4.300 imprese che finora si sono unite sotto i tre consorzi sostenuti dalla Confederazione artigiana: il Consorzio Caem, il Consorzio Multienergia ed il Consorzio Cenpi Nord Ovest. Ma un mercato in fase di trasformazione richiede un’attenta vigilanza per salvaguardare i diritti dei nuovi clienti. Il compito di vigilare sul libero mercato, agevolandone l’entrata e garantendone la permanenza, spetta all’Autorità per l’energia elettrica ed il gas. Ogni informazione a riguardo può essere consultata sul web all’indirizzo www.autorita.energia.it, dove, fra le varie informazioni disponibili, può essere visionato anche l’elenco volontario dei venditori, di tutti coloro i quali operano nel nuovo mercato della vendita di energia, o anche il codice di condotta commerciale adottato dagli operatori del settore. Per quanto riguarda le modalità di passaggio da un fornitore ad un altro, le linee da seguire appaiono estremamente lineari, privando gli utenti di nuovi costi per il cambio, ma soprattutto offrendo, almeno sulla carta, tempi ristretti per la scelta di un nuovo venditore, massimo trenta giorni, o per un ulteriore cambio di operatore una volta entrati nel mercato liberalizzato, massimo sei mesi. In questo sarà d’importanza fondamentale l’aiuto e l’assistenza delle associazioni territoriali di Confartigianato, che potranno seguire gli associati in questo processo innovativo. L’Italia imprenditoriale, e non solo, ha dunque davanti a sé un’opportunità davvero importante, anche e soprattutto se si considerano i notevoli vantaggi economici derivanti dalla scelta di un nuovo, e più competitivo, fornitore di energia.

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