19 Febbraio 2008, h. 23:50

Firmato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese artigiane del settore chimica-gomma-plastica-vetro Confartigianato: “Confermato impegno per disciplinare il nuovo modello di apprendistato professionalizzante

Le Organizzazioni di categoria dell’artigianato (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai) ed i Sindacati di categoria (Femca-Cisl, Filcem-Cgil, Uilcem-Uil) hanno siglato l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro nel settore settore chimica-gomma-plastica-vetro.

L’intesa riguarda complessivamente circa 55.000 addetti.

L’accordo prevede un aumento medio mensile a regime (riferito al livello dell’operaio qualificato) di  107 euro.

Gli incrementi salariali saranno erogati in due tranches di pari importo, la prima a decorrere dal 1° marzo 2008.

Verrà inoltre erogata una somma una tantum di 420 euro.

Nel contratto viene disciplinato l’apprendistato professionalizzante, confermando il meccanismo della determinazione delle retribuzioni in percentuale crescente con l’anzianità di servizio.

Il nuovo contratto prevede inoltre una maggiore possibilità per le imprese di utilizzare i contratti a termine e  il part time.

“Con questo accordo – sottolinea Riccardo Giovani, responsabile delle Relazioni sindacali di Confartigianato – si conferma positivamente l’impegno, già assunto con gli altri rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare il nuovo modello di apprendistato professionalizzante, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato, sia per la durata della formazione sia per le nuove prestazioni garantite all’apprendista. Nell’accordo le parti si danno atto che l’apprendistato nell’artigianato ha tradizionalmente rappresentato uno strumento unico e speciale di trasmissione delle competenze, di rilevanza strategica per garantire buona e stabile occupazione”.

“Ci auguriamo – aggiunge Riccardo Giovani – che anche la trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici del settore artigiano, che riprenderà domani presso il Ministero del Lavoro, si concluda con una soluzione analoga in materia di apprendistato”.

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