6 Marzo 2008, h. 00:00

Fine Chocolate Organization per la tutela del cioccolato di qualità

La Fine Chocolate Organization nasce con due obiettivi fondamentali: valorizzare il cioccolato italiano di qualità e creare una filiera corta per la lavorazione di quello che un tempo veniva definito il cibo degli dei. Accorciando la filiera, si potranno così cancellare le distanze, non solo geografiche, tra la migliore qualità di cacao, quello sudamericano, e la più prestigiosa lavorazione del cioccolato, quella artigiana italiana. Lo conferma Silvio Bessone, Presidente della neonata associazione, nonché numero uno dei Cioccolatieri di Confartigianato: “La Fine Chocolate Organization – ha dichiarato Bessone – rappresenta una grande opportunità per tutti i cioccolatieri artigiani italiani. Creare un fronte unito per l’approvvigionamento del cacao permetterà di sviluppare una filiera corta del cioccolato, che garantirà una migliore conoscenza delle origini da parte dei cioccolatieri italiani, una maggiore forza contrattuale e significativi vantaggi in termini di qualità e prezzo, ma nel rispetto dei principi etici e sociali che dovrebbero caratterizzare la produzione del Cioccolato Artigianale di Alta Qualità”. L’Organizzazione nasce dalla collaborazione tra Confartigianato, l’Istituto Italo Latino Americano (IILA) e CNA e punta ad essere la piattaforma di confronto ed incontro tra le due estremità della filiera produttiva del cioccolato di qualità. Un incontro agevolato dal comune patrimonio di tradizioni e capacità che alimentano la coltivazione latinoamericana del cacao e la lavorazione italiana del cioccolato. In più, abbreviando il percorso della filiera, i vantaggi saranno “anche e soprattutto per i consumatori. Infatti – spiega Arcangelo Roncacci, responsabile di Confartigianato Alimentazione – tra i nostri obiettivi vi è anche quello di garantire la tracciabilità del prodotto per consentire agli amanti del cioccolato di operare scelte consapevoli, in piena trasparenza e sicurezza”. La Fine Chocolate Organization, infine, punta anche a sviluppare i due mercati alimentari. Da una parte, promuovendo ed incrementando l’esportazione del cioccolato italiano, dall’altra creando un polo di formazione permanente e di controllo della qualità del cacao coltivato in Sud America, soprattutto in Ecuador e Perù, la materia prima che poi sbarca nelle botteghe dei cioccolatieri italiani. Il prossimo passo della Fine Chocolate Organization, dopo il battesimo romano del 5 marzo scorso, sarà la realizzazione del Choco-Caribe a Santo Domingo e l’affermazione del portale ufficiale dell’organizzazione, www.finechocolate.com.

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