10 Settembre 2007, h. 00:00

A Lewis Hamilton il 25° “Premio Confartigianato Motori”

In una Formula 1 sempre più tecnologica, emblema della massima evoluzione scientifica, non sempre si sottolinea il lato umano che resta alla base della massima kermesse automobilistica mondiale. Piloti, meccanici e artigiani dei più piccoli componenti motoristici stanno passando in secondo piano, nonostante siano ancora loro il vero carburante delle potenti automobili da corsa. A scongiurare questo pericolo, rivendicando così l’importanza dell’apporto umano dato alla supertecnologia, ci pensa il Premio Confartigianato Motori, che ormai da un quarto di secolo premia, alla vigilia del Gran Premio di Monza, la più eccellente squadra di meccanici ed il pilota che, d’intesa con i primi, riesce a mettere a punto la migliore automobile di Formula 1. Un mondo, quello di Confartigianato Motori, che raccoglie 90.000 imprese e circa 208.000 addetti, da sempre rappresentanti della migliore unione tra ricerca, sperimentazione e capacità artigiane. Sul territorio Confederale sono stati premiati la Casati Auto di Lesmo, come officina certificata New Power, e la Commissione Tecnica che ha realizzato il tempario dell’Associazione Nazionale Carrozzieri. Invece, alla presenza del Presidente Giorgio Guerrini e del Segretario Generale Cesare Fumagalli, il Premio Confartigianato Motori, voluto dall’APA Confartigianato di Milano, è andato al pilota che meglio sta rendendo fin da inizio stagione: l’inglese Lewis Hamilton, ventiduenne pilota della scuderia McLaren Mercedes, debuttante in Formula 1 ed attualmente in vetta alla classifica generale. Il Premio è stato consegnato al termine della prima giornata di prove, quella del venerdì. Gli altri premi sono andati invece all’Ing. Willy Rampf della BMW Sauber, al miglior pilota debuttante, il polacco Robert Kubica, sempre della Sauber, e alla Squadra Meccanici della Ferrari, l’orgoglio tricolore del “gran circo” della Formula 1. L’Italia, da sempre patria dei migliori artigiani dei motori, oggi più che mai si sta confermando tale, se si considera che tecnologia e capacità artigiane vengono perfettamente miscelate, oltre che a Maranello, anche a Borgo Panigale, officina della motociclistica Ducati, scuderia che sta raccogliendo importanti successi sulle due ruote sia nella MotoGP che nella SuperBike. Venticinque anni fa veniva assegnato il primo Premio Confartigianato Motori, una gratificazione che ha celebrato i migliori talenti delle quattro ruote: da Piquet a Prost, da Lauda ad Alesi, passando per gli italiani Alboreto, Fisichella, Patrese e Nannini, e finendo con il migliore di tutti i tempi, almeno stando al numero di titoli conquistati, Michael Schumacher. Meccanici e piloti dunque come punto di riferimento del Premio Confartigianato Motori. E se i primi sono esaltati dalle parole del giornalista Paolo Ciccarone, “iniziative come quelle di Confartigianato sottolineano il profondo legame del mondo dei motori con la passione e l’entusiasmo di uomini che lavorano per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi”, è il Presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini, a valorizzare il lavoro dei piloti. “Il Premio Confartigianato Motori consente di entrare in un mondo quasi incessabile come quello della Formula 1 e di riscoprire la dimensione umana dei grandi piloti”. Umanità che quest’anno si è materializzata sul volto del giovane Lewis Hamilton.

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