29 Aprile 2008, h. 00:00

Rinnovato il contratto del settore ceramica

Dal 29 aprile, i lavoratori dipendenti delle 3.000 imprese artigiane del settore Ceramica hanno un nuovo contratto collettivo nazionale. L’accordo, siglato dalle Organizzazioni dell’artigianato e dai Sindacati di categoria, (Femca-Cisl, Filcea-Cgil, Uilcem-Uil) presenta due aspetti particolarmente interessanti. Il primo riguarda l’introduzione del nuovo modello di apprendistato professionalizzante con l’aumento crescente del salario in base all’anzianità di servizio, il secondo accresce la possibilità di utilizzo dei contratti a termine e part time da parte delle imprese. “Si tratta di un buon risultato sia per i lavoratori sia per le imprese che attraversano una difficile fase congiunturale” sottolinea Claudio Zanetti, Presidente dell’Associazione Ceramisti di Confartigianato. “Gli elementi di flessibilità previsti dal contratto – prosegue Zanetti – e la valorizzazione del nuovo modello di apprendistato professionalizzante, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato, soprattutto in un settore come quello della ceramica, sia per la durata della formazione sia per le nuove prestazioni garantite all’apprendista. Nell’accordo le parti si danno atto che l’apprendistato nell’artigianato ha tradizionalmente rappresentato uno strumento unico e speciale di trasmissione delle competenze, di rilevanza strategica per garantire buona e stabile occupazione”. Per quanto riguarda gli aspetti economici, il contratto prevede un incremento salariale mensile di 101,89 euro per il livello dell’operaio qualificato. L’aumento sarà corrisposto in due tranche di pari importo, la prima a decorrere dal prossimo maggio e la seconda da dicembre 2008. Inoltre, i lavoratori riceveranno una somma “una tantum” pari a 390 euro lordi.

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